Milano, bimbo caduto dalle scale: nuova ipotesi sull'incidente
Le condizioni del piccolo sono disperate. La madre punta il dito contro il personale scolastico
Sono stabili ma molto gravi le condizioni del bambino di prima elementare caduto dalle scale della scuola “Pirelli” in zona Niguarda a Milano. Intanto, come riporta l’Ansa, spunta una nuova ipotesi sulla dinamica dell’incidente: il bambino potrebbe essere salito su una sedia per scavalcare la ringhiera da cui poi è precipitato nella tromba delle scale, dal secondo piano fino al piano interrato.
Sulla nuova ipotesi stanno lavorando inquirenti e investigatori, dopo il sopralluogo nell’istituto effettuato nella mattinata di oggi, sabato 19 ottobre, dai Carabinieri nell’istituto milanese.
I nuovi atti saranno inviati a breve al pm di Milano Francesco Ciardi che coordina l’inchiesta e che potrebbe procedere già in giornata alle prime iscrizioni nel registro degli indagati.
Dai primi rilievi della polizia scientifica non sono emerse violazioni alle norme di sicurezza da parte della scuola. Resta l’omessa sorveglianza, da parte dei docenti o del personale che lavora nella scuola, come ipotesi principale a cui sta lavorando la Procura, che sta vagliando in queste ore il regolamento dell’istituto sulla vigilanza degli alunni.
La madre del piccolo, che si trova intubato nel reparto di rianimazione dell’ospedale Niguarda, ha raccontato il suo dramma al Corriere della Sera. “Mi interessa solo che mio figlio esca da questa sala operatoria e torni a casa, nient’altro”, ha detto la madre del bambino di cinque anni, prima di puntare il dito contro il personale scolastico.
Questo lo sfogo della madre: “Ma come è possibile che questi bambini stiano in corridoio da soli, e all’ultimo piano di un edificio, se non hanno ancora sei anni, se sono in prima elementare?”.
“Noi genitori li affidiamo alla scuola”, ha ammesso la donna. “Con quale fiducia lo rimandiamo, adesso? Bisogna sempre arrivare a una tragedia per rispettare regole di buon senso?”.
Sconvolta, come riporta il Corriere della Sera, nella sala d’aspetto della Neurochirurgia al Niguarda, si è presentata anche la maestra d’inglese che stava con gli alunni della classe quando si è sentito il botto e si consumava la tragedia.