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Legge la Bibbia e minaccia le titolari della libreria inclusiva di Imola definendole perverse: "Dio vi punirà"

Due libraie di Imola sono state minacciate da un uomo perché vendono libri inclusivi sulle diverse forme di amore. La denuncia: "Siamo spaventate"

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Entra in una libreria di Imola e minaccia le titolari che affidano il racconto di quanto avvenuto a un post Facebook. Le due donne hanno spiegato che un uomo è entrato nella loro attività commerciale leggendo un passo della Bibbia da cui emerge che Dio punisce chi non crede che l’unico amore possibile sia quello tra uomo e donna. “Adesso basta”, lo sfogo delle libraie di Imola definite “perverse” dal sedicente membro di un gruppo contrario ai messaggi inclusivi della libreria.

Le minacce subite dalle due libraie

La vicenda si sarebbe verificata nella giornata di sabato 26 agosto. Stando a quanto spiegato dalle libraie, un uomo è entrato nella loro attività leggendo un passaggio della Bibbia che condannerebbe le forme di amore diverso da quello eterosessuale.

“Con voce molto alta e alterata ci ha aggredite verbalmente”, si legge nello sfogo postato sui social dalle titolari della libreria di Imola che vende testi inclusivi che “parlano di tutte le forme di famiglia e di tutte le forme d’amore”, spiegano le due donne.

Il messaggio di inclusività di cui si fanno interpreti le due librarie sarebbe alla base “della depravazione della società e dei bambini”, dicono le due interessate.

Dio punirà noi e la nostra libreria per aver diffuso un morbo nella città di Imola, in cui a detta sua queste cose non sono gradite”, hanno aggiunto.

Le donne hanno sporto denuncia: “Siamo spaventate dalla violenza”

L’uomo avrebbe specificato alle due donne di essere membro di un gruppo che le osserva e che sarebbe pronto a farle pagare delle conseguenze per l’attività portata avanti.

Dopo l’episodio, le due libraie di Imola avrebbero sporto denuncia. “Siamo spaventate da tutta questa violenza e dalle minacce ricevute”, hanno confessato.

“Vogliamo raccontarvi questo fatto perché non è possibile che ad oggi succedano queste cose”, hanno spiegato le due donne attraverso un post che ha raccolto centinaia di condivisioni e commenti di solidarietà e sdegno per quanto accaduto.

La condanna di Alessandro Zan. Il sindaco di Imola: “Qui non c’è spazio per l’intolleranza”

Sulla vicenda è intervenuto anche il deputato del Partito democratico Alessandro Zan che ha mostrato solidarietà alle due libraie di Imola.

“Imparare sin da piccoli l’importanza dei diritti civili e della tolleranza verso gli altri è fondamentale per gli adulti che saranno”, ha detto il responsabile Diritti della segreteria nazionale del Pd che ha incoraggiato le due donne ad andare avanti, perché “essere dalla parte dei diritti è essere dalla parte giusta”.

A condannare il gesto anche il sindaco di Imola, Marco Panieri. “A Imola non c’è spazio, né ora né mai, per violenza, intolleranza e odio”, ha scritto il primo cittadino condividendo sulla sua pagina Facebook il post della libreria.

“A questi atteggiamenti non ci piegheremo mai e Imola continuerà a essere città di libertà, antifascismo e tolleranza”, ha aggiunto Panieri.

libraie-imola-minacciate Fonte foto: istockphoto
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