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Ingoia tre pile a Monza per non essere espulso e rimpatriato in Marocco: ha diversi precedenti penali

Un uomo di 37 anni ha provato a evitare il rimpatrio in Marocco ingoiando tre batterie una volta uscito dal carcere

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Un uomo di origini marocchine di 37 anni ha provato a evitare l’espulsione dall’Italia ingoiando tre batterie una volta uscito dal carcere di Monza. L’uomo, condotto in ospedale e curato, è stato successivamente trasferito al Cpr, dove rimarrà il tempo necessario all’espulsione.

Ingoia batterie per evitare espulsione

L’episodio è avvenuto lunedì 5 giugno 2023, quando il marocchino è uscito dal carcere di Monza per essere trasferito in comunità in attesa dell’espulsione dall’Italia. Ma una volta appresa l’intenzione di rispedirlo in Marocco, l’uomo ha ingoiato tre pile per mettere i bastoni tra le ruote alla giustizia.

Il 37enne, giunto in Italia nel 2006e arrestato per spaccio di stupefacenti, una volta finita la pena, ha ingerito le batterie, ma gli agenti hanno subito capito la situazione evitando il peggio.

I poliziotti lo hanno accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale San Gerardo dove, dopo una visita medica, i sanitari hanno riscontrato la idoneità medica alla vita in comunità ristretta, nonostante il maldestro tentativo di sottrarsi alla misura a proprio carico.

I precedenti e il carcere

L’uomo 37enne, come detto, è un volto noto alle forze dell’ordine e dal suo arrivo in Italia ha avuto non pochi problemi con la giustizia. Arrestato per spaccio e resistenza a pubblico ufficiale,  l’uomo di origini marocchine ha alle spalle diversi precedenti.

Indagato per ricettazione di un telefono cellulare e per aver rapinato un giovane, il 37enne in passato aveva anche rifiutato di fornire informazioni sulle proprie generalità. Nel 2016, era stato arrestato per aver rapinato a Milano un ragazzo dell’orologio, dopo averlo spintonato, in concorso con un complice.

Nel 2018 era stato rimpatriato in Marocco, ma era riuscito a rientrare clandestinamente in Italia nel 2021, quando era stato arrestato per aver violato il divieto di reingresso sul territorio nazionale.

Il rimpatrio mancato

Nel 2021, però, era arrivata la disposizione di rimpatrio da parte del Tribunale di Milano che aveva disposto l’espulsione immediata dal territorio italiano.

La misura, però, non era stata eseguita in quanto nella giornata prevista l’uomo era stato accompagnato presso la frontiera aerea di Milano Malpensa da personale di scorta, dove aveva messo in atto comportamenti di resistenza passiva a causa dei quali il comandante del velivolo aveva respinto l’imbarco.

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polizia-ambulanza Fonte foto: ANSA
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