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Inchiesta sulla vendita del Milan, i pm inviano il decreto di perquisizione alla Procura FIGC

I pm milanesi, su richiesta della Procura della FIGC, hanno trasmesso uno degli atti che riguarda l'inchiesta sul Milan, il decreto di perquisizione

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Come previsto, la Procura della FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio) ha richiesto agli inquirenti milanesi uno degli atti sull’inchiesta che riguarda la cessione del Milan, il decreto di perquisizione. Il documento è stato inviato dai pm della Procura di Milano che indagano sul passaggio di proprietà del club dal fondo Elliott a RedBird.

La richiesta della Procura della FIGC

È infine arrivata l’attesa richiesta da parte della Procura della FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio) per ottenere i documenti inerenti l’inchiesta della Procura di Milano sulla cessione del Milan.

I pm milanesi che indagano sul passaggio del club rossonero dal fondo Elliott a RedBird hanno quindi trasmesso alla FIGC le 12 pagine del decreto di perquisizione eseguito la settimana scorsa e firmato dai pm Giovanna Cavalleri e Giovanni Polizzi.

Inchiesta sulla vendita del Milan, i pm inviano il decreto di perquisizione alla Procura FIGCFonte foto: ANSA
Casa Milan, dove sono avvenute le perquisizioni inerenti l’inchiesta sulla vendita del club: il decreto è stato trasmesso alla FIGC, su richiesta della Procura

La richiesta della FIGC era un passaggio atteso, necessario per proseguire con le dovute verifiche anche sul fronte della giustizia sportiva.

L’inchiesta sulla cessione del Milan

Come indicato nel decreto di perquisizione trasmesso alla FIGC, l’indagine è nata partendo dal sospetto di un “conflitto di interessi” sul fondo Elliott che, pur avendo ceduto il Milan, continuava a gestirlo mantenendo anche la proprietà del Lille, squadra francese militante in Ligue 1.

Secondo Giovanni Polizzi, il pm a capo delle indagini, esiste il sospetto che alcune figure apicali del club abbiano ostacolato l’esercizio delle funzioni dell’autorità di vigilanza per le comunicazioni alla Figc sui reali titolari della società durante il processo di cessione della maggioranza del club.

Il nuovo proprietario, Gerry Cardinale, sarebbe quindi una figura “di facciata”, mentre il fondo Elliott continuava a gestire il club. All’interno dell’inchiesta risultano indagati l’ad del Milan, Giorgio Furlani, e il suo predecessore, Ivan Gazidis, per i quali sarebbero però al momento esclusi possibili interrogatori.

La trasmissione del decreto di perquisizione

La scelta dei pm milanesi di inviare il solo decreto di perquisizione, a quanto si apprende, è dettata dal fatto che le indagini sono ancora aperte e, di conseguenza, gli altri atti sono ancora coperti dal segreto investigativo.

Gli investigatori della Guardia di Finanza sono inoltre in attesa dei risultati delle analisi sui dispositivi informatici sequestrati durante le perquisizioni, con i quali ci si aspetta di ottenere riscontri e conferme sulla possibilità che il fondo Elliott fosse ancora il reale proprietario del Milan.

La società del Milan, in un comunicato ufficiale, ha comunque fatto sapere di essere di essere “terza ed estranea al procedimento in corso”, e che “sta prestando piena collaborazione all’autorità inquirente“.

finanza-casa-milan-1-1 Fonte foto: ANSA
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