Animalisti di Verona contro Zlatan Ibrahimovic del Milan, il dirigente nel mirino per l'acquisto di un'isola
Striscioni contro Zlatan Ibrahimovic fuori dallo stadio di Verona: il calciatore di nuovo nel mirino degli animalisti
Il campione Zlatan Ibrahimovic vanta una folta schiera di ammiratori, dentro e fuori il mondo del calcio, ma tra questi non ci sono gli animalisti, in particolare quelli di Verona. Fuori dallo stadio Bentegodi, spuntano degli striscioni contro il dirigente del Milan, cui non si perdona la passione per la caccia.
- Gli striscioni fuori dallo stadio di Verona
- Perché gli animalisti che l’hanno con Zlatan Ibrahimovic
- Il caso del leone
Gli striscioni fuori dallo stadio di Verona
Domenica 17 marzo, il Milan affronterà in trasferta l’Hellas e i tifosi di Verona si preparano ad accogliere il team rossonero.
Un’accoglienza speciale e ben poco cordiale è stata riservata a Zlatan Ibrahimovic, ex campione e oggi dirigente della squadra milanese.
Il logo dell’associazione Centopercentoanimalisti
Per Ibra gli attivisti dell’associazione Centopercentoanimalisti hanno appesa numerosi striscioni all’entrata ospiti dello stadio Bentegodi.
“Ibra uccide gli animali” recita la locandina in cui il calciatore è ritratto steso sul campo sopra l’immagine di un leone.
“Giocatore o dirigente resta un…” continua il volantino di protesta. Che si conclude con un severo: “Lo sport non cancella l’odore”.
Perché gli animalisti che l’hanno con Zlatan Ibrahimovic
Non è la prima volta che Zlatan Ibrahimovic e la moglie Helena Seger finiscono nel mirino degli attivisti di Centopercentoanimalisti.
La prima azione di protesta risale al 2022, quando gli animalisti veronesi si scagliarono contro la coppia e i loro “viaggi della morte”.
A essere contestata è la mai rinnegata passione per la caccia di Ibrahimovic, hobby che condivide anche con la compagna.
I militanti dell’associazione animalista, accusano il dirigente rossonero di aver un’isola nel Baltico, “che ha popolato di animali che si diverte a uccidere con i suoi amici”.
Il caso del leone
A far particolarmente infuriare gli attivisti è la licenza ottenuta da Ibrahimovic per abbattere anche gli animali più rari, come il leone.
Fu il quotidiano svedese Expressen a rivelare, nel 2011, l’uccisione da parte di Ibra di un leone in Sud Africa.
Secondo la testata del nord Europa, ci sarebbero stati 82 cacciatori svedesi che sarebbero tornati in patria con parti dell’animale, compreso Zlatan, che pare conservi nella sua casa di Malmoe parti di cranio del re della savana.
“Ibra è un soggetto che uccide per divertimento esseri senzienti, che non si possono difendere. Molti appassionati di calcio non lo sanno o se ne sono dimenticati; quindi, ci abbiamo pensato noi a ricordarlo” ha fatto sapere Centopercentoanimalisti in una nota.