In migliaia alla manifestazione della Cgil a Roma, Landini: "È il momento di introdurre il salario minimo"
Sarebbero circa 200mila le persone che hanno partecipato alla manifestazione indetta a Roma dalla Cgil. Presenti anche Schlein e M5s
Sono stati circa 200mila – secondo gli organizzatori – i partecipanti alla manifestazione indetta dalla Cgil a Roma che nel pomeriggio del 7 ottobre ha radunato cento associazioni, oltre che cittadini ed esponenti politici. “È il momento di introdurre il salario minimo”, ha detto il segretario della Cgil Maurizio Landini dal palco allestito a piazza San Giovanni dove sono confluiti i due cortei partiti da piazza della Repubblica e da piazzale dei Partigiani.
- Presenti in piazza anche Pd e M5s
- Salario minimo, Landini contro il Governo Meloni
- Le priorità del Paese: "Salari, pensioni, lotta all'evasione fiscale e precarietà"
Presenti in piazza anche Pd e M5s
“Cinque-sei euro all’ora sono paghe da fame, inaccettabili”, le parole pronunciate da Maurizio Landini ribadendo la necessità di introdurre un salario minimo in Italia “sotto il quale nessun lavoratore possa essere pagato”.
Alla manifestazione ha partecipato anche la segretaria del Partito democratico Elly Schlein. “Qui c’è un’Italia che lotta per i salari, per la sanità pubblica e per le politiche industriali che mancano”, ha detto la leder dem.
La segretaria del Partito democratico, Elly Schlein alla manifestazione della Cgil a Roma
“Una bella giornata di speranza”: l’ha definita così Schlein la manifestazione a cui hanno preso parte anche esponenti del Movimento 5 stelle. Assenti, invece, Italia viva e Azione.
Salario minimo, Landini contro il Governo Meloni
Il tema del salario minimo è stato il protagonista della manifestazione indetta dalla Cgil. “Denunciamo quello che sta accadendo al Cnel“, ha detto Landini.
Il segretario nazionale del sindacato dei lavoratori ha spiegato che “il Governo, anziché assumersi la responsabilità di convocare le parti sociali e dire cosa vuole fare sui contratti, sulla legge, sulla rappresentanza, sul salario minimo, ha subappaltato il suo ruolo al Cnel“.
Per Landini si tratterebbe di “un attacco alla libera azione dei lavoratori” scesi in piazza non semplicemente per protestare, ma “per cambiare la situazione”.
Le priorità del Paese: “Salari, pensioni, lotta all’evasione fiscale e precarietà”
La manifestazione ‘La via Maestra‘ – così è stata ribattezzata – è stata indetta per reclamare i diritti fondamentali sanciti nella Costituzione. In piazza, anche cartelli di denuncia contro il caro vita.
“Con oggi non finisce la lotta per l’applicazione della Costituzione, comincia la lotta per questo”, ha detto ancora Landini evidenziando il bisogno di “batterci per i diritti, per il lavoro, per la Costituzione”.
Perché, ha proseguito il segretario della Cgil, “la priorità del Paese non è l’autonomia differenziata, ma bisogna concentrare gli sforzi su salari e pensioni, lotta all’evasione fiscale e alla precarietà”.