Il nuovo sottomarino nucleare della Russia si chiama Imperatore Alessandro III: testato il missile Bulava
La Russia inaugura un nuovo sottomarino nucleare con il lancio di un missile balistico intecontinentale
Una nuova arma per Putin. Il sottomarino Imperatore Alessandro III ha provato per la prima volta i suoi missili balistici, colpendo il bersaglio. La Russia intanto si ritira dal trattato per la limitazione dei test nucleari.
- Il sottomarino Imperatore Alessandro III
- La Russia si ritira dal trattato per la limitazione dei test nucleari
- Putin pronto a ricandidarsi
Il sottomarino Imperatore Alessandro III
Nella giornata di lunedì la marina militare russa ha testato un nuovo sottomarino che sarà a disposizione della flotta nordica. Si tratta dell’Imperatore Alessandro III, appartenente alla classe Borei e alimentato ad energia nucleare.
Il sottomarino ha lanciato con successo dal mar Bianco un missile Bulava di 12 metri che ha colpito un campo di prova nella penisola della Kamchatka, nella parte più orientale della Siberia.
Una parata militare in Russia
Questi missili possono essere equipaggiati con 10 testate nucleari l’uno. Un singolo sottomarino di classe Borei può portare e lanciare fino a 16 di questi missili, per un totale di 160 testate nucleari.
La Russia si ritira dal trattato per la limitazione dei test nucleari
Una prova di forza quella della Russia, che ha tenuto a ricordare al mondo le proprie potenzialità belliche mentre la guerra in Ucraina è ormai giunta in una fase di stallo e che segue l’abbandono da parte di Mosca del trattato contro i test nucleari.
La decisione arriva dopo un lungo processo di smantellamento delle limitazioni che lo Stato si era imposto durante gli ultimi decenni, per rallentare la proliferazione delle armi nucleari nel mondo.
Il trattato non era comunque mai entrato in vigore, dato che la proposta non aveva ottenuto le firme di abbastanza Stati. Gli stessi USA non avevano mai aderito, togliendo autorità all’accordo.
Putin pronto a ricandidarsi
L’utilizzo delle armi atomiche è stato più volte invocato dalle autorità russe nel contesto della guerra in Ucraina. L’esercito è arrivato a schierare nella vicina Bielorussia una parte del proprio arsenale tattico.
Intanto l’agenzia di stampa britannica Reuters ha riportato alcune voci che confermerebbero la volontà del presidente russo Putin di ricandidarsi alle elezioni del 2024, per una altro mandato di 6 anni che lo porterebbe a governare il Paese fino al 2030.
Putin è alla guida della Russia dal 1999, con l’eccezione degli anni tra il 2008 e il 2012, quando il ruolo di presidente della federazione è stato ricoperto da Dimitrij Medvedev. In questi anni Putin era comunque primo ministro.