Il ministro degli esteri Tajani critica l'operato di Israele a Gaza: "Reazione sproporzionata, troppe vittime"
"Troppe vittime civili, reazione sproporzionata di Israele a Gaza": il ministro degli esteri e vicepremier Tajani critica il governo di Tel Aviv
Dure critiche del ministro degli esteri italiano Antonio Tajani all’indirizzo dell’operazione di Israele a Gaza. Secondo il vicepremier del governo Meloni, infatti, l’operazione militare di Israele contro Hamas sta generando troppe vittime civili.
- Il vicepremier contro il governo israeliano
- Le parole del ministro degli esteri
- Cresce la pressione internazionale su Tel Aviv
Il vicepremier contro il governo israeliano
La reazione di Israele a Gaza è “sproporzionata” e “ci sono troppe vittime che non hanno nulla a che fare con Hamas”.
Lo ha detto, intervenendo su Radio Uno, il ministro degli Esteri Antonio Tajani, citato dall’agenzia Agi. Secondo il vicepremier, Israele dovrebbe “evitare rappresaglie contro la popolazione civile palestinese“.
Le parole del ministro degli esteri
Secondo Tajani, tuttavia, è sbagliato parlare di genocidio. “Non credo che ci sia genocidio” ha aggiunto commentando le parole di denuncia del cantante Ghali a Sanremo.
Tuttavia, come ha spiegato Tajani, “Israele sbaglia perché sta provocando troppe vittime civili. Bisogna puntare alla liberazione degli ostaggi e far sì che cessi la violenza degli attacchi israeliani“.
Con un post su X, l’ambasciatore israeliano in Italia Alon Bar si era scagliato contro l’edizione appena conclusa di Sanremo. “Ritengo vergognoso che il palco del Festival sia stato sfruttato per diffondere odio e provocazioni in modo superficiale e irresponsabile“.
Immagini di un bombardamento israeliano su Deir Al Balah, nella Striscia di Gaza
Cresce la pressione internazionale su Tel Aviv
Come sottolinea l’Agi, cresce la pressione internazionale su Israele affinché desista dal lanciare una massiccia operazione militare a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza.
Dopo la presa di posizione del Regno Unito e del capo della diplomazia europea, Josep Borrell, anche gli Usa invitano apertamente il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, a fermare i piani di attacco e si oppongono a un’operazione su larga scala senza uscita per i civili che si trovano nella città al confine chiuso con l’Egitto.
Il presidente Usa Joe Biden, durante un incontro alla Casa Bianca con il re di Giordania, Abdullah II, ha detto che una operazione a Rafah sarebbe inaccettabile senza un piano “credibile”.
Nel frattempo, anche la Cina esorta Israele a interrompere “il più presto possibile” la sua operazione militare nella città di Rafah, nel sud di Gaza. “La Cina si oppone e condanna le azioni che danneggiano i civili e violano il diritto internazionale”, afferma in una nota un portavoce del ministero degli Esteri.