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Giuliano Giuliani primo calciatore morto di Aids, la moglie: "Lo prese all'addio al celibato di Maradona"

L'ex portiere del Napoli avrebbe contratto la malattia durante una festa organizzata da Maradona: il racconto della moglie e di un calciatore anonimo

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Giuliano Giuliani, il primo calciatore morto di Aids, avrebbe contratto la malattia alla festa di addio al celibato organizzata da Diego Maradona. A dirlo è la moglie dell’ex portiere del Napoli.

Giuliano Giuliani, il primo calciatore morto di Aids: la moglie e il legame con Maradona

Giuliani è stato il portiere del secondo scudetto vinto dal Napoli di Maradona. Morì quando aveva solo 38 anni per Aids, primo calciatore di alto livello a contrarre la malattia.

Oggi, 23 maggio, sul Corriere della Sera Walter Veltroni racconta che ai funerali dell’estremo difensore non c’erano colleghi. Il motivo? L’Aids era qualcosa di cui vergognarsi, uno stigma da cui chiunque voleva tenersi lontano. Raffaella De Rosario, moglie di Giuliani, intervistata da Veltroni spiega: “Lui me lo disse a Udine, aveva fatto gli esami di routine. Venne un giorno e mi confessò di essere sieropositivo”. Continua De Rosario:

La mia vita precipitò nel buio. Mia figlia aveva un anno e mezzo, per fortuna era stata concepita prima che lui contraesse la malattia. Al dolore, e sinceramente anche la rabbia, per quello che stava succedendo a Giuliano, si accompagnò anche l’ansia per il mio destino.

Il racconto di un calciatore anonimo: l’addio al celibato e la malattia

Un collega di Giuliani, protetto dall’anonimato, racconta chi era il ragazzo capace che difendeva la porta di una squadra che ha fatto sognare il popolo napoletano. “Giuliano era un ottimo portiere e un bravo ragazzo. Ma arrivò dopo Garella al quale tutti volevamo bene e risentì, incolpevolmente, di questa successione. Era complicato, chiuso. Durò solo due anni, nonostante fosse forte”.

Poi il racconto sulla serata in cui Giuliani avrebbe contratto la malattia. “Quella sera Diego aveva organizzato un addio al celibato a suo modo, c’erano quattordici ragazzi e 42 ragazze. Chi c’era mi ha raccontato che appena arrivarono le automobili con gli invitati si chiusero le porte e si spensero le luci”.

Giuliano fu visto tornare in albergo alle cinque di mattina: “Quella sera si è giocato la vita”.

La cure, il trasferimento a Bologna e la morte

È De Rosario a raccontare gli ultimi mesi di Giuliani e la sua battaglia contro l’Aids.

“Ci siamo separati, ma gli sono restata accanto nella fase finale della sua vita. Lui aveva tentato di tutto per curarsi. Si era trasferito a Bologna e aveva trovato una nuova compagna che però, quando la malattia si è aggravata, lo ha lasciato”.

Giuliano non immaginava di morire, ha provato in tutti i modi a reagire.

“La sera prima era con lui in ospedale – ricorda la moglie – Ci siamo dati appuntamento al giorno dopo ma nella notte le sue condizioni si aggravarono e ci lasciò”.

giuliano-giuliani-calciatore-aids-moglie-addio-celibato-maradona Fonte foto: ANSA
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