Ariete e il racconto delle molestie subite, la denuncia sugli abusi e appello alle istituzioni: "Ascoltateci"
Meno propaganda e più ascolto: è questo l'appello della cantautrice Ariete alle istituzioni italiane in materia di abusi e violenze sessuali
La cantautrice Ariete ha raccontato delle molestie sessuali subite e ha spiegato come, secondo lei, affrontare forme di abusi sia purtroppo una sorta di tappa obbligata nella vita di ogni donna. L’artista 23enne ha partecipato all’assemblea della fondazione Una Nessuna Centomila sul consenso in un rapporto sessuale.
- Ariete parla delle molestie sessuali
- Chiesta la riforma del codice penale
- Le violenze sessuali in Italia
Ariete parla delle molestie sessuali
“Penso che sia un evento quasi canonico nella vita della maggior parte delle ragazze che conosco. Anche io mi sono trovata molto tempo fa alcune volte in situazioni abbastanza scomode”, ha raccontato Ariete (al secolo Arianna Del Giaccio).
La 23enne spiega di esserne uscita dicendo “di no”. “La prima volta ero anche molto ubriaca – ha aggiunto – e spesso le violenze capitano proprio in questo modo. Io ho sempre avuto il coraggio e le situazioni per potermi permettere di dire di no. Per molte, invece, non è stato così”.

Ariete
Poi la cantante che, fra le altre cose ha partecipato a Sanremo 2023, ha fatto un appello alle istituzioni che a suo giudizio sarebbero carenti per quanto riguarda l’ascolto: “C’è tanta propaganda, invece l’ascolto manca davvero tanto”.
Poi un’altra battuta, raccolta da La Stampa: per Ariete “è importante, in quanto donna con la fortuna di avere una voce a volte più spiccata di altre per i mezzi che ho e l’esposizione che ho, mettermi dalla parte di tutte le donne”.
Chiesta la riforma del codice penale
Celeste Costantino, vicepresidente della fondazione Una Nessuna Centomila, ha ribadito che “Il silenzio non equivale al consenso e, nonostante questo principio sia chiaro, la normativa attuale e la sua applicazione continuano a presentare ampie zone grigie“.
Urge, viene sostenuto, una modifica in senso maggiormente punitivo dell’articolo 609 bis del codice penale, quello che sanziona la violenza sessuale, “così come prospettato dalla proposta di legge a prima firmataria Laura Boldrini“.
“Le sentenze di archiviazione o di ridimensionamento del reato che lasciano interdette e umiliate sono purtroppo tante”, ha sostenuto Costantino.
Le violenze sessuali in Italia
I dati mostrano come 6.230 persone siano state vittime di abusi sessuali nel 2023, il 91% di tali vittime è composto da donne.
Di seguito i dati relativi al tasso di violenze sessuali in Italia, nelle varie regioni, relativamente a 100.000 abitanti (il dato, naturalmente, non tiene conto delle violenze non denunciate):
Regione | |
---|---|
Trentino-Alto Adige | 16,68 |
Emilia-Romagna | 16,42 |
Roscana | 14,61 |
Lombardia | 14,33 |
Liguria | 13,42 |
Friuli-Venezia Giulia | 13,11 |
Valle d’Aosta | 11,70 |
Veneto | 11,44 |
Lazio | 11,33 |
Piemonte | 11,26 |
media italiano | 11,18 |
Umbria | 10,04 |
Sardegna | 9,37 |
Molise | 8,76 |
Abruzzo | 8,64 |
Sicilia | 8,49 |
Marche | 8,05 |
Calabria | 7,61 |
Puglia | 6,92 |
Campania | 6,56 |
Basilicata | 5,11 |
