Omar Pedrini tenuto in coma farmacologico per 4 giorni dopo l'operazione al cuore: "Problema serio"
Omar Pedrini è rimasto 4 giorni in coma farmacologico dopo l'operazione al cuore. Lo racconta lui stesso sui social: "Ora riabilitazione"
Momenti di paura per il cantautore e chitarrista Omar Pedrini, ex leader dei Timoria, che ha subito una delicata operazione chirurgica al cuore lo scorso 19 marzo. Dopo l’intervento, Pedrini è stato tenuto dai medici in coma farmacologico per quattro giorni a causa di un “problema serio”. A raccontarlo, con la consueta ironia, è stato lo stesso artista sui social.
Omar Pedrini in coma farmacologico
Pedrini, da anni alle prese con gravi problemi cardiaci che lo hanno costretto a numerose operazioni chirurgiche, ha raccontato su Facebook quanto accaduto durante l’ultima operazione effettuata il giorno della Festa del Papà.
“Sono stato sedato per l’intervento il 19 marzo alle ore otto ed ero convinto che, al mio risveglio, avrei ricevuto il conforto e i pensierini dei miei figli. Invece mi sono risvegliato quattro giorni dopo, perché per un problema serio hanno deciso di tenermi in coma farmacologico”.

Omar Pedrini
L’artista ha poi aggiunto con il suo tipico umorismo: “Mi sono risvegliato chiedendo della festa del papà, ma era già passata da giorni”.
La riabilitazione
Nonostante l’accaduto, Omar Pedrini ha subito ritrovato la sua ironia e la sua grinta.
Dopo essersi risvegliato dal coma, ha raccontato di aver chiesto informazioni su ciò che aveva perso in quei giorni: dal risultato della Nazionale italiana, ai funerali di Dandy Bestia, storico componente degli Skiantos, fino alla situazione internazionale.
Adesso, come conferma lui stesso, il peggio sembra passato: “Oggi è il grande giorno: da qua in poi sarà solo riabilitazione, per rimettermi presto e bene in forma”.
L’artista si dice ottimista: “Sono in tempo per vedere il mio ‘povero’ Brescia e la mia amata Ducati Corse“.
I problemi al cuore del cantante
Omar Pedrini non ha mai nascosto la gravità della sua condizione. Da tempo soffre di un affaticamento cardiaco importante che l’ha obbligato a subire numerosi interventi, due dei quali a cuore aperto.
“La morte è un’idea con cui faccio i conti, ma non è il momento. Due dei miei figli sono ancora piccoli”, aveva raccontato in passato al Corriere della Sera.
Infine, Pedrini conclude con un gioco di parole sul suo nome, sdrammatizzando la situazione appena vissuta: “Ora potete chiamarmi… ‘Comar‘”.
