FdI vuole dare i fucili ai 16enni: proposta al Senato di Bartolomeo Amidei per modificare legge sulla caccia
FdI vuole estendere l'accesso alla caccia ai 16enni e depotenziare l'Ispra, ma gli animalisti insorgono: come cambieranno le cose
I 16enni potrebbero imbracciare il fucile da caccia, purché dietro il consenso di un tutore: è quanto riportato nel disegno di legge depositato dal senatore di Fratelli d’Italia Bartolomeo Amidei. In 17 articoli, Amidei propone una modifica alla legge 157/92 che regolamenta l’attività venatoria, con l’estensione delle possibilità sia in termini di accesso in base ai dati anagrafici e sia in termini territoriali.
- Fucili anche ai 16enni, la proposta
- Il periodo della caccia secondo Amidei
- La protesta degli animalisti
Fucili anche ai 16enni, la proposta
Come detto in apertura, il testo n. 779 depositato come “modifiche alla legge 11 febbraio 1992, n. 157” porta la firma di Bartolomeo Amidei e propone delle consistenti modifiche alla legge 157/92 sulla caccia.
Tra le novità proposte troviamo soprattutto l’accesso alla caccia esteso ai cittadini che hanno compiuto il sedicesimo anno di età.
Nel disegno di legge depositato dal senatore FdI Bartolomeo Amidei il diritto alla caccia è esteso ai cittadini 16enni
Nello specifico, il comma 8 dell’articolo 12 della legge 157/92 verrebbe modificato affiancando al riferimento al “diciottesimo anno di età” quanto segue: “Ovvero il sedicesimo anno di età presentando insieme alla richiesta esplicito atto di assenso scritto dei soggetti esercenti la responsabilità genitoriale”.
Fino al conseguimento della maggiore età, i minori hanno facoltà di esercitare attività venatoria “accompagnati da altra persona” in possesso dell’abilitazione all’esercizio della caccia da almeno tre anni”.
Il periodo della caccia secondo Amidei
L’apertura della stagione della caccia sarebbe prevista dalla “prima decade di settembre” e terminerebbe “nella terza decade di febbraio”.
Secondo Bartolomeo Amidei la normativa attualmente in vigore in Italia sull’attività venatoria è la “più restrittiva d’Europa“, e specifica che “gestione non significa imbalsamazione”, né “tutela significa intoccabilità”.
Per questo motivo l’Ispra, ovvero l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale passerà dal ministero all’Ambiente alla Presidenza del Consiglio.
Le Regioni, tuttavia, potranno avvalersi di un maggiore potere decisionale dotandosi di Istituti per la fauna selvatica (Irfs).
La protesta degli animalisti
L’iniziativa non è certamente passata inosservata.
Come riporta ‘Corriere della sera’ il co-portavoce di Europa Verde Angelo Bonelli parla di “attacco all’ambiente e al benessere degli animali” e accusa il governo di Giorgia Meloni di “allarmante indifferenza verso le reali necessità del Paese”.
Dopo le parole della senatrice Lavinia Mennuni sui figli e le donne, Fratelli d’Italia è ancora oggetto di polemiche da parte delle opposizioni.