Guerra in Ucraina, le ultime notizie di oggi. Kiev viola la tregua, bombardamenti a Donetsk
Le ultime notizie sulla guerra in Ucraina, minuto per minuto: tutti gli aggiornamenti in diretta del 6 gennaio 2023
La guerra in Ucraina è giunta oggi, venerdì 6 gennaio 2023, al giorno 316. Alle porte del Natale ortodosso, che verrà festeggiato il 7 gennaio, il presidente russo Vladimir Putin ha proposto una tregua di 36 ore, da mezzogiorno del 6 gennaio alla mezzanotte del 7, ma da Kiev si è alzato il muro. Dopo aver incassato il parere del Cremlino, infatti, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è detto contrario alla pausa in quanto, a suo parere, serve a Mosca solo per “riorganizzarsi”
Il racconto della giornata
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Usa, 3 miliardi di aiuti militari all'Ucraina
Gli Stati Uniti forniranno aiuti militari all’Ucraina per 3 miliardi di dollari. Lo afferma la Casa Bianca.
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Bombardamenti a Lugansk
Le forze russe hanno aperto il fuoco 14 volte a Lugansk nelle prime tre ore del cessate il fuoco unilaterale annunciato da Putin, ha denunciato il governatore ucraino. Le forze russe hanno anche provato a fare irruzione in uno dei villaggi liberati della regione, ha aggiunto.
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Subito violato il cessate il fuoco
L’Ucraina denuncia bombardamenti russi contro Kramatorsk e Kherson in coincidenza con l’entrata in vigore del cessate il fuoco di 36 ore ordinato da Putin per il Natale ortodosso. Il vice capo dell’Amministrazione presidenziale ucraina, Kyrylo Tymoshenko, ha scritto su Telegram che Kramatorsk è stata colpita due volte con razzi e un condominio è stato colpito. Sempre prima dell’inizio della tregua sono state registrate almeno 4 esplosioni a Kherson dove sono stati registrati morti e feriti.
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Russia contro la Germania: "Passato confine morale"
La Russia condanna la decisione della Germania di fornire mezzi da combattimento per la fanteria Marder all’Ucraina, definendola una mossa in favore dell’escalation e moralmente scorretta. Si è “passato un confine morale”, ha dichiarato l’ambasciata russa a Berlino.
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Zelensky chiama Scholz e lo ringrazia per i tank e i Patriot
“Ho avuto un colloquio telefonico con il cancelliere tedesco Olaf Scholz. L’ho ringraziato per l’importante pacchetto di aiuti per la difesa, che comprende decine di veicoli Marder e il sistema missilistico Patriot. Abbiamo discusso di come sviluppare ulteriormente la cooperazione per rafforzare l’esercito ucraino”. Lo scrive su Twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. La Germania prevede di inviare circa 40 veicoli corazzati Marder e il sistema missilistico Patriot in Ucraina entro la fine del primo trimestre di quest’anno. Lo ha riferito il portavoce del governo tedesco Steffen Hebestreit parlando con i giornalisti.
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Smantellato il monumento di Mikhail Lomonosov
Il monumento allo scienziato russo Mikhail Lomonosov a Dnipro è stato smantellato. A rivelarlo le foto pubblicate su Telegram dal sito di notizie locale DniproTV, riferisce Ukrinform. Il monumento era stato inaugurato il 25 giugno 1971. È realizzato in bronzo ed era installato accanto al museo di storia. Era l’ultimo monumento associato all’era sovietica. In totale, a Dnipro, secondo la decisione del comitato esecutivo, sono stati smantellati otto monumenti, compresi quelli di Alexander Pushkin, Andrei Bulygin, Maxim Gorky, Valery Chkalov, Alexander Matrosov, Yefim Pushkin, Volodia Dubinin e Mikhail Lomonosov.
A monument to Mikhail Lomonosov was dismantled in #Dnipro. pic.twitter.com/FgcxtH0E39
— NEXTA (@nexta_tv) January 6, 2023
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Borrell, "Cessate il fuoco della Russia non è credibile, ritiri truppe da Ucraina"
“Il Cremlino manca di credibilità e questa dichiarazione di cessate il fuoco unilaterale non è credibile. Dobbiamo avere, dobbiamo vedere, cose concrete, azioni concrete sul campo da parte della Russia. Gli attacchi militari devono cessare del tutto. Le truppe e gli equipaggiamenti militari devono essere ritirati dal territorio ucraino.” Lo ha detto l’Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera, Josep Borrell, incontrando la stampa a Fes nel corso della sua missione in Marocco.
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Secondo la Turchia, "la guerra si inasprirà nei prossimi mesi"
“La guerra tra Russia e Ucraina probabilmente si inasprirà nei prossimi mesi”. Lo ha scritto su Twitter il portavoce del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, Ibrahim Kalin, che ha aggiunto inoltre che “la Turchia continuerà con i suoi sforzi per il negoziato, il cessate il fuoco, lo scambio dei prigionieri, la sicurezza a livello nucleare e l’esportazione del grano”.
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Caccia dalla Bielorussia: scatta l'allarme aereo in tutta l'Ucraina
Un allarme aereo è scattato in tutta l’Ucraina dopo il decollo di due caccia dalla base di Baranovichi, in Bielorussia. La popolazione è stata invitata ad andare nei rifugi. La notizia è stata riferita dal gruppo di monitoraggio Belarusian Gayun, come riportato da ‘Unian’. Poco prima era decollato da Machulyshchy l’aereo radar A-50U dell’aeronautica russa.
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Ucraina viola cessate il fuoco unilaterale di Putin
L’Ucraina ha attaccato a colpi di artiglieria l’area di Donetsk per tre volte subito dopo l’entrata in vigore del cessate il fuoco unilaterale dichiarato da Putin per il Natale ortodosso. Lo riporta la Tass. I bombardamenti sono stati effettuati con artiglieria da 155 mm in dotazione alla Nato, ha specificato su Telegram la missione della cosiddetta Repubblica Popolare del Donetsk presso il Centro congiunto di Controllo e Coordinamento sui crimini di guerra ucraini.
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Ucraina: tregua annunciata da Putin entra in vigore
A mezzogiorno ora di Mosca (le 10 in Italia) è entrato ufficialmente in vigore il cessate il fuoco natalizio nelle operazioni militari in Ucraina annunciato dalla Russia, che durera’ fino alla mezzanotte (le 22 italiane) di domani.
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Kiev, russi continuano a bombardare vicinanze Nikopol
I russi hanno continuato a bombardare per tutta la notte con l’artiglieria pesante le comunita’ di Marhanetska e di Chervonohryhorivka, nei pressi di Nikopol, nell’oblast ucraino di Dnipropetrovsk. che sta fra quelli di Zaporizhzhia a sud e di Kharkiv a nord. Lo fa sapere sul suo account Telegram il governatore della regione, Valentyn Reznichenko, citato dal Kyiv Independent.
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Fonte Usa, Wagner combatte a Bakhmut per miniere sale e gesso
Ievgheni Prigozhin, l’oligarca russo e creatore della milizia mercenaria Gruppo Wagner, che ha un ruolo importante nell’invasione dell’Ucraina, starebbe combattendo a Bakhmut, nel Donbass, perche’ interessato a impossessarsi delle locali miniere di sale e di gesso, secondo quanto dichiara oggi un funzionario statunitense, che resta anonimo, citato da vari media fra cui il Guardian. Secondo la fonte, ci sono indicazioni che “l’ossessione di Prigozhin per Bakhmut” sia di tipo “pecuniario”. Gli Stati Uniti hanno piu’ volte accusato il Gruppo Wagner, accusato anche di atrocita’ e crimini di guerra, di inviare mercenari nella Repubblica centrafricana, in Mali e in Sudan per sfruttare le risorse naturali di quei Paesi africani, aiutando cosi’ il Cremlino a finanziare la guerra in Ucraina.
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Usa, tregua russa è 'cinica', Mosca cerca solo 'ossigeno'
La proposta di Mosca di una tregua di 36 ore in Ucraina per il Natale ortodosso e’ “cinica” ed e’ solo un tentativo di Putin di “guadagnare una boccata di ossigeno”: a dichiararlo e’ il portavoce del Dipartimento di Stato Usa, Ned Price in un briefing con la stampa, riportato dal Guardian. “Non c’e’ parola che possa descrivere meglio (la proposta di tregua) che ‘cinica’. La nostra preoccupazione (…) e’ che i russi cerchino di sfruttare ogni pausa temporanea nei combattimenti per riposarsi, riprendersi, riorganizzarsi e, alla fine, ri-attaccare”, ha detto Price. La tregua proposta dovrebbe scattare a mezzogiorno (le 10 in Italia) di oggi e cessare alla mezzanotte (le 22 italiane) di domani, giorno del Natale ortodosso secondo il Calendario giuliano.
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Zelensky: "Tregua serve solo a preparare nuovi attacchi"
“Le autorità russe vogliono usare il Natale come copertura per fermare l’avanzata dei nostri ragazzi nel Donbass, anche solo per un pò, e portare attrezzature, munizioni e mobilitarsi più vicino alle nostre posizioni”. Lo ha detto Volodymyr Zelensky nel messaggio serale, commentando la tregua di 36 ore per il Natale ortodosso chiesta da Vladimir Putin.