Aumento dei casi Covid in Italia e contagi KP.3 in crescita: il bollettino e come proteggersi dal virus
L'ultimo bollettino dei contagi mostra la crescita dovuta alla KP.3, con quasi il doppio dei casi di Covid-19 in 7 giorni. I consigli degli esperti
L’ultimo bollettino dei casi di Covid-19 lo evidenzia chiaramente: in Italia i contagi sono aumentati in modo netto, arrivando quasi a raddoppiare in una settimana per via della nuova variante KP.3, ormai predominante. Sono numeri da non sottovalutare, sostengono gli esperti, pur senza andare in allarme: il virus non presenta nuovi pericoli, ma le buone pratiche di protezione e prevenzione tornano a essere caldamente consigliate, almeno in alcuni casi specifici.
- Il bollettino dei casi di Covid in Italia
- I dati sui contagi e occupazione in ospedale
- Variante KP.3, le raccomandazioni degli esperti
- Occhio al caldo per chi è positivo al Covid
- I consigli per fronteggiare il Covid
Il bollettino dei casi di Covid in Italia
Secondo l’ultimo bollettino del Ministero della Salute, tra il 18 e il 24 luglio i nuovi casi in Italia sono quasi il doppio rispetto a una settimana prima, segnando 13.672 contagi (sette giorni fa se ne contavano 8.942).
Questo aumento è principalmente attribuito alla variante KP.3, che continua a diffondersi nonostante le alte temperature estive, ma favorita dal moltiplicarsi delle occasioni di socialità tipiche della bella stagione.
I dati sui contagi e occupazione in ospedale
A completare il quadro ci sono l’aumento del 50% nei casi e un numero maggiore di tamponi effettuati, quasi 100mila. Il tasso di positività è a sua volta in crescita, arrivando al 13,8% rispetto all’11,2% della settimana precedente.
Soltanto leggero l’aumento dell’occupazione ospedaliera standard (1517 ricoveri) mentre restano praticamente invariati i dati delle terapie intensive e l’indice Rt.
Il Covid galoppa soprattutto in tre regioni: Campania, con 2492 contagi, Lombardia con 2453 e Lazio con 2178.
Variante KP.3, le raccomandazioni degli esperti
Secondo gli specialisti, ad ogni modo, i numeri non sono tali da giustificare eventuali contromisure straordinarie, pur non sottovalutando la tendenza dei contagi in forte crescita.
La KP.3 “non è né più trasmissibile né più pericolosa delle altre” ha ricordato al Sole 24 Ore Massimo Ciccozzi, epidemiologo del Campus Biomedico di Roma: una variante che “rispecchia semplicemente la naturale attitudine del virus a mutare e ad adattarsi, convivendo con l’organismo ospite”.
Tuttavia per l’esperto non va persa di vista l’esigenza di proteggere le persone più vulnerabili. “Mascherina da usare sempre vicino a persone anziane o con patologie croniche, come gli obesi” ha raccomandato Ciccozzi.
Occhio al caldo per chi è positivo al Covid
Il problema di contrarre il Covid-19 in estate è legato anche alle alte temperature, ha ricordato invece Bruno Trimarco, docente emerito di Cardiologia all’Università Federico II di Napoli.
“Da un lato le temperature alte amplificano i sintomi dell’infezione, dall’altro possono aumentare lo stress sul cuore, colpito contemporaneamente da un doppio fuoco, il virus e il caldo insieme” ha osservato il docente.
Il Covid-19, infatti, è in grado di infiammare le cellule che rivestono cuore e vasi sanguigni. “Tra gli effetti prodotti ci sono stress ossidativo, infiammazione, alterazione dei battiti, compromissione della capacità di pompare il sangue e l’ossigeno agli altri tessuti” ha aggiunto Trimarco.
“Gli studi suggeriscono che le persone con Covid, rispetto ai non infettati, corrono un rischio del 55% maggiore di subire un evento cardiovascolare grave come infarto, ictus o morte” sostiene l’esperto. “Hanno anche più probabilità di manifestare altri problemi al cuore come aritmie o miocardite, ossia infiammazione del muscolo cardiaco”.
I consigli per fronteggiare il Covid
Per controbattere il rischio Covid in estate, ad ogni modo, non c’è bisogno di correre in farmacia. “No a integratori fai-da-te, sì a docce o bagni freschi e al consumo programmato di acqua, cioè a impegnarsi a bere almeno un litro e mezzo d’acqua durante la giornata, anche se non si ha la sensazione di sete” ha consigliato Trimarco.
A ciò si aggiungono le classiche norme di buon senso: mantenere l’abitazione fresca, sfruttando l’aria notturna e limitando l’ingresso di calore durante il giorno con tapparelle o persiane; spegnere il maggior numero possibile di dispositivi elettrici; indossare vestiti e lenzuola leggere e larghe; evitare bevande zuccherate, alcoliche o contenenti caffeina, che possono aggravare i sintomi e interagire negativamente con i farmaci.