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Duplice omicidio di Lecce: gli agghiaccianti diari di De Marco

Emergono nuovi dettagli dagli scritti del 21enne reo confesso per il duplice omicidio dell'arbitro Daniele De Santis e della fidanzata Eleonora Manta

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato il:

Nuovi agghiaccianti dettagli emergono dal diario di Antonio De Marco, che ha confessato il duplice omicidio dell’arbitro Daniele De Santis e della compagna Eleonora Manta, uccisi con 70 coltellate il 21 settembre 2020 a Lecce. Nel manoscritto, rinvenuto nel cestino della cella e sequestrato il 28 ottobre, si legge che il 21enne, studente di scienze infermieristiche, avrebbe “continuato ad ammazzare” se non fosse stato arrestato. L’omicidio avrebbe inoltre ispirato molti possibili emulatori, che hanno cercato in questi mesi di entrare in contatto con il giovane. Ne dà notizia Repubblica.

Duplice omicidio di Lecce: in carcere minacce e lettere di ammiratori

Come annotavano già a ottobre gli agenti della Polizia penitenziaria del carcere di Lecce, in una relazione di servizio in cui chiedevano di monitorare la corrispondenza del killer, “il clamore mediatico per la duplice esecuzione ha attirato nei confronti di De Marco l’attenzione di mitomani e molestatori“.

Molte le lettere e le email arrivate alla direzione del carcere di Borgo San Nicola, ora finite agli atti delle indagini. Non solo scritti degli ammiratori, ma anche minacce di morte e intimidazioni di vario genere.

De Marco rivela i dettagli del duplice omicidio di Daniele ed Eleonora

“Sento che se fossi all’esterno il mio impulso di uccidere sarebbe ritornato, sarei scoppiato a piangere, mi sarei arrabbiato, avrei fantasticato su come uccidere qualcuno e poi sarei andato all’Eurospin a comprare patatine e schifezze varie”, scrive il giovane.

È facile per me uccidere, magari non lo è stato da un punto di vista logistico, ma da un punto di vista emotivo è facile. Ma se uccidere non mi ha fatto ottenere nulla, allora probabilmente sentirei l’impulso di farlo ancora?”, si chiede il killer tra le pagine delle sue memorie.

“Fino a quando questa storia non sarà finita io non riuscirò ad avere alcun pentimento dentro di me. E credo che fino a quando non riuscirò a capire chi sono non avrò nemmeno una vera empatia, o almeno anche se la dovessi avere sarebbe sempre altalenante”, spiega il giovane killer.

“Non saprò mai cosa si prova a baciare una ragazza. Non saprò mai cosa si prova a camminare mano per la mano con una ragazza, chissà che sensazione che deve essere”, riportano ancora gli scritti di Antonio Di Marco, pubblicati da Repubblica. “Certe volte sento di essere un vero e proprio mostro, e la cosa peggiore è che sento che a una parte di me piace questa idea”.

Riguardo il delitto e il numero esorbitante di coltellate inflitte ai due fidanzati, Antonio De Marco scrive, come riporta Repubblica: “Io  sarei disposto a bruciare il mondo se servisse a cancellare il mio dolore, io sono disposto a fare qualunque cosa, qualunque”.

Tra le righe anche i possibili moventi che avrebbero spinto il giovane a commettere la strage. Daniele De Satis era un “fighetto del c***o! Figlio di papà! Arbitro di m***a. Già si capiva che era un fighetto!”.

“Ho ucciso Daniele ed Eleonora perché volevo vendicarmi: perché la mia vita doveva essere così triste e quella degli altri così allegra?”, ammette il giovane sul suo diario.

“Questo omicidio poi è la cosa che più mi spezza. Una parte di me prova dispiacere, ma solo quello. Un’altra è contenta, sì! È felice di aver dato 60 coltellate. Poi c’è un’altra parte che avrebbe voluto fare una strage, come se fosse stata una partita a GTA“, il violento videogioco prodotto da Rockstar Games.

Solo in un brano, riporta Repubblica, si legge il pentimento dell’assassino: “L’altro giorno è successa una cosa strana, mentre leggevo Cime Tempestose“, capolavoro letterario di Emily Bronte. “Ho ricordato quella sera, la sera dell’omicidio, ma non come faccio sempre, è stato molto più forte”.

“E per la prima volta ho provato un vero dispiacere per quello che ho fatto. Forse ero addirittura vicino a piangere. Però se ci penso adesso non sento le stesse cose. Non sento niente e basta, ma forse mi sto avvicinando a un vero pentimento”, scrive Antonio De Marco sul suo diario.

De Santis e fidanzata uccisi a coltellate. Il luogo del delitto Fonte foto: ANSA
De Santis e fidanzata uccisi a coltellate. Il luogo del delitto
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