Crisi di governo, rimpasto e nuovi gruppi: le mosse di Conte
Il premier Conte al lavoro per allargare la maggioranza: si punta ad un nuovo gruppo parlamentare e al rimpasto di governo
Dopo aver incassato la fiducia con la maggioranza relativa al Senato, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è al lavoro per puntellare il governo e allargare la sua base parlamentare. Un intendimento che è stato confermato, riporta il Corriere della Sera, nel corso del vertice di mercoledì con le forze della maggioranza giallo-rossa e in seguito riferito al presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Si punta a formare un gruppo di “contiani”, provenienti da diversi schieramenti, in grado di costituire la “quarta gamba” della maggioranza giallo-rossa al posto di Italia Viva. Dato i 156 sì ottenuti martedì, servono almeno 5 senatori per arrivare alla maggioranza assoluta di 161.
L’idea però è di arrivare a 170, la soglia indicata dal Pd per avere una certa stabilità e poter andare avanti senza problemi. Secondo quanto riporta il Corriere, Conte sarebbe convinto che una formato il nuovo gruppo altri parlamentari arriveranno.
Il nuovo gruppo al Senato è necessario anche per bilanciare le commissioni parlamentari, fondamentali per l’attività della maggioranza e del governo: con l’uscita dei renziani sono di fatto attualmente in mano alle opposizioni.
Governo, è caccia ai senatori
Da Palazzo Chigi dunque si stanno cercando tra i 5 e i 14 senatori. Il pressin più forte, riporta Il Messaggero, sembra essere indirizzato verso il socialista Riccardo Nencini, i centristi e Forza Italia.
L’Udc di Lorenzo Cesa, che si è dimesso da segretario per un avviso di garanzia, vale tre senatori oltre al simbolo che potrebbe essere impiegato per costituire il nuovo gruppo. E per attirare gli eventuali berlusconiani che potrebbero lasciare Forza Italia per entrare nella maggioranza, seguendo l’esempio di Maria Rosaria Rossi.
Diversi parlamentari – nei giorni scorsi si è parlato, tra smentite varie, di Vitali, Minuto, Minardo, Tiraboschi -potrebbero fare il salto, magari attirati dal possibile nuovo partito centrista di Conte che, stando al recente sondaggio Swg per La7, viene dato tra il 15 e il 17 per cento.
Non solo: Repubblica riferisce che due-tre senatori di Italia Viva – Comincini, Grimani e Marino, questi più in bilico – sarebbero in procinto di abbandonare Matteo Renzi per ritornare nel Partito Democratico. Ma il pressing dei dem è rivolto anche ad altri due renziani, Sbrollini e Parente.
Governo, rimpasto o Conte ter
Nell’ottica di rafforzare la maggioranza, il premier Conte sta lavorando al rimpasto di governo. Ci sono i posti lasciati liberi dai renziani Bellanova, Bonetti e Scalfarotto: i ministeri di Agricoltura e Famiglia, oltre alla delega sui servizi segreti.
Posti che tentano alcuni senatori indecisi e che saranno assegnati quando sarà formato il nuovo gruppo contiano.
L’idea è quella di fare in fretta, anche perché la crisi potrebbe palesarsi nuovamente mercoledì prossimo quando al Senato si voterà sulla relazione del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede.
Se l’operazione non andrà in porto al premier resterà la strada del Conte ter: dimissioni, nuove consultazioni da Mattarella e il tentativo di formare una nuova maggioranza, con tutte le insidie e le incognite che questa via comporta.