Jhonny Sulejmanovic ucciso a Milano a colpi di pistola: avrebbe incontrato i killer ore prima dell'omicidio
Jhonny Sulejmanovic avrebbe incontrato i killer che si sono macchiati del suo omicidio a colpi di pistola a Milano
Jhonny Sulejmanovic, il 18enne vittima di omicidio a colpi di pistola a Milano nella notte tra giovedì 25 e venerdì 26 aprile, avrebbe incontrato più volte nelle ultime ore di vita i suoi killer. Il giovane e chi l’ha ucciso, infatti, avrebbero discusso più volte nel corso della giornata, con il tragico e violento epilogo avvenuto attorno alle 3 del mattino.
- Jhonny Sulejmanovic ha incontrato i suoi killer
- Identificate le auto dei killer
- Omicidio Sulejmanovic, saranno sentiti i testimoni
Jhonny Sulejmanovic ha incontrato i suoi killer
Secondo quanto trapela dalle indagini, infatti, Sulejmanovic e i suoi killer si erano incontrati più volte giovedì 25 aprile. Chi l’ha ucciso nella notte fra giovedì 25 e venerdì 26 in via Varsavia a Milano, infatti, potrebbe essere stato chi nel corso della giornata lo aveva già visto in zona.
Il 18enne, infatti, avrebbe avuto delle discussioni con un gruppo nelle ore precedenti al suo omicidio. Non è però ancora chiaro se nelle ore precedenti la vittima avesse incontrato tutte e tre le persone che hanno partecipato al delitto o soltanto una o due.
Identificate le auto dei killer
Intanto sono al vaglio degli investigatori della squadra mobile di Milano, diretta da Alfonso Iadevaia, le telecamere di sorveglianza nella zona Ortomercato di Milano per ricostruire i minuti dell’omicidio del 18enne, sorpreso nella notte mentre dormiva con la moglie.
Le immagini avrebbero permesso di identificare le targhe delle automobili che nel corso della giornata si sono recate più volte sul posto per degli incontri con la giovane vittima.
Sono in corso approfondimenti per capire se si tratti di mezzi rubati o legittimamente intestati ai proprietari.
La polizia scientifica sul luogo dell’omicidio di Sulekmanovic a Milano in via Varsavia
Omicidio Sulejmanovic, saranno sentiti i testimoni
Di fondamentale importanza saranno quindi le testimonianze di chi era in via Varsavia nella notte. Il pm di Milano, Pasquale Addesso, di turno nella notte, disporrà l’autopsia sul cadavere del 18enne nelle prossime ore.
È ancora ignoto il movente dell’omicidio, anche se ipotizza la pista di una faida o vendetta. Sulejmanovic, al momento, pare non avere precedenti.
Come detto, verranno sentiti i testimoni dei fatti, tra cui anche la giovanissima moglie della vittima, anche lei presente nel furgone Fiat Ducato e salva perché è riuscita a fuggire prima che i killer picchiassero e sparassero al marito. La ragazza, secondo quanto si apprende, è incinta.