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Jhonny Sulejmanovic ucciso a Milano con una pistola davanti a fratello e sorella: "L'ho visto mentre moriva"

I fratelli di Jhonny Sulejmanovic, il 18enne ucciso in via Varsavia a Milano con una pistola, raccontano le ultime parole della vittima prima di morire

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Emergono nuovi dettagli sull’omicidio del 18enne Jhonny Sulejmanovic, ucciso a colpi di pistola all’alba di venerdì 26 aprile mentre dormiva con la moglie in un furgone parcheggiato in via Varsavia, a Milano, e morto un’ora dopo al Policlinico. I genitori e la compagna di Sulejmanovic sono stati portati in questura per essere sentiti come testimoni, mentre in via Varsavia sono tornati invece due fratelli e una sorella, che abitano in altri camper diversi dal Fiat Ducato grigio della vittima.

Il racconto dei fratelli

Secondo quanto raccontato ai cronisti da una delle sorelle e uno dei fratelli del 18enne, come riportato dall’agenzia LaPresse, sarebbero state 5-6 persone ad aggredire Jhonny Sulejmanovic, picchiandolo fuori dal furgone, e poi sparandogli.

Ho visto tutto, lo hanno picchiato, poi sono venuti sotto le finestre. È arrivata una macchina con cinque-sei persone, avevano dei coltelli lunghi e delle pistole, ho visto mio fratello che moriva” hanno raccontato i fratelli della vittima.

“Una persona dei palazzi ha chiamato la polizia e sono scappati. Ho visto tutto, mio fratello era per terra, lo picchiavano in 5/6 persone, con delle maschere, a volte coperto. Lui era nel furgone con sua moglie che dormiva“, ha raccontato Sara, una delle sorelle della vittima, 20 anni, che aveva parcheggiato il camper dietro a quello del fratello.

La testimonianza della sorella del 18enne ucciso a Milano

La giovane ha raccontato che la famiglia, di origine bosniaca, sarebbe arrivata in via Varsavia da 5-6 mesi. Stessa versione quella del fratello che parla di persone sconosciute alla vittima.

“Conoscevano la macchina. Gli hanno detto ‘andiamo a bere in un bar’, la moglie ha detto di no. Sono arrivato a piedi dal semaforo, ho visto che lo picchiavano, non sapevo che avevano una pistola” ha raccontato il fratello, descrivendo la scena dell’agguato in cui è morto Jhonny Sulejmanovic. 

jhonny-sulejmanovic-milano-pistolaFonte foto: ANSA

Il luogo dell’omicidio del 18enne ucciso a colpi di pistola

“Gli ho dato dell’acqua e mi ha detto ‘ti voglio bene”, ha detto l’uomo che ha trovato il 18enne già agonizzante a terra. Secondo la sua versione, il gruppo sarebbe stato composto da bosniaci.

Telecamere al vaglio degli investigatori

Gli investigatori della squadra mobile di Milano, diretta da Alfonso Iadevaia, stanno esaminando le telecamere di sorveglianza nella zona Ortomercato per ricostruire l’omicidio del 18enne.

La polizia di stato, riporta l’agenzia LaPresse, coordinata dal pm di turno, Pasquale Addesso, ha identificato le targhe delle automobili che nel corso della giornata si sono recate più volte per incontrare Sulejmanovic e sono in corso approfondimenti per capire se si tratti di mezzi rubati o legittimamente intestati ai proprietari.

18enne ucciso a Milano a colpi di pistola, aggressione mentre dormiva in furgone: le immagini dopo l'omicidio Fonte foto: ANSA
18enne ucciso a Milano a colpi di pistola, aggressione mentre dormiva in furgone: le immagini dopo l'omicidio
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