Crisi di governo, voto Senato: caso Ciampolillo. Spunta il "Var"
La fase finale della votazione in Senato sulla fiducia al governo Conte si è tinta di giallo
Le operazioni di voto sulla fiducia al governo Conte Bis in Senato si sono chiuse tra le polemiche. In chiusura di votazione si è aperto, infatti, un dibattito relativo al senatore del Gruppo Misto (ex M5S) Lello Ciampolillo, che avrebbe dichiarato la sua intenzione di votare proprio in chiusura di votazione. La presidente Casellati ha visionato la videoregistrazione per verificare se Ciampolillo aveva chiesto di votare in tempo oppure no e ha quindi deciso di ammettere il voto dello stesso Ciampolillo e del senatore Nencini.
Uno degli ultimi senatori a intervenire prima della votazione è stato Matteo Salvini, che ha scatenato una bufera in Aula citando una frase choc sui senatori a vita (“Ricordo ai senatori a vita che si apprestano a votare la fiducia, cosa diceva il leader dei 5 Stelle Beppe Grillo di loro: ‘Non muoiono mai o muoiono troppo tardi'”).
Poco prima, il premier Giuseppe Conte era intervenuto nuovamente in Aula per replicare agli interventi della giornata, in particolare a quello del leader di Italia viva Matteo Renzi.
Crisi di governo, la replica di Conte
Il primo ministro è tornato su molti punti affrontati dai parlamentari in Aula, a partire dalla scuola, il calo demografico, passando per il crollo del Pil, sul quale ha rivendicato gli interventi del governo, fino ad arrivare alla riforma della giustizia.
“Il tema della scuola ci sta a cuore a tutti, dobbiamo lavorare perché resti centrale nell’agenda non del governo ma del Paese. Abbiamo realizzato 40mila aule in più, merito di una grandissima sinergia” con “sindaci, presidenti delle Regioni, autorità territoriali”. E “abbiamo mobilitato 10 mld in più sulla scuola, archiviando la stagione dei tagli che avevamo ereditato” ha ribattuto.
“Il calo demografico è un problema serissimo” e la diminuzione delle nascite è “una delle più severe degli ultimi anni: è molto preoccupante perché se non interveniamo adesso rischiamo di compromettere il futuro dei nostri figli e occorrono interventi strutturati, dobbiamo investire sul futuro. E certo non possiamo farlo con una crisi di governo”.
Lo ha affermato il presidente del Consiglio ricordando che “da luglio partirà la riforma dell’assegno unico mensile: per ciascuno figlio fino a 21 anni ci sarà un assegno unico che coinvolgerà 12,5 mln di bambini e ragazzi. È un progetto che la ministra di Iv Bonetti aveva coltivato insieme al governo”.
“Molte osservazioni hanno riguardato il nostro calo del Pil e la consistenza dei ristori. Non corrisponde affatto al vero che l’Italia sia prima per caduta più forte del Pil. Nonostante siamo stati colpiti per primi dalla pandemia nei primi tre trimestre del 2020 il calo tendenziale del Pil è stato lo stesso che in Francia, inferiore alla Spagna e al Regno Unito” ha detto rispondendo alle recriminazioni sulla crisi economica dovuta alla pandemia.
Durante il suo intervento Giuseppe Conte si è anche fermato per ricordare l’anniversario della nascita di Paolo Borsellino, ilmagistrato siciliano assassinato dalla mafia con la sua scorta il 19 luglio del 1992, al quale tutto l’Emiciclo ha dedicato un lungo applauso alla memoria del
Il premier ha poi ripreso il discorso chiedendo di non tirare in ballo le vittime dell’epidemia: “Il Covid sta mettendo in ginocchio Paesi anche più strutturati, che hanno investito più di noi nella sanità e dovevano risultare più resilienti. Ma la contabilità dei morti è questione molto delicata. Teniamola fuori dalla contesa politica, perché le polemiche rischiano di essere tristi“.
SONDAGGIO: Se tu fossi un senatore, voteresti la fiducia a Conte?
Crisi di governo, la risposta di Conte a Renzi: “Iv ha scelto la strada dell’aggressione”
Poi la risposta al leader di Italia viva: “Renzi ha ricostruito le ragioni del discutere la fiducia oggi. A me però non sembra che quando abbiamo trattato dei temi concreti non si sia trovata una soluzione. Il Recovery Plan non è stato elaborato in qualche oscura cantina di Palazzo Chigi ma in incontri bilaterali con tutti i ministri, anche quelli di Iv. La bozza, che avete voluto distruggere anche mediaticamente, era frutto di un primo confronto a livello bilaterale con i ministri”.
Giuseppe Conte ha inoltre accusato Italia viva di aver “aggredito” l’esecutivo: “Avete ritenuto che la cabina di regia non era accettabile? Ma quando mai non è stata discussa? Il risultato è che ora dobbiamo affrettarci e il lavoro è urgente, perché ce lo chiede anche l’Ue. Quando si sceglie la via del dialogo, e voi lo sapete, non avete mai trovato porte chiuse. A un certo punto avete scelto la strada dell’aggressione e degli attacchi mediatici, avete cominciato a parlare fuori e non dentro. La rispettiamo ma possiamo dire che forse non è la scelta migliore negli interessi del Paese?”.
Infine sull’accusa rivoltagli da Renzi di essere attaccato alla poltrona ha risposto:”Poltrone? Quando sento questa parola io non mi vergogno di dire che stiamo seduti su queste poltrone. Non è importante – lo dico ai cittadini – dire ‘non sono interessato alla poltrona’ ma essere interessati a star seduti con disciplina e onore”.