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Salvini difende Netanyahu dall'arresto per crimini di guerra e lo invita in Italia: "I criminali sono altri"

Salvini difende Netanyahu dopo il mandato d'arresto per crimini di guerra della Corte dell'Aja: "Se venisse in Italia sarebbe il benvenuto"

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Matteo Salvini ha difeso il premier israeliano Benjamin Netanyahu, sulla cui testa pende un mandato d’arresto emesso dalla Corte penale internazionale dell’Aja per crimini di guerra: ”Conto di incontrare presto esponenti del governo israeliano e se Netanyahu venisse in Italia sarebbe il benvenuto. I criminali di guerra sono altri”.

Salvini parla di scelta politica

”Non entro nel merito delle dinamiche internazionali – ha aggiunto – Israele è sotto attacco da decenni, i cittadini israeliani vivono con l’incubo dei missili e con i bunker sotto le case da decenni, adesso dire che il criminale di guerra da arrestare è il premier di una delle poche democrazie che ci sono in Medioriente mi sembra irrispettoso e pericoloso perché Israele non difende solo sé stesso, ma difende anche le libertà, le democrazie e i valori occidentali”.

”Mi sembra evidente che sia una scelta politica dettata da alcuni paesi islamici che sono maggioranze in alcuni istituzioni internazionali”, ha osservato ancora Salvini.

NetanyahuFonte foto: ANSA

Benjamin Netanyahu.

Il vicepremier Matteo Salvini ha commentato la notizia del mandato d’arresto per Netanyahu a margine dell’assemblea nazionale di Anci.

Mandato d’arresto per Netanyahu

La Corte penale internazionale (Icc) è il principale tribunale sovranazionale per crimini di guerra e contro l’umanità.

La Corte ha emesso un mandato d’arresto contro il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e contro l’ex ministro della Difesa Yoav Gallant.

Entrambi sono accusati di crimini contro l’umanità e crimini di guerra commessi nella Striscia di Gaza tra l’8 ottobre 2023 e almeno il 20 maggio 2024.

La Corte ha spiccato un mandato d’arresto anche per Mohammed Deif, capo di Hamas che è però stato ucciso da Israele. La sua morte non è stata confermata da Hamas, dunque è stato deciso di emettere comunque un mandato contro di lui.

L’invito di Salvini

La Corte non ha proprie forze di polizia giudiziaria e per far rispettare le decisioni si appoggia sui singoli Paesi che hanno aderito allo Statuto di Roma del 1998.

Israele non ha mai aderito a tale accordo. L’Italia sì, anche se la Corte non ha strumenti sanzionatori per costringere gli aderenti a far rispettare i mandati d’arresto. Negli anni è infatti capitato che personaggi sulla cui testa pendeva una richiesta di fermo siano circolati impunemente da un Paese a un altro.

L’invito di Salvini implica che Netanyahu potrebbe visitare l’Italia senza rischiare di finire in manette. Questa, almeno, è la posizione espressa dalla Lega.

Salvini Netanyahu arresto crimini di guerra Fonte foto: ANSA
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