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Conte chiede la fiducia al Senato: le parole del premier

Dopo la fiducia incassata alla Camera, Conte si gioca tutto al Senato dove però i numeri sono molto risicati

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Il premier Conte, dopo la fiducia alla Camera, con 321 voti favorevoli, 259 contrari e 27 astenuti ha parlato al Senato dove i numeri sono più incerti. La Bellanova ha confermato che Italia Viva si asterrà. “Non votiamo no perché il nostro progetto non era mettere in discussione il perimetro della maggioranza. L’astensione è l’opportunità di dire: se volete riprendere il discorso sui contenuti, sui temi posti anche dal Pd, per noi ok. Se invece si pensa che raccattando un po’ di voti si vada avanti…”, riporta il Corriere.

Casini e Monti annunciano il loro voto a sostegno a Conte. Per Maria Elena Boschi se al Senato il presidente del Consiglio non avrà i 161 voti necessari “dovrebbe riflettere sulle dimissioni”.

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Conte al Senato, il discorso del premier

Conte ha esordito illustrando il lavoro svolto dall’esecutivo a partire dal 2019 e soprattutto nel corso del 2020, per far fronte all’emergenza sanitaria sopravvenuta con la pandemia di Covid-19, riproponendo quanto ha detto alla Camera ieri.

Il premier ha rievocato il “progetto di Paese di quei 29 punti” che hanno costituito i fondamenti del governo giallo-rosso nel 2019, sottolineando che “c’era una visione e una forte spinta ideale, un chiaro investimento di fiducia”.

Ma il progetto del governo è stato letteralmente stravolto e scombussolato da “un uragano” che “sta sconvolgendo il nostro destino collettivo”, cioè la pandemia di Covid-19, che ha costretto anche la politica “a misurarsi con scienza e tecnica per rispondere a emergenza e crisi economica”.

L’Italia è stato il primo Paese in Occidente a far fronte all’emergenza, ha ricordato Conte; “siamo stati costretti a introdurre misure restrittive dei diritti della persona, seguiti poi dagli altri Paesi”.

Conte al Senato: “La maggioranza ha dimostrato grande responsabilità”

Conte ha sottolineato l’impegno del governo nell'”operare delicatissimi, faticosissimi, bilanciamenti dei principi e dei diritti costituzionali. In questi mesi così drammatici, pur a fronte di una complessità senza precedenti, questa maggioranza ha dimostrato grande responsabilità, raggiungendo certamente anche con fatica convergenza di vedute e risolutezza di azione, anche nei passaggi più critici”.

“Abbiamo coltivato un costante e serrato dialogo con tutti i livelli istituzionali – ha detto Conte – a partire dalle Autorità regionali sino a quelle comunali, nella consapevolezza che solo praticando indefessamente il principio di ‘leale collaborazione’ sarebbe stato possibile perseguire strategie di intervento efficaci, considerato a tacer d’altro che le competenze in materia di gestione sanitaria sono rimesse primariamente alle Regioni”.

Ma la pandemia, per Conte, ha avuto anche un altro risvolto: “Con la sua sofferenza, il Paese si è unito. Si è elevato il senso di unità del governo, si sono elevate le ragioni dello stare insieme“.

Conte al Senato, gli attacchi di Italia Viva

Conte ha poi osservato come gli attacchi alla maggioranza abbiano reso difficile governare il Paese: “Continue pretese, continui rilanci concentrati peraltro non casualmente sui temi palesemente divisivi rispetto alle varie sensibilità delle forze di maggioranza. Di qui le accuse, a un tempo di immobilismo e di correre troppo, di accentrare i poteri e di non aver la capacità di decidere. Vi assicuro che è complicato governare con chi mina continuamente un equilibrio politico pazientemente raggiunto dalle forze di maggioranza”.

Il premier ha anche fatto esplicito riferimento agli “attacchi mediatici molto aspri e a volte anche scomposti“, riferendosi alle stoccate del leader di Italia Viva, ma senza nominarlo.

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La visione di Conte sul futuro del governo

Poi la svolta per il futuro: “Adesso bisogna voltar pagina. Questo Paese merita un governo coeso, dedito a tempo pieno a lavorare esclusivamente per il benessere dei cittadini e per favorire una pronta ripartenza della nostra vita sociale e una incisiva ripresa della nostra economia”.

Conte ha tracciato i solchi per le future tappe del governo, qualora superasse la prova al Senato: “Il piano di distribuzione dei vaccini sta procedendo spedito. Siamo i primi nell’Unione europea, ma dobbiamo continuare a lavorare con la massima determinazione, in attesa che si rendano disponibili i nuovi vaccini e di potere sperimentare le nuove terapie monoclonali. Nei prossimi mesi sarà importante rafforzare la politica di testing“.

“Occorre introdurre una riforma che valga a razionalizzare il sistema degli ammortizzatori sociali e solide proposte di politiche attive del lavori. Marzo è già domani”, ha detto Conte, ricordando che il blocco dei licenziamenti scade il 31 marzo.

Il premier ha poi commentato con entusiasmo la notizia che Procida sarà capitale della cultura nel 2022, facendo un riferimento al romanzo di Elsa Morante, “L’isola di Arturo”, ambientato proprio sull’isola partenopea.

Similmente a quanto fatto durante l’intervento alla Camera, Conte ha espresso sostegno alla presidenza Biden.

Poi l’appello al governo e a “forze parlamentari volenterose”: “Servono donne e uomini capaci di rifuggire gli egoismi e di scacciare via la tentazione di guardare all’utile persona. Servono persone disponibili a riconoscere l’importanza della politica. La politica è la più nobile tra le arti e tra i saperi, se indirizzata al benessere dei cittadini. Quando la politica si eclissa questa istanze rischiano di essere ai margini o, peggio di sfociare in rabbia o nello scontro violento“.

Dopo il velato attacco a Renzi, e al “grave gesto di irresponsabilità” che ha comportato questa fase di instabilità, il premier Conte ha concluso il suo discorso, al termine del quale si è sollevato un applauso ma anche fischi. La presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati ha richiamato all’ordine.

Crisi di governo: chi ha votato a sorpresa per la fiducia a Conte Fonte foto: ANSA
Crisi di governo: chi ha votato a sorpresa per la fiducia a Conte
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