Giallo al comizio di Salvini: leghista chiama il 113 e sparisce
Il militante della Lega aveva segnalato un'aggressione verbale, ma all'arrivo la polizia non ha riscontrato disordini e l'attivista non c'era più
Mistero ad Empoli, dove un attivista della Lega, dopo il comizio di Matteo Salvini, ha chiesto aiuto al 113 dichiarando di aver subito un’aggressione verbale da parte di alcuni sconosciuti. Secondo quanto riporta l’Ansa, una volante della polizia si è subito recata sul luogo della presunta aggressione senza tuttavia trovare chi aveva inoltrato la segnalazione.
I militari hanno quindi interpellato gli addetti che stavano smontando il gazebo e le attrezzature utilizzate per il comizio di Salvini, chiedendo loro se avessero notato disordini. Gli addetti, però, non avrebbero assistito a tafferugli e gli stessi agenti hanno constatato che la situazione appariva tranquilla.
Nemmeno le telecamere di sorveglianza hanno ripreso degli scontri, né di fatto è stata depositata una denuncia effettiva in commissariato.
In una nota diffusa in serata, la Lega dell’Empolese Valdelsa ha fatto sapere: “Terminata la visita di Matteo Salvini, uno dei nostri militanti dopo aver smontato il gazebo è stato aggredito verbalmente da due ragazzi dei centri sociali, al punto da doversi mettere al sicuro dentro un bar del centro”.
“Questo episodio conferma che siamo sulla strada giusta – prosegue la nota riportata dall’Ansa – che stiamo lavorando bene, e quindi diamo fastidio ai ‘fautori’ del pensiero unico. Esprimiamo solidarietà al giovane militante aggredito, sperando che episodi di questo tipo non si verifichino mai più”.
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Fonte foto: ANSA