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Come cambia il Reddito di cittadinanza 2023 con la Mia: cos'è la Misura inclusione attiva scelta da Meloni

Un decreto legge potrebbe essere portato in Consiglio dei ministri entro un paio di settimane. Come cambia la misura e chi può fare domanda 

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Potrebbe chiamarsi Mia, ovvero Misura di inclusione attiva, il nuovo Reddito di cittadinanza del governo Meloni. Un decreto legge potrebbe essere portato in Consiglio dei ministri dalla ministra del Lavoro Elvira Calderone entro un paio di settimane da adesso. La misura potrebbe, quindi, diventare attiva già nel 2023, una volta scaduta la proroga di sette mesi concessa all’attuale Reddito di cittadinanza. 

Chi può accedere al sostegno

Le categorie che avranno accesso a questa nuova Misura di inclusione attiva sono sostanzialmente due, come riportato dal Corriere della Sera.

Si tratta di famiglie che si trovano in difficoltà economica e senza persone occupabili, che hanno quindi a carico un minorenne, un over 60 o una persona disabile, e le famiglie con soggetti occupabili, quindi con almeno un componente di età compresa tra i 18 e i 60 anni.

protesta reddito cittadinanzaFonte foto: ANSA
Protesta del 31 gennaio 2023 davanti al palazzo del Consiglio comunale a Napoli, da parte del movimento di lotta disoccupati “7 Novembre”

Cambiano, però, i requisiti economici per ricevere il beneficio. Si abbassa il tetto Isee necessario a ottenere il sostegno: dagli attuali 9.360 euro si dovrebbe arrivare a 7.200 euro annui. 

Ridotto anche il requisito temporale della residenza in Italia. Se prima poteva avere accesso alla misura chi risiedeva nel territorio da almeno 10 anni, adesso potranno beneficiarne tutti i cittadini che sono in Italia da almeno 5 anni.

Quanto ricevono le famiglie idonee

Per le famiglie senza componenti occupabili, l’importo della Mia dovrebbe essere pari a 500 euro al mese, come accadeva per il Reddito di cittadinanza. Si ipotizza che la durata di 18 mesi venga mantenuta, ma solo per la prima domanda. Per la successiva, questa potrebbe scendere a 12 mesi. 

Diversa la questione per gli occupabili, per cui sembra essere prevista una riduzione dell’importo. L’assegno scenderebbe, infatti a 375 euro e per una durata massima di un anno. Con la seconda domanda la durata scenderebbe poi a sei mesi e prima di poter presentare una terza domanda bisognerà attendere un anno e mezzo. 

La misura sarà cumulabile con il reddito percepito da ogni tipo di lavoro dipendente e fino a 3mila euro di reddito. Se questa soglia di reddito venisse superata, la prestazione verrebbe sospesa, con la possibilità di riattivarla al termine del contratto lavorativo ed entro la durata prevista dalla Mia.

Ancora in discussione l’aggiunta di ulteriori 280 euro, attualmente previsti dal Reddito di cittadinanza a chi deve anche pagare un affitto. La cifra potrebbe essere diminuita e adeguata al numero di componenti del nucleo familiare.

Come fare domanda e cosa succede dopo

Se la misura dovesse effettivamente entrare in vigore quest’anno, al termine della deroga concessa al Reddito di cittadinanza, la Mia potrebbe essere richiedibile già da agosto o dall’inizio di settembre.

Dopo aver presentato domanda, i nuclei familiari privi di persone occupabili verranno indirizzati ai Comuni per i percorsi di inclusione sociale. 

Le persone occupabili, invece, saranno avviate ai centri per l’impiego dove dovranno sottoscrivere un patto personalizzato per poter accedere ai benefici previsti dalla misura.

Tutti gli occupabili dovranno iscriversi all’interno di una piattaforma nazionale, che verrà creata appositamente. Attraverso la piattaforma riceveranno delle offerte di lavoro, ma sarà sufficiente rifiutarne una per essere esclusi dal sostegno economico.

Le offerte lavorative verranno ritenute congrua se in linea con la profilazione della persona occupabile e se la sede di lavoro si troverà nella provincia di residenza del beneficiario o in quelle confinanti.

Come funziona per chi percepisce il Reddito di cittadinanza

Gli occupabili che percepiscono il Reddito di cittadinanza, potranno presentare la propria domanda per accedere a Mia solo una volta scaduta la misura di cui già beneficiano.

Nel loro caso, però, si tratterà di un importo inferiore e di una durata ridotta, rispetto a quelli riservati alle famiglie senza soggetti occupabili.

 

reddito Fonte foto: ANSA
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