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Reddito Di Cittadinanza

Tutto quello che c’è da sapere sul reddito di cittadinanza: quando è entrato in vigore, a chi spetta, qual è la somma percepita e le polemiche tra favorevoli e contrari

Il reddito di cittadinanza è una misura di integrazione al reddito pensata per aiutare famiglie e cittadini che si trovano in difficoltà economiche. Oltre a prevedere l'erogazione di un importo mensile per i beneficiari, il reddito di cittadinanza prevede anche la possibilità di trovare un lavoro ai percettori. Su questo punto, fin dalla sua istituzione, il reddito di cittadinanza ha ricevuto le critiche maggiori. Secondo i detrattori della misura, con la formulazione attuale il reddito di cittadinanza ha favorito il ricorso al lavoro nero.

Reddito di cittadinanza, l'introduzione nel 2019
Il reddito di cittadinanza è stato previsto per la prima volta dalla legge di Bilancio del 2019, varata durante il governo Conte I sostenuto da Lega e Movimento 5 Stelle. La spinta maggiore per l'approvazione del reddito di cittadinanza è arrivata proprio dai 5 Stelle. La misura è stata poi disciplinata con il Decreto Legge n.4 del 28 gennaio 2019. Nelle successive leggi di Bilancio il reddito di cittadinanza, seppur con qualche modifica, è stato confermato. Il decreto presenta il reddito di cittadinanza come la "misura unica di contrasto alla povertà alla disuguaglianza e all'esclusione sociale, a garanzia del diritto al lavoro, della libera scelta del lavoro". L'istituzione vera e propria del reddito risale all'aprile del 2019. Il reddito di cittadinanza è una misura destinata a chi ha perso il lavoro, a chi non ha reddito o a chi ha un reddito al di sotto della soglia di povertà. Non spetta, invece, a chi ha perso il lavoro a seguito di dimissioni volontarie nei 12 mesi successivi alle dimissioni. Per i nuclei familiari composti esclusivamente da uno o più componenti di età pari o superiore a 67 anni, il reddito di cittadinanza assume la denominazione di Pensione di cittadinanza.

Chi sono i beneficiari del reddito di cittadinanza
La richiesta del reddito di cittadinanza può essere fatta da cittadini italiani e stranieri, sia comunitari che extracomunitari, purché dotati di regolare permesso di soggiorno e residenti in via continuativa in Italia da almeno dieci anni. Per ottenere il reddito di cittadinanza bisogna avere un Isee inferiore a 9.360 euro a livello familiare, il patrimonio immobiliare deve avere un valore inferiore a 30.000 euro (esclusa la prima casa di abitazione), il reddito familiare inferiore a 6mila euro per un nucleo composto da un single e comunque non superiore ai 12.600 euro per le famiglie più numerose. Inoltre, per percepire il reddito di cittadinanza non è permesso possedere o avere disponibilità di autoveicoli immatricolati per la prima volta nei 6 mesi precedenti alla richiesta che abbiamo cilindrata superiore a 1.600 centimetri cubici (o per i motoveicoli cilindrata superiore a 250 centimetri cubici). È vietato, inoltre, possedere navi e imbarcazioni da diporto.

Quanto vale il reddito di cittadinanza per i cittadini
Nella sua formulazione originaria la durata del reddito di cittadinanza è di 18 mesi, rinnovabili dopo un mese di sospensione che, nel caso della pensione di cittadinanza, non viene applicata (vedi ultimo paragrafo per le novità). L'importo percepito è composto da due parti: integrazione al reddito e contributo per l'affitto. La prima parte, l'integrazione al reddito, può arrivare fino a 500 euro mensili per un single con una scala di equivalenza che può raggiungere al massimo il 2,1 ovvero 1.050 al mese, a fronte di almeno quattro persone tutte maggiorenni e almeno cinque persone se nel nucleo vi è anche un minorenne. Nel caso in cui la famiglia viva in affitto il contributo può crescere fino a 280 euro al mese.

Come fare la richiesta del reddito di cittadinanza
La richiesta del reddito di cittadinanza può essere fatta tramite tre canali: per via telematica dal sito ufficiale, presso i CAF, consegnandolo a mano presso gli uffici postali a partire dal quinto giorno di ogni mese. Per fare la richiesta è sufficiente compilare un modulo INPS e, in caso di esito positivo dei controlli, l'importo si riceve direttamente sulla Carta del reddito di cittadinanza. Quest'ultima è sostanzialmente una carta bancomat emessa da Poste italiane che, però, non riporta il nome del beneficiario. La carta permette di effettuare un solo prelievo al mese pari a 100 euro per chi vive da solo e di 210 euro per chi ha famiglia. Inoltre, è possibile effettuare un bonifico SEPA al mese per pagare l'affitto o la rata del mutuo. Per consultare i movimenti e il saldo basta collegarsi sul sito ufficiale del reddito di cittadinanza (necessario lo Spid) oppure chiamare il numero verde gratuito 800.666.888.

Il "patto per il lavoro" incluso nel reddito di cittadinanza
Il decreto relativo al reddito di cittadinanza prevede sanzioni per i cittadini che forniscano informazioni false, incluso l'occultamento di redditi o patrimoni ai fini Isee. La pena prevista va da uno a sei anni di reclusione oltre alla decadenza del beneficio e alla restituzione degli importi percepiti in modo irregolare. Le sanzioni scattano anche nei casi in cui un componente della famiglia beneficiaria lavora in nero. I beneficiari del reddito di cittadinanza sono tenuti a sottoscrivere il "patto per il lavoro". In sostanza, si impegnano a frequentare corsi di formazione, a cercare lavoro in modo attivo e a sostenere colloqui. Il rifiuto di tre offerte di lavoro ritenute "congrue" comporta la decadenza del reddito di cittadinanza. Riassumendo, nei primi sei mesi di fruizione del reddito deve essere accettata una offerta entro 100 chilometri dalla residenza e entro 250 chilometri oltre il sesto mese. Dopo i primi 12 mesi, l'offerta potrà riguardare tutto il territorio nazionale, a meno che si tratti di famiglie al cui interno vi siano minori o disabili. I beneficiari del reddito, inoltre, firmano anche il "Patto per l'inclusione sociale" con il Comune di residenza. Per le aziende che assumo un percettore del reddito è previsto un contributo, sotto forma di esonero contributivo pari alla differenza tra 18 mesi e i mesi già fruiti dal beneficiario.

Reddito di cittadinanza maggiormente richiesto nel Meridione
Secondo i dati INPS nel mese di novembre 2022 oltre un milione di famiglie hanno percepito il reddito di cittadinanza, per un totale di 2,4 milioni di percettori e un importo medio mensile di 552 euro. La maggior parte dei beneficiari (1,72 milioni di persone) vive nelle regioni del Sud e nelle isole. Il governo Meloni ha confermato il reddito di cittadinanza per il 2023 annunciando però l'abolizione della misura per il 2024. Inoltre, secondo la nuova formulazione prevista in manovra il reddito di cittadinanza verrà riconosciuto per un massimo di 7 mensilità e non più 18 rinnovabili.

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