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La Manovra 2023 è legge: dal Reddito di Cittadinanza e Pos all'assegno unico e pensioni, cosa c'è dentro

La Manovra 2023 è legge: ecco tutto quello che c'è dentro, dal Superbonus al Reddito di Cittadinanza, fino al Pos e alla flat tax

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Dopo la Camera, anche il Senato ha dato il via libera definitivo alla Manovra 2023, che quindi diventa legge. Comporta lo stanziamento di 35 miliardi di euro, la maggior parte (21 miliardi) destinata a far fronte al caro bollette. Ecco tutte le misure nel dettaglio, dal Superbonus al Reddito di cittadinanza.

Le misure finanziarie: dal Pos alla flat tax

La Manovra ha subìto numerose modifiche soprattutto nella parte che riguarda fisco e finanza. Eccole riassunte da Public Policy:

  • Pos: cancellata la norma che permetteva ai commercianti di rifiutare pagamenti con carte e bancomat sotto i 60 euro. Si è però stabilito che entro marzo 2023 dovrà nascere un tavolo tra le associazioni di categoria per stabilire, entro aprile 2023, sconti sulle commissioni del Pos per i pagamenti sotto i 30 euro e per i commercianti con ricavi sotto i 400 mila euro;
  • tetto contante: resta l’aumento della soglia oltre la quale si applica il divieto al trasferimento di denaro contante. Dal 1°gennaio 2023 passa da mille a 5 mila euro;
  • regime forfettario: si alza da 65 mila euro a 85 mila euro la soglia di ricavi e compensi che consente di applicare un’imposta forfettaria del 15% per le partite Iva;
  • flat tax incrementale: si introduce, a determinate condizioni e solo nel 2023, per le persone fisiche titolari di reddito d’impresa e/o di lavoro autonomo che non applicano il regime forfettario, una flat tax del 15% da applicare alla parte degli aumenti di reddito calcolata rispetto ai redditi registrati nei tre anni precedenti;
  • mance: sono qualificate come redditi da lavoro dipendente nei settori della ristorazione e dell’attività ricettive, sottoponendole a un’imposta sostituiva dell’Irpef e delle relative addizionali territoriali con aliquota del 5%, individuandone inoltre il regime giuridico e l’ambito applicativo;
  • premi di risultato: prevista la riduzione dal 10% al 5% dell’aliquota dell’imposta sostitutiva sulle somme erogate sotto forma di premi di risultato o di partecipazione agli utili d’impresa ai lavoratori dipendenti del settore privato;
  • negozi apri-chiudi: rafforzata l’attività di presidio preventivo connesso all’attribuzione e all’operatività delle partite Iva;
  • tabacchi: è alzato l’importo dell’accisa minima gravante sul tabacco trinciato usato per arrotolare le sigarette, aggiornato l’importo dell’onere fiscale minimo per le sigarette mentre sono ridotte le aliquote dell’imposta di consumo gravante sui prodotti liquidi da inalazione e rideterminata, in riduzione, la tassazione delle sostanze liquide, contenenti o meno nicotina, destinate ad essere inalate senza combustione. Nel provvedimento vengono anche definiti alcuni adempimenti a cui sono tenuti i soggetti che effettuano l’immissione in consumo di prodotti contenenti nicotina diversi dai tabacchi lavorati provenienti da uno Stato dell’Ue. La norma stabilisce, tra l’altro, che tali soggetti sono tenuti al pagamento dell’imposta di consumo;
  • giochi: si proroga di un anno, fino al 31 dicembre 2024, il termine delle concessioni per la raccolta a distanza dei giochi pubblici in scadenza al 31 dicembre 2022 e delle concessioni per la raccolta del gioco del Bingo in scadenza il 31 marzo 2023, delle concessioni di realizzazione e conduzione delle reti di gestione telematica del gioco mediante apparecchi da divertimento e intrattenimento (Vlp e Awp) in scadenza il 29 giugno 2023 e delle concessioni per la raccolta delle scommesse su eventi sportivi, anche ippici, e non sportivi, compresi gli eventi virtuali, in scadenza il 30 giugno 2024;
  • vendite online: previsti obblighi comunicativ a carico della piattaforma digitale che facilita la vendita on line di determinati beni, presenti nel territorio dello Stato;
  • norma Salva Calcio: riaperti i termini per il versamento delle ritenute alla fonte, ivi comprese quelle dovute per addizionali regionali e comunali e per Iva, già sospese da precedenti provvedimenti, nei confronti di federazioni sportive nazionali, enti di promozione sportiva e associazioni e società sportive professionistiche e dilettantistiche, in scadenza il 22 dicembre 2022. Si prevede che i pagamenti possano essere dilazionati in 60 rate di pari importo, con scadenza delle prime tre rate entro il 29 dicembre 2022 e delle successive rate mensili entro l’ultimo giorno di ciascun mese, a decorrere dal mese di gennaio 2023. In caso di pagamento rateale è dovuta una maggiorazione nella misura del 3 per cento sulle somme complessivamente dovute, da versare, per intero, contestualmente alla prima rata;
  • stop cartelle sotto 1.000 euro: annullamento automatico dei debiti tributari fino a 1.000 euro dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015;
  • multe sotto 1.000 euro: l’annullamento delle cartelle sotto 1.000 euro che riguardino multe, anche stradali, avverrà solo per gli interessi e non, invece, per le sanzioni e le somme maturate a titolo di rimborso delle spese per le procedure esecutive e di notificazione, le quali restano integralmente dovute;
  • rottamazione cartelle: per le cartelle fiscali emesse tra il 1° gennaio 2000 ed il 30 giugno 2022, il debitore beneficia dell’abbattimento delle somme affidate all’agente della riscossione a titolo di sanzioni e interessi, nonché degli interessi di mora, delle sanzioni civili e delle somme aggiuntive;
  • avvisi bonari: definizione agevolata delle somme dovute a seguito di avvisi bonari relative ai periodi d’imposta in corso al 31 dicembre 2019, al 31 dicembre 2020 e al 31 dicembre 2021;
  • sanatoria: possibile sanare le irregolarità, le infrazioni e le inosservanze di obblighi o adempimenti, di natura formale, non rilevanti sulla determinazione della base imponibile ai fini delle imposte sui redditi, ai fini dell’Iva e dell’Irap e sul pagamento di tali tributi, se commesse fino al 31 ottobre 2022, mediante la loro rimozione e il versamento di una somma pari a 200 euro per ciascun periodo d’imposta cui si riferiscono le violazioni, eseguito in due rate di pari importo, la prima entro il 31 marzo 2023 e la seconda entro il 31 marzo 2024;
  • ravvedimento: è possibile regolarizzare le dichiarazioni – purché validamente presentate – relative al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2021 e a quelli precedenti, purché le relative violazioni non siano state già contestate alla data del versamento del dovuto (in unica soluzione o alla prima rata), mediante la rimozione dell’irregolarità o dell’omissione e il pagamento dell’imposta, degli interessi e delle sanzioni, queste ultime ridotte a un diciottesimo del minimo edittale irrogabile;
  • definizione agevolata: possibilità di definire con modalità agevolate gli atti del procedimento di accertamento adottati dall’Agenzia delle entrate, purché non impugnati e per i quali non siano decorsi i termini per presentare ricorso, nonché quelli notificati dall’Agenzia delle entrate entro la data del 31 marzo 2023;
  • conciliazione agevolata: alternativa alla definizione agevolata delle controversie, di fatto è consentito definire – entro il 30 giugno 2023 – con un accordo conciliativo fuori udienza le controversie tributarie pendenti, aventi ad oggetto atti impositivi in cui è parte l’Agenzia delle Entrate;
  • rinuncia controversie: si introduce, in alternativa alla definizione agevolata delle controversie, la rinuncia agevolata, entro il 30 giugno 2023, alle controversie tributarie in cui è parte l’Agenzia delle entrate e che sono pendenti in Corte di Cassazione. Si dispone il pagamento delle somme dovute per le imposte, gli interessi e gli accessori, ma con sanzioni ridotte ad un diciottesimo del minimo previsto dalla legge;
  • regolarizzazione versamenti: si consente di regolarizzare l’omesso o carente versamento di alcune somme riferite a tributi amministrati dall’Agenzia delle Entrate;
  • fondazioni banche: credito di imposta al 75% alle fondazioni bancarie in caso di operazioni di fusione, per salvare quelle in crisi;
  • vertici banche: limiti ai compensi degli organi apicali delle banche oggetto di intervento dello Stato per il rafforzamento patrimoniale. Per gli incarichi conferiti a decorrere dal 1° gennaio 2023 il trattamento economico annuo non può superare il trattamento economico del primo presidente della Corte di Cassazione;
  • agevolazioni Sud: proroga per interventi fiscali in favore del Mezzogiorno;
  • teleriscaldamento: riduzione al 5% dell’aliquota che si applica ai servizi di teleriscaldamento, contabilizzati nelle fatture emesse per i consumi stimati o effettivi dei mesi di gennaio, febbraio e marzo dell’anno 2023;
  • commercio: le imprese che esercitano l’attività del commercio di beni al dettaglio devono dedurre le quote di ammortamento del costo dei fabbricati strumentali per l’esercizio dell’impresa con speciali modalità, in misura non superiore a quella risultante dall’applicazione al costo degli stessi fabbricati di un coefficiente fissato al 6%;
  • prodotti infanzia e assorbenti: ridotta al 5% l’Iva sui prodotti per la protezione dell’igiene intima femminile, i tamponi e gli assorbenti (precedentemente soggetti all’aliquota Iva al 10%), nonché alcuni prodotti per l’infanzia, tra cui pannolini ed omogeneizzati;
  • Fondo di garanzia per la prima casa: rifinanziato con ulteriori 430 milioni di euro per il 2023, prorogando al 31 dicembre 2023 la speciale disciplina emergenziale del Fondo di solidarietà per la sospensione dei mutui relativi all’acquisto della prima casa (cosiddetto Fondo Gasparrini), che ne consente l’accesso a un più ampio novero di soggetti rispetto alle regole ordinarie. Viene inoltre prorogata al 31 marzo 2023 la disciplina emergenziale del Fondo di garanzia per la prima casa, con particolare riferimento alla più alta misura della garanzia rilasciata dal medesimo Fondo e vengono prorogate al 31 dicembre 2023 le agevolazioni in materia di imposte indirette per l’acquisto della prima casa da parte degli under 36;
  • case green: Si consente di detrarre dall’Irpef il 50% dell’Iva versata per l’acquisto, entro il 31 dicembre 2023, di immobili residenziali di classe energetica A o B ceduti dalle imprese costruttrici. La detrazione è pari al 50% dell’imposta dovuta sul corrispettivo ed è ripartita in dieci quote costanti nell’anno in cui sono state sostenute le spese e nei nove periodi d’imposta successivi ed è consentita anche con riferimento agli acquisti da Oicr;
  • tasse pensioni transfrontalieri: si estende il regime della ritenuta a titolo di imposta sostitutiva del 5% per le pensioni dei transfrontarlieri in Svizzera e nel Principato di Monaco;
  • redditi agrari: si estende al 2023 l’esenzione ai fini Irpef – già prevista per gli anni dal 2017 al 2022 – dei redditi dominicali e agrari relativi ai terreni dichiarati da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola;
  • immobili occupati: esentati dal pagamento dell’Imu i proprietari di immobili occupati che abbiano presentato regolare denuncia;
  • black list: tornano i limiti alla deducibilità delle spese e degli altri componenti negativi di reddito derivanti da operazioni intercorse con imprese e professionisti residenti o localizzati in Stati non cooperativi a fini fiscali;
  • plusvalenze: imposte sulle plusvalenze derivanti, per i soggetti non residenti, dalla cessione di partecipazioni in società ed enti, non negoziate in mercati regolamentati, il cui valore, per più del 50%, deriva direttamente o indirettamente da beni immobili situati in Italia;
  • beni ai soci: introduzione di agevolazioni fiscali temporanee per le cessioni o assegnazioni, da parte delle società – ivi incluse le cd. società non operative – di beni immobili e di beni mobili registrati ai soci: a queste operazioni si applica un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e dell’Irap ed è ridotta l’imposta di registro. Analoghe agevolazioni sono previste per le relative trasformazioni societarie;
  • estromissione: le disposizioni concernenti la cd. estromissione dei beni di imprese individuali – ossia la possibilità di escludere beni immobili strumentali dal patrimonio dell’impresa, assegnandoli all’imprenditore dietro pagamento di un’imposta sostitutiva – sono estese anche alle esclusioni dei beni posseduti alla data del 31 ottobre 2022, poste in essere dal 1° gennaio 2023 al 31 maggio 2023.

Le misure per la cultura: dalla Carta Giovani a quella del Merito

Ecco le misure relative alla cultura, nel dettaglio:

  • Carta Cultura Giovani: a tutti i residenti nel territorio nazionale in possesso, ove previsto, di permesso di soggiorno in corso di validità, appartenenti a nuclei familiari con ISEE non superiore a 35 mila euro, assegnata e utilizzabile nell’anno successivo a quello del compimento del 18° anno di età (per acquistare biglietti del cinema, teatro, musei, eventi culturali, parchi naturali, spettacoli dal vivo, libri, abbonamenti a quotidiani e periodici anche in formato digitale, musica, corsi di teatro, danza, lingua straniera;
  • Carta del Merito: gli iscritti agli istituti di istruzione secondaria superiore o equiparati che abbiano conseguito, non oltre l’anno di compimento del 19° anno di età, il diploma finale con una votazione di almeno 100 centesimi, assegnata e utilizzabile nell’anno successivo a quello del conseguimento del diploma, cumulabile con la Carta Cultura Giovani;
  • acquisto in via di prelazione di beni culturali: 20 milioni di euro nel 2023, 2024 e 2025 per consentire al ministero della Cultura “l’esercizio della facoltà di acquistare in via di prelazione i beni culturali”. La misura, anche se non espressamente indicato, dovrebbe consentire allo Stato di acquisire Villa Verdi a Piacenza;
  • fondo per la cultura italiana: 100 milioni di euro nel 2023, 34 milioni di euro nel 2024, 32 milioni di euro nel 2025, 40 milioni di euro dal 2026. Il tutto per finanziare, tra le altre cose: la filiera editoriale con apposito Fondo del libro; incrementare il tax credit cinema e i fondi per la digitalizzazione dell’audiovisivo; raddoppiare i contributi per le dimore storiche, i carnevali e le rievocazioni storiche, con l’obiettivo di ampliare la platea dei beneficiari e la qualità degli interventi così come sostenere il settore come festival, cori, bande e jazz; incentivare l’attività delle sale cinematografiche; provvedere all’assunzione di nuovo personale per i beni culturali e migliorare gli interventi per il patrimonio;
  • Fondazione biblioteca Benedetto Croce e Accademia Vivarium: 300 mila euro all’anno dal 2023;
  • patrimonio culturale immateriale dei piccoli comuni: 900 mila euro nel 2023 e 1 milione di euro nel 2024 e 2025 all’Unione nazionale delle pro loco d’Italia per il censimento e la valorizzazione delle espressioni del patrimonio culturale immateriale dei piccoli comuni, in attuazione della Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO;
  • Fondo per le piccole e medie imprese creative: 3 milioni di euro per il 2023, 5 milioni di euro dal 2024;
  • rastrellamento a Via del Portico d’Ottavia: 700 mila euro, per il 2023, al Comune di Roma Capitale per le celebrazioni da tenersi in occasione dell’80° anniversario del rastrellamento a via del Portico d’Ottavia;
  • Accademia nazionale dei Lincei: si stabilisce cheè esente dalle imposte relative agli immobili anche non direttamente utilizzati per le finalità istituzionali della stessa e che, dal 2023, opera l’esenzione IMU per gli immobili degli enti non commerciali;
  • Fondazione Graziadio Isaia Ascoli: incremento di 500 mila euro all’anno dal 2023 al 2025 per la formazione e la trasmissione della cultura ebraica;
  • Trasformazione Spa Credito sportivo: l’Istituto per il Credito Sportivo è trasformato in società per azioni di diritto singolare;
  • Restauro borgo di Pentidattilo, Lido Zerbi e stabilimento termale Antonimina: 7 milioni di euro per il 2023 da destinare al recupero e di restauro del patrimonio storico, che prevede 2 milioni di euro destinati alla riqualificazione, al recupero e al restauro del patrimonio storico e paesaggistico del Borgo di Pentidattilo, sito nel comune di Melito di Porto Salvo, 3 milioni di euro destinati alla riqualificazione e al potenziamento del Lido comunale Zerbi, bene di rilevanza storica sito nel comune di Reggio Calabria e 2 milioni di euro destinati alla valorizzazione, al potenziamento e all’efficientamento energetico dello stabilimento termale Antonimina;
  • Festival Donizetti Opera: 1,2 milioni di euro dal 2023 a favore della Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo per la realizzazione del Festival.

manovra senatoFonte foto: ANSA
Il tabellone con il risultato del voto finale alla Legge di Bilancio al Senato

Le misure per il turismo

Ecco le misure relative al turismo, per cui sono stati previsti 295 milioni di euro. Nel dettaglio:

  • fondo per imprese esercenti attività di risalita e innevamento: 30 milioni di euro nel 2023, 50 milioni di euro nel 2024, 70 milioni di euro nel 2025, 50 milioni nel 2026. Soldi da destinare alle imprese per realizzare interventi di ammodernamento e manutenzione;
  • fondo per il settore professionale turistico: 5 milioni di euro nel 2023, 8 milioni l’anno nel 2024 e nel 2025 per migliorare la competitività dei lavoratori del comparto del turismo e agevolare l’inserimento nel mercato del lavoro di alti professionisti del settore;
  • fondo piccoli comuni a vocazione turistica: 10 milioni di euro nel 2023, 12 milioni di euro l’anno nel 2024 e nel 2025. Il tutto per finanziare progetti di valorizzazione dei comuni classificati dall’ISTAT a vocazione turistica, con meno di 5 mila abitanti, per incentivare interventi innovativi di accessibilità, mobilità, rigenerazione urbana e sostenibilità ambientale;
  • fondo per il turismo sostenibile: 5 milioni di euro nel 2023, 10 milioni di euro nel 2024 e nel 2025. L’obiettivo è a rafforzare le grandi destinazioni culturali attraverso la promozione di forme di turismo sostenibile, l’attenuazione del sovraffollamento turistico, la creazione di itinerari turistici innovativi e la destagionalizzazione del turismo, nonché favorire la transizione ecologica, con azioni di promozione del turismo intermodale;
  • cammini religiosi: incremento di 500 mila euro all’anno dal 2023 al 2025 del fondo per il rilancio e la promozione turistica dei percorsi cosiddetti ‘cammini’ religiosi e il recupero e la valorizzazione degli immobili che li caratterizzano;
  • recupero aiuti di Stato Covid-19 settore turistico.

Le misure su ambiente ed energia: dal Superbonus al bonus mobili

Ecco invece le misure, nel dettaglio, relative ai settori di ambiente ed energia:

  • contributo solidarietà a imprese energetiche: nel 2023 sarà dovuto solo se almeno il 75% dei ricavi del periodo d’imposta antecedente a quello in corso al 1° gennaio 2023 sia derivato dalle attività di produzione di energia elettrica o gas metano o di estrazione di gas naturale, di rivendita di energia elettrica, di gas metano e di gas naturale e di produzione, distribuzione e commercio di prodotti petroliferi;
  • Iva al 5% per energia termica da gas metano: anche per l’energia termica prodotta da gas metano in esecuzione di un contratto di servizio di energia varrà la riduzione dell’aliquota iva ridotta al 5%;
  • oneri generali sistema gas: ridotto a 3.543 milioni di euro l’iniziale stanziamento previsto in bilancio di 3.800 milioni di euro;
  • plastic tax e sugar tax: si posticipa ancora, al 1° gennaio 2024;
  • pellet: diminuisce, al 10%, l’Iva sulla vendita;
  • Superbonus: proroga dal 25 novembre 2022 al 31 dicembre 2022 della presentazione della Cilas per i lavori legati al Superbonus 110%. Inoltre viene esteso il superbonus al 110% alle spese per l’installazione di impianti solari fotovoltaici realizzata da organizzazioni non lucrative di utilità sociale, dalle organizzazioni di volontariato e dalle associazioni di promozione sociale;
  • bonus mobili e grandi elettrodomestici: 8 mila euro per il 2023, 5 mila euro per il 2024;
  • prezzi gas naturale: sarà possibile sospendere fino al 31 gennaio i procedimenti di interruzione della fornitura per i clienti finali direttamente allacciati alla rete di trasporto del gas naturale;
  • proroga impianti produzione biocarburanti: prorogato al 31 dicembre 2023 il termine entro cui devono entrare in esercizio gli impianti di produzione di biocarburanti avanzati diversi dal biometano per accedere agli incentivi previsti;
  • ripartizione proventi aste quote CO2: i proventi delle aste maturati nel 2020 e nel 2021 verrano destinati al ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica;
  • garanzie Ismea: per la concessione di garanzie per la capitalizzazione di imprese agricole sono assegnati all’Ismea 80 milioni di euro per il 2023;
  • carta geologica Italia: contributo di 6 milioni di euro per il 2023 e di 7 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025 per il completamento della Carta geologica ufficiale d’Italia alla scala 1:50.000 (Progetto Carg);
  • sisma Maratea: 1 milione di euro per il 2022 e di 2 milioni per ciascuno degli anni 2024-25 per gli eventi calamitosi che hanno colpito Maratea ad ottobre e novembre 2022;
  • sisma 2016: prorogate al 2023 le esenzioni di carattere fiscale a favore delle imprese e dei professionisti con sede principale nella zona franca istituita nei Comuni del Centro Italia colpiti dal sisma del 2016 e che hanno subito una riduzione del fatturato di almeno il 25% nel medesimo anno rispetto al 2015, nonché alle imprese e ai professionisti che hanno intrapreso in questa zona una nuova iniziativa economica entro il 31 dicembre 2021;
  • credito imposta attività agricola: a favore delle imprese che svolgono l’attività agricola, della pesca e agromeccanica pari al 20% della spesa sostenuta per l’acquisto del carburante per la trazione dei mezzi utilizzati, effettuato nel primo trimestre solare dell’anno 2023;
  • esenzione Irpef redditi agrari: già prevista dal 2017 al 2022, è prolungata al 2023;
  • rideterminazione valori terreni agricoli: viene stabilita un’imposta sostitutiva con aliquota al 16%;
  • fondo mal secco agrumi: 3 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023-2025;
  • fondo ristoro filiera bufalina: 2 milioni per il 2023 destinati al ristoro delle aziende danneggiate dalla diffusione della brucellosi e della tubercolosi sul territorio nazionale, e in particolare nella Regione Campania, nonché per far fronte alla necessità di ripopolamento degli allevamenti;
  • fondo fauna selvatica: 1 milione di euro per il 2023;
  • fondo contrasto flavescenza dorata: 1,5 milioni di euro per il 2023, 2 milioni di euro dal 2024;
  • programma pesca e acquacoltura: fondo incrementatato di 8 milioni di euro per il 2023;
  • fondo raccolta legname: 500 mila euro dal 2023;
  • autorità gestione Politica agricola comune (Pac): istituita per evitare recuperi finanziari da parte dell’Unione europea sugli aiuti erogati in attuazione del Piano strategico;
  • rischio idrogeologico Calabria: 50 milioni di euro per il 2023, 100 milioni di euro per il 2024, 170 milioni di euro per il 2025, 120 milioni di euro per il 2026, a fini di prevenzione e mitigazione;
  • potenziamento autorità bacino: 14,5 milioni di euro dal 2023;
  • contenimento fauna selvatica: entra la proposta avanzata da FdI che apre alla possibilità di abbattimenti di fauna selvatica per motivi di sicurezza stradale anche in aree protette e in città. Gli animali abbattuti durante le attività dei controlli saranno sottoposti all’analisi igienico sanitaria e in caso negativo, saranno destinati al consumo alimentare.

Le misure su imprese e lavoro: dal Reddito di Cittadinanza all’assegno unico

Ecco invece le misure, nel dettaglio, relative ai settori di imprese e lavoro:

  • Reddito di Cittadinanza: massimo 7 mensilità nel 2023, salvo il caso in cui siano presenti nel nucleo familiare persone con disabilità, minorenni o persone con almeno sessant’anni di età. Introdotto l’obbligo, per i beneficiari, a sottoscrivere un patto per il lavoro o per l’inclusione sociale, di frequentare un corso di formazione e/o riqualificazione professionale per 6 mesi, pena la decadenza dal beneficio per l’intero nucleo familiare. Inoltre, per i beneficiari compresi nella fascia di età dai 18 ai 29 anni che non hanno adempiuto all’obbligo scolastico, l’erogazione del reddito diventa subordinata all’iscrizione e alla frequenza di percorsi di istruzione di primo livello, o comunque funzionali all’adempimento dell’obbligo. Il RdC viene meno nel caso in cui uno dei componenti il nucleo familiare non accetti la prima offerta di lavoro, anche se perviene nei primi diciotto mesi di fruizione del Rdc;
  • possibilità di usare voucher per lavori in discoteche, sale da ballo e night club;
  • più esonero contributivo per i dipendenti: si eleva da 1.538 a 1.923 euro il limite retributivo mensile per il riconoscimento in favore dei lavoratori dipendenti dell’esonero del 3% della contribuzione a loro carico, ferma restando la riduzione del 2% nei casi in cui la retribuzione imponibile non ecceda l’importo mensile di 2.692 euro;
  • aumento esonero contributivo per assunzioni a tempo indeterminato di percettori del RdC;
  • aumento assegno unico per i figli: dal 1° gennaio 2023, la maggiorazione forfettaria per i nuclei familiari con quattro o più figli pari a 100 euro mensili per nucleo, già riconosciuta per il 2022, sarà incrementata del 50%;
  • congedo parentale: esteso a entrambi i genitori, in via alternativa, l’incremento dal 30% all’80% dell’indennità per congedo parentale, nel limite massimo di un mese e da usufruire entro il sesto anno di vita del figlio;
  • proroga smart working fino al 31 marzo 2023 per lavoratori fragili;
  • indicizzazione pensioni: aumentano quelle più basse, mentre vengono riviste al ribasso quelle più alte. Nello specifico passa all’85%, dall’80%, la rivalutazione per gli assegni tra 4 e 5 volte la minima; scende dal 53% (rispetto al 55%) la rivalutazione delle pensione tra 5 e 6 volte la minima; da 50% a 47% tra 6 e 8 volte il minimo da 40% a 37% da 8 a 10 volte il minimo e da 35% a 32% negli assegni oltre 10 volte il minimo;
  • pensioni minime a 600 euro per over 75;
  • enti previdenza: modificati i poteri normativi ministeriali nei confronti degli enti previdenziali privati. Resta ferma l’attribuzione dei poteri al Mef, di concerto con il ministero del Lavoro e sentita la Covip, vengono specificatr le funzioni;
  • risore per recupero aziende in crisi: incrementata dotazione del Fondo per la crescita sostenibile per 1,5 milioni di euro per il 2023 e 2 milioni dal 2024;
  • sostegno a investimenti produttivi in Pmi: ulteriori 30 milioni di euro per il 2023 e 40 milioni di euro all’anno dal 2024 al 2026;
  • più tempo per impresa 4.0: proroga fino al 30 settembre 2023;
  • lavoro portuali: 3 milioni di euro all’anno dal 2023 al 2026;
  • imprenditoria agricola: 20 milioni di euro per lo sviluppo dell’imprenditorialità a prevalente o totale partecipazione giovanile o femminile e del ricambio generazionale;
  • reddito alimentare: 1,5 milioni di euro per il 2023 e 2 milioni di euro a decorrere dal 2024 per l’erogazione di pacchi alimentari, nelle città metropolitane, ai soggetti in condizioni di povertà assoluta;
  • indennità per lavoratori dello spettacolo: 60 milioni di euro per il 2023, 6 milioni per il 2024, 8 milioni per il 2025. Inoltre il Fondo unico per lo spettacolo (Fus) cambia nome in Fondo nazionale per lo spettacolo dal vivo;
  • aumento indenizzi per lavoratori esposti ad amianto;
  • vetrerie Murano: Fondo rifinanziato con 1,5 milioni di euro per il 2023;
  • deducibilità commercio: novità per alcune imprese del commercio, per le quote di ammortamento del costo dei fabbricati strumentali per l’esercizio dell’impresa;
  • armonizzati trattamenti economici di Inl e Anpal: via libera a una norma per armonizzare i trattamenti economici accessori del personale delle aree dell’Ispettorato nazionale del lavoro e dell’Agenzia nazionale delle politiche attive a quelli del personale del ministero del lavoro;
  • caregiver: tra le tante novità, si incrementa di 60 milioni di euro l’anno, dal 2023 al 2025, lo stanziamento destinato al Fondo per il sostegno del ruolo di cura e di assistenza del caregiver familiare e si dispone che i rapporti di dipendenza con caregiver familiari sono compatibili con l’esercizio di libere professioni e con altri contratti di lavoro dipendente;
  • risorse a case rifugio e centri antiviolenza: 4 milioni di euro per il 2023 e 6 milioni di euro dal 2024;
  • slitta riversamento crediti indebiti per R&S, proroga al 30 novembre 2023.

Le misure su Pubblica amministrazione e giustizia

Ecco invece le misure, nel dettaglio, relative ai settori di Pubblica amministrazione e giustizia:

  • risorse a Regione Sicilia per spesa sanitaria: 200 milioni di euro per il 2022 in attuazione dell’accordo tra il Mef e il presidente della Regione Renato Schifani (FI) in materia di “compartecipazione regionale alla spesa sanitaria”;
  • quota premiale finanziamento Sistema sanitario nazionale: sarà pari allo 0,4% delle “predette risorse”. Viene previsto che “i crediti per il riparto della quota premiale” siano “stabiliti d’intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano”;
  • Consiglio nazionale dei giovani: 500 mila euro nel 2023 e 1 milione di euro all’anno per il 2024 e il 2025 da destinare al Consiglio nazionale dei giovani.

manovra-2023 Fonte foto: 123RF
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