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Cade e si frattura per il marciapiede dissestato a Palermo, il Comune condannato a 40mila euro di risarcimento

Si è provocata una frattura al polso dopo una caduta causata dalle condizioni del marciapiede, il comune di Palermo la rimborserà

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A novembre 2019, una donna anziana è caduta mentre camminava sul marciapiede di via Terrasanta, nel capoluogo siciliano. La caduta, provocata da una grossa buca, ha causato alla donna la frattura di un polso e un importante ematoma facciale, per cui è stato necessario un lungo percorso medico. In seguito all’accaduto, il Comune di Palermo è stato condannato al pagamento di un risarcimento pari a 40mila euro.

Buca sul marciapiede: cade e si frattura il polso

Il 15 settembre del 2019, una donna di 70 anni stava camminando lungo il marciapiede di via Terrasanta, all’altezza del civico 36, a Palermo.

A causa di un avvallamento sul marciapiede dissestato, l’anziana è caduta riportando una frattura al polso e un ematoma facciale.

Anziana si frattura a causa del marciapiede dissestato a Palermo, arriva il risarcimentoFonte foto: Facebook / Michelangelo Marino
Buche su un marciapiede a Palermo

Quel giorno la settantenne fu portata in codice rosso all’ospedale Villa Sofia, dove le furono diagnosticati un “trauma cranico con ferita lacero contusa della regione frontale, frattura epifisi distale radio sinistro” e data una prognosi di 30 giorni.

All’incidente è seguito un duro percorso medico, per problemi all’occhio destro seguiti al trauma cranico, e una lunga fisioterapia per la frattura del polso e dolori cronici al ginocchio destro.

La donna, alla luce dei gravi danni di salute riportati, fa sapere l’agenzia stampa ItalPress, si è rivolta a uno studio legale per ottenere un risarcimento dei danni dal Comune.

Palermo dovrà pagare 40mila euro

I legali aveva chiesto al Comune di Palermo un risarcimento integrale dei danni, ma l’amministrazione pubblica non aderì al tentativo di definizione stragiudiziale della vicenda, per cui si è passati a un processo in tribunale.

Gli avvocati Alessandro Palmigiano ed Elisabetta Violante hanno sostenuto la tesi secondo cui, quale ente proprietario della strada aperta al pubblico transito, il Comune di Palermo fosse responsabile dell’incidente e dovesse dunque farsi carico dei danni.

Così come riportato sul verbale redatto dai vigili in seguito alla caduta della donna, “il marciapiede era dissestato (…). Il tratto del marciapiede interessato risultava sollevato di circa 4 cm per una estensione di almeno 50 cm”.

Successivamente la polizia municipale aveva richiesto un intervento di messa in sicurezza del marciapiede, che è stato nel frattempo oggetto di manutenzione.

La difesa del Comune chiamò in causa la Rap, la società con la quale l’amministrazione comunale ha un contratto per la manutenzione stradale.

Ma la sentenza del giudice Davide Romeo ha escluso ogni responsabilità della Rap, parlando di “doveri di vigilanza spettanti al Comune di Palermo, quale proprietario della rete stradale”.

Il Comune è stato condannato a un pagamento di 40mila euro come risarcimento per i danni subiti e le spese legali affrontate dalla cittadina caduta.

cade-marciapiede-palermo-frattura-risarcimento-2 Fonte foto: Facebook / Giuseppe Barone
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