Aurora Bellini morta in gita sulla nave, il padre vuole la verità: l'ultimo messaggio, poi la telefonata
Aurora Bellini è morta sul traghetto da Napoli e Palermo dopo essere stata trovata svenuta dalle compagne di stanza: sequestrato il cellulare
Aurora Bellini, 19 anni, è morta su un traghetto in viaggio tra Napoli e Palermo mentre era in gita scolastica. La ragazza è stata trovata svenuta nel bagno della cabina intorno alle 2 di notte. Il padre della giovane cerca la verità: “L’ho sentita lunedì alle 20, era felice”. Si attende l’esito dell’autopsia.
- Cosa è successo ad Aurora Bellini
- Il padre: "Voglio solo la verità"
- Chi era Aurora Bernini
- Il cordoglio della scuola
- Disposta l'autopsia
Cosa è successo ad Aurora Bellini
Aurora è stata trovata riversa a terra nel bagno della cabina dalle compagne di stanza intorno alle 2 del 18 marzo. Secondo una prima ricostruzione, la ragazza si sarebbe sentita male una volta rientrata nella cabina al termine della serata.
Appena i compagni hanno dato l’allarme, i soccorsi hanno raggiunto il traghetto al largo della costa di Napoli e hanno tentato le manovre rianimatorie, ma per la ragazza non c’è stato nulla da fare.

Un’ambulanza
Gli investigatori hanno sequestrato tutti gli effetti personali della studentessa, trovati nella cabina della nave su cui viaggiava, anche dei farmaci. Una prima ipotesi sulla causa del decesso è che abbia avuto un infarto.
Secondo quanto si è appreso, tra i farmaci sequestrati figurano solo quelli che, di consueto, vengono portati con se da chi viaggia, come aspirine e antinfiammatori. Tra gli effetti personali messi sotto sequestro dagli investigatori, anche il cellulare della giovane.
Il padre: “Voglio solo la verità”
Al Corriere della Sera il padre della ragazza, Paolo Bernini, ha detto di provare “un dolore che nessuno può immaginare” e di chiedere solamente la verità su quanto accaduto. L’uomo ha spiegato che la figlia “non aveva alcuna patologia pregressa” e che quando si sono salutati “era felice”.
Il padre ha visto Aurora per l’ultima volta lunedì mattina, al parcheggio, prima di salire sul pullman. “Mi ha dato un abbraccio, mi ha dato un bacio. Mi ha detto che ci saremmo sentiti – ha aggiunto – non appena sarebbe arrivata a destinazione. Era felice e contenta. Bella come sempre”.
Bernini ha ricordato la figlia come “una ragazza solare e gentile” con un “carattere meraviglioso”, che faceva pattinaggio ma dopo il Covid aveva abbandonato questo sport.
L’ultima volta che ha sentito Aurora è stato alle 20 del lunedì. “Mi ha detto che stava bene e che si stava divertendo. Mi ha detto che sarebbero andata a mangiare la pizza con i compagni di scuola – ha raccontato il papà – e che poi sarebbe andata nella discoteca della nave. Mi ha anche detto che non avrebbe fatto tardi”.
Chi era Aurora Bernini
Aurora Bernini era una studentessa di quarta dell’Istituto superiore Manetti-Porciatti di Grosseto. Originaria di Batignano, era molto conosciuta in paese. Tra le sue passioni c’era il pattinaggio, sport che condivideva con la sorella gemella Martina in una società sportiva di Grosseto, prima come pattinatrice del Gs Grosseto e poi della polisportiva Barbarella Uno.
Aurora amava anche dipingere e aveva preso parte, tra l’altro, alla realizzazione di un murale nella sua scuola di Grosseto inaugurato a febbraio. Il padre ha rivelato che studiava da geometra e che il suo sogno era diventare architetto.
La madre, Erika, lavora in un bar, il padre Paolo, operaio, è anche dirigente della squadra di calcio Batignano e membro della Pro Loco della stessa frazione.
Il cordoglio della scuola
Sul sito della scuola frequentata dalla 19enne, il dirigente scolastico Angelo Costarella ha pubblicato un messaggio di cordoglio.
“La scuola, unitamente all’ufficio scolastico territoriale, esprime profondo dolore per quanto accaduto a una nostra studentessa, deceduta la scorsa notte durante il viaggio di istruzione programmato (il tour della legalità). Siamo e resteremo vicini ai genitori della nostra cara alunna così profondamente colpiti da questa tragedia. Attendiamo nelle prossime ore il rientro in sede degli altri studenti e dei docenti accompagnatori”, si legge.
La scuola ha proclamato anche un minuto di silenzio per esprimere vicinanza ad Aurora e alla sua famiglia.
A Grosseto il personale del centro commerciale Le Palme, che la ragazza frequentava spesso, ha affisso una foto della 19enne sul muro e l’ha circondata di rose.
Anche il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha espresso “profondo cordoglio per la tragica scomparsa della studentessa. Alla famiglia, ai compagni e ai docenti rivolgo la mia più sincera vicinanza in questo momento di dolore”.
Disposta l’autopsia
Nel frattempo è stata disposta l’autopsia sul corpo di Aurora Bellini: sarà effettuata venerdì 21 marzo dal medico legale scelto dagli inquirenti, secondo quanto riferito dall’Ansa.
Come da prassi verrà effettuato anche un esame tossicologico.
