Edoardo Bove ricoverato ad Ancona per accertamenti dopo il malore, come sta e la speranza sul defibrillatore
Ricoverato per accertamenti ad Ancona, il calciatore Edoardo Bove starebbe valutando di rimuovere il defibrillatore per tornare a giocare in Italia
Edoardo Bove, 22enne centrocampista della Fiorentina, è stato ricoverato nuovamente per accertamenti dopo il malore subito durante la gara contro l’Inter il 1 dicembre. Il calciatore si è sottoposto ad alcuni test sulle aritmie ad Ancona. Bove non può più giocare in Serie A dopo l’impianto di un defibrillatore sottocutaneo, ma in caso di rimozione la sua carriera potrebbe proseguire.
- Come sta Edoardo Bove, ricoverato per accertamenti
- Il defibrillatore e la carriera di Edoardo Bove
- Le chances di Bove per ritornare in campo
- Il racconto di Bove nel podcast BSMT
Come sta Edoardo Bove, ricoverato per accertamenti
Edoardo Bove è stato ricoverato giovedì 20 marzo presso l’Ospedale Torrette di Ancona per una serie di accertamenti volti a chiarire la natura della sua condizione cardiaca.
Il giovane centrocampista ha dovuto sottoporsi ad alcuni esami specialistici per comprendere se la sua aritmia sia di origine strutturale e per valutare eventuali opzioni di trattamento che gli consentano di tornare in campo.

Edoardo Bove
Tra le procedure effettuate, vi sono approfondite indagini elettrofisiologiche, necessarie per stabilire la possibilità di un intervento mirato. L’esito degli esami sarà disponibile nei prossimi giorni, e potrebbe essere importante per decifrare il suo futuro nel calcio professionistico.
Il defibrillatore e la carriera di Edoardo Bove
Dopo l’incidente subito in campo nella partita fra Fiorentina e Inter, per Edoardo Bove è stato necessario impiantare un defibrillatore sottocutaneo, intervento eseguito all’Ospedale Careggi di Firenze. Questo aspetto ha di fatto precluso ogni possibilità di ritorno in campo all’atleta, almeno per quanto riguarda il calcio professionistico italiano.
Com’è noto, in Italia deve essere un medico a certificare che i calciatori siano nelle condizioni psicofisiche sufficienti per poter svolgere l’attività sportiva senza rischi per la salute. In virtù dell’impianto sottocutaneo, Bove non riceverà il via libera per proseguire la sua carriera.
Le chances di Bove per ritornare in campo
Tuttavia, la situazione potrebbe essere diversa all’estero, dove la responsabilità della decisione spetta al giocatore e non al medico, come accade ad esempio in Inghilterra, Spagna e Germania.
Se fosse possibile rimuovere il defibrillatore, le cose potrebbero cambiare. I test diagnostici a cui Bove si sta sottoponendo potrebbero essere letti anche in questo senso: il giocatore starebbe valutando l’opzione, per riprendere il proprio percorso nel calcio restando in Italia.
Il racconto di Bove nel podcast BSMT
Di recente Edoardo Bove, che aveva raccontato la sua esperienza anche al Festival di Sanremo, è stato ospite di Gianluca Gazzoli nel suo podcast “BSMT“, offrendo alcuni dettagli inediti dell’esperienza vissuta.
Bove ha rivelato la sua inaspettata reazione dopo il malore. “Mi hanno raccontato che in ambulanza ho fatto un bel casino, dopo che mi hanno rianimato” ha spiegato. “Ero agitato, prendevo a morsi tutti, ma non mi ricordo niente di tutto questo, nemmeno delle visite fatte dalla mia famiglia il giorno dopo”.
La conferma che Bove potrebbe tornare a giocare in Italia, se dovesse sentirsi a suo agio, è arrivata proprio al microfono di Gazzoli. “Ancora non mi precludo niente, posso fare quante visite voglio, ma alla fine conta la mia tranquillità mentale. Se non mi sentissi sicuro senza defibrillatore non inizierei mai a giocare” ha chiarito.
