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Terremoto a Gagliole di magnitudo 3.5, scossa avvertita da Macerata a Fabriano: "Il boato è stato forte"

Il terremoto ha avuto epicentro a 6 km da Gagliole, con magnitudo 3.5 e profondità 9 km. La scossa avvertita distintamente, torna la paura

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Un terremoto di magnitudo 3.5 è stato registrato nel tardo pomeriggio nella provincia di Macerata, con epicentro a Gagliole: non si segnalano danni né persone ferite. Il sisma, avvenuto a una profondità di 9 km, è considerato di bassa intensità, ma sufficiente per essere avvertito chiaramente dalla popolazione, che ha condiviso la propria esperienza sui social.

Terremoto a Gagliole, i dati su magnitudo e profondità

I dettagli sul terremoto sono stati diffusi dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. La scossa è stata registrata in provincia di Macerata alle 18:26 di venerdì 21 marzo, con magnitudo 3.5 ed epicentro localizzato a 6 chilometri da Gagliole, non lontano dal confine con l’Umbria.

Il sisma si è generato a una profondità di 9 km ed è stato seguito da una seconda scossa, decisamente più lieve, alle 19.29 con magnitudo 2.2.

Sebbene l’evento sia stato percepito in maniera chiara dalla popolazione, non sono stati segnalati danni, come confermato dall’assenza di segnalazioni ai vigili del fuoco.

La scossa è stata comunque avvertita in un’area molto diffusa, soprattutto nella provincia di Ancona, con testimonianze fino a Fabriano.

Le testimonianze sui social

Subito dopo l’accaduto, sui social (in particolare Facebook), si è diffusa rapidamente la notizia, con numerose testimonianze non solo da Gagliole ma da vari altri paesi circostanti. Oltre alla terra tremare, molte persone hanno sostenuto di aver avvertito un forte boato nel momento del terremoto.

Il tam tam ha permesso di appurare che la scossa è stata sentita, fra gli altri, nei territori di Treia, Belforte, Cessolo, Colmurano, Pollenza, Tolentino, Camerino, Cingoli, Cessapalombo e Matelica. La maggior parte dei commenti indica, invece, che il sisma non sarebbe stato percepito distintamente a Macerata.

Ad ogni modo in molti hanno espresso preoccupazione e la speranza che si sia trattato di un sisma isolato, senza quindi che ciò preluda a nuovi eventi più drammatici “Siamo messi male… oramai ogni decina danni ricominciano le scosse forti e ci siamo vicini” ha scritto un utente, che lamentava inoltre i ritardi nella ricostruzione.

Il terremoto del 2016

Il riferimento è al terribile terremoto del 26 ottobre 2016, quando due forti scosse colpirono la zona del maceratese, con epicentro tra Visso, Ussita e Castelsantangelo sul Nera, causando numerosi crolli. L’effetto espanse il cratere già creato dal sisma di agosto, tristemente ricordato per aver raso al suolo Amatrice.

In totale, 186 Comuni nelle regioni di Lazio, Abruzzo, Umbria e Marche furono danneggiati, con il territorio ancora oggi segnato da cantieri e ricostruzioni.

Ad ottobre 2024, infatti, a distanza quindi di otto anni dall’evento, la provincia di Macerata registrava ancora 9.619 persone sfollate, su una popolazione complessiva di 269.248 abitanti, come riportato da Il Resto del Carlino.

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