Ai figli solo il cognome della madre, la proposta di Dario Franceschini del Pd arriva in Senato
Il senatore Pd Dario Franceschini propone di dare ai figli solo il cognome della madre: "Risarcimento per un'ingiustizia secolare"
L’ex ministro Dario Franceschini, oggi senatore del Pd, presenterà una proposta affinché ai figli sia dato solamente il cognome della madre e non più quello del padre. Secondo il politico, una simile soluzione è “semplice” e risolverebbe gli “infiniti problemi” relativi alla gestione del doppio cognome, oltre a tagliare la testa al toro nella scelta genitoriale in merito al cognome paterno o materno. Per Franceschini, tra l’altro, tale scenario sarebbe un equo “risarcimento” per le donne, vittime da secoli della “disuguaglianza di genere”.
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Dario Franceschini, “ai figli il cognome materno e non più paterno”
“Ai figli solo il cognome della madre”. È questo il riassunto della proposta che l’ex ministro Dario Franceschini presenterà al Senato. A riferire la notizie è l’Ansa.
Franceschini ha anticipato la sua idea durante la mattinata di martedì 25 marzo, nel corso dell’assemblea del gruppo, che ha discusso delle proposte di legge sul doppio cognome.

Per il senatore, la proposta di dare ai figli il cognome materno sarebbe anche molto utile per le questioni burocratiche.
“Anziché creare infiniti problemi con la gestione dei doppi cognomi o con la scelta tra quello del padre e quello della madre”, basta dare solo quello materno, è il ragionamento di Franceschini.
Il senatore Pd: “Risarcimento alle donne per un’ingiustizia secolare”
L‘ex ministro ha sostenuto la sua tesi facendo anche riferimenti di carattere storico-antropologico.
In particolare, ha dichiarato che, “dopo secoli in cui i figli hanno preso il cognome del padre”, sarebbe auspicabile stabilire che “dalla nuova legge prenderanno il solo cognome della madre”.
Per il senatore del Pd tale soluzione è “una cosa semplice”, oltre ad essere “un risarcimento per una ingiustizia secolare che ha avuto non solo un valore simbolico, ma è stata una delle fonti culturali e sociali delle disuguaglianze di genere“.
Calenda e Pillon contro Franceschini, AVS a favore
Immediate le reazioni degli altri partiti.
Carlo Calenda, segretario di Azione, vede l’iniziativa come una sorta di perdita di tempo: “Altre priorità non ne abbiamo? Boh”.
Simone Pillon, della Lega, la definisce “l’ultima genialata di sinistra contro il patriarcato” e a Franceschini chiede: “Hai capito che il cognome materno è quello del papà della mamma? I figli di due (pseudo) papà che fanno? Affittano un cognome dall’ostetrica?”.
A favore di Franceschini arriva Luana Zanella, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra (AVS) alla Camera: “Proposta interessante e condivisibile, sicuramente guarda molto in là. Vista la difficoltà che abbiamo avuto a far passare il doppio cognome, quello materno e paterno, possiamo immaginare il percorso fatico di questa proposta! In ogni caso valuterò se presentarla anche alla Camera, si tratta di operare un taglio simbolico potente che va condiviso”.
Cognome ai figli, come funziona oggi in Italia
La proposta di Franceschini ha il fine di colmare un vuoto legislativo lungo anni. In Italia non c’è una norma precisa che sancisce quale cognome deve essere dato ai figli.
Al momento spetta ai genitori decidere di comune accordo e all’atto di nascita se dare il cognome del padre, solo quello della madre o entrambi, anche specificando un ordine determinato tra i due.
