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Impiegata del Comune trovata morta in ufficio: le piste seguite

Nessuna ipotesi è esclusa dagli inquirenti, dal suicidio al possibile omicidio. Si attenderà l'esame autoptico per far luce sul caso

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

È giallo sul decesso di Bruna Calegari, la donna 59enne impiegata dell’Ufficio tecnico del Comune di Zandobbio, in provincia di Bergamo, ritrovata morta dai colleghi verso le 14 di venerdì. Secondo quanto riporta l’Ansa gli inquirenti al momento non si sbilanciano sulle cause della morte delle donna, per far luce sul caso si attenderà l’esame autoptico fissato dalla Procura per la mattinata di martedì.

Secondo quanto è emerso nelle ore successive al decesso, sul corpo della 59enne erano presenti alcune ferite da forbici. Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti c’è la possibilità che potrebbe essersele procurate accidentalmente, cadendo da una scaletta sulla quale forse si trovava, oppure potrebbe essere stata ferita da qualcuno volutamente. Nessuna pista è esclusa al momento, neanche quella dell’omicidio.

Su quest’ultimo fronte, però, i carabinieri non hanno trovato potenziali sospetti. Nella giornata di ieri gli inquirenti hanno sentito diversi colleghi della donna che, secondo quanto svelato dagli impiegati dell’ufficio comunale, ieri mattina aveva avuto una discussione con un altro collega. I militari, dopo alcuni accertamenti, hanno escluso i sospetti su di lui

La donna, sposata e con quattro figli, secondo quanto riportato dall’Ansa, è stata ritrovata dal geometra a capo dell’ufficio attorno alle 14. L’uomo, entrando ha visto la 59enne a terra accanto a una scaletta vicino a uno scaffale con dei faldoni, alcune tracce di sangue e un grosso paio di forbici.

Giallo su decesso, parla il figlio

“Per quanto possa sembrare assurdo, sembra davvero uno strano incidente. Non sappiamo ancora niente, l’autopsia deve essere fatta. Non è che abbiamo dati per cui possiamo essere sicuri”. Sono le parole di Simone Borali, figlio della 59enne, a NewsMediaset. Il giovane, che vive a Berlino, è rientrato immediatamente per star vicino alla famiglia colpita dal grave lutto.

Simone ha poi proseguito: “La cosa su possiamo essere certi è il fatto che era un ambiente controllato, da telecamere. Perciò se c’è stato un qualunque tipo di colluttazione, sicuramente si saprà chi è entrato e chi non è entrato. Però, conoscendo mia mamma e conoscendo le persone con cui lavorava, non credo proprio ci sia stata una situazione del genere. Per quanto strano possa sembrare, sembra davvero un insolito ed improbabile incidente”.

“Mia madre era una persona d’oro. Era una di quelle una persone che la società non dovrebbe perdere in un modo così stupido” ha poi proseguito il figlio della vittima. Poi, in attesa dell’esito delle indagini degli inquirenti, si è detto fiducioso: “Ci affidiamo a quello che le forze dell’ordine stanno facendo. Credo che sia la cosa migliore da fare e onestamente non è che possiamo cambiare le cose fatte”.

Impiegata morta a Zandobbio, le parole del sindaco

Tra le persone sentite ieri dai militari dell’Arma di Bergamo c’è anche il sindaco di Zandobbio, Mariangela Antonioli, che al Corriere della Sera ha dichiarato: “Chi poteva voler male a Bruna? Nessuno. Era trasparente e devota al lavoro. Sono sconvolta, è un dolore fortissimo. Speriamo si chiarisca tutto in fretta”.

Mistero anche nel Bresciano dove il corpo di un 50enne è stato ritrovato privo di vita sul lago d’Iseo.

impiegata-zandobbio Fonte foto: Ansa
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