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Vittorio Sgarbi abbattuto dalla depressione, la confessione agli amici: "Penso al destino che mi attende"

Le condizioni di salute di Vittorio Sgarbi, ricoverato al Gemelli per la sua depressione, preoccupano familiari e amici: la confessione del critico

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Le condizioni di salute del noto critico d’arte Vittorio Sgarbi non accennano a migliorare. Ricoverato al Policlinico Gemelli ormai da settimane, Sgarbi lotta ormai da tempo con la depressione, che lo ha portato al rifiuto di alimentarsi. Gli amici del saggista sarebbero preoccupati per la sua confessione: “Medito sul destino che mi attende”.

Vittorio Sgarbi ricoverato al Gemelli: la confessione sulla depressione

Preoccupa la confessione che Vittorio Sgarbi avrebbe fatto al telefono con alcuni amici, mentre permane il suo ricovero al Policlinico Gemelli di Roma. Mentre gli accertamenti proseguono, la depressione continua a minare le sue condizioni di salute.

“Sto qui, triste e abbattuto”, avrebbe infatti detto agli amici che lo hanno raggiunto telefonicamente, secondo quanto riportato da Il Messaggero.

vittorio sgarbi depressioneFonte foto: ANSA

Vittorio Sgarbi alla 19esima edizione della Festa Internazionale del Cinema di Roma lo scorso ottobre

Il critico d’arte, durante la sua degenza, starebbe riflettendo sugli errori compiuti in passato.

“Trascorro una fase di meditazione dolorosa su quello che ho fatto e sul destino che mi attende”, avrebbe affermato, e la confessione preoccupa coloro che gli sono vicini.

La preoccupazione degli amici: “Il suo universo si sta restringendo”

Infatti, sono molti gli amici di Vittorio Sgarbi attualmente preoccupati per la sua recente confessione sulla depressione.

Tra questi, anche Marcello Veneziani, noto giornalista e scrittore. Veneziani avrebbe commentato la situazione affermando che l’universo del critico “si sta restringendo: drammatico per chi è stato convinto di poter cavalcare il mondo”.

Veneziani ha anche aggiunto che la “dimensione dell’Io spropositata” starebbe portando Sgarbi ad avere degli “atteggiamenti distruttivi”.

Ha poi aggiunto una provocazione: “Vorrei gridargli ‘Rialzati e cammina, capra’”.

Il “tunnel buio” della depressione

Anche un altro amico decennale di Vittorio Sgarbi, lo scrittore Massimiliano Parente, ha rilasciato alcune dichiarazioni sulle condizioni del critico.

“Mi colpisce molto”, ha dichiarato Parente, che però ha notato come Sgarbi abbia descritto con lucidità e parole precise la sua depressione.

Nel corso di una conversazione privata, Sgarbi avrebbe descritto la condizione come “un tunnel buio, senza via d’uscita, e la cosa peggiore è che chi ti sta intorno non capisce”. Inoltre, l’avrebbe definita come un “treno fermo in un luogo ignoto”.

vittorio-sgarbi-depressione Fonte foto: ANSA
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