Vandalizzata la tomba di Jean-Marie Le Pen, lapide distrutta a bastonate. Ira Bardella: "Punire severamente"
La tomba di Jean-Marie Le Pen vandalizzata a bastonate. Indagini in corso e sorveglianza rafforzata. Bardella chiede pene dure per i responsabili
Tre settimane dopo la sepoltura, la tomba di Jean-Marie Le Pen è stata vandalizzata nella notte tra il 30 e il 31 gennaio. La lapide è stata distrutta, la croce spezzata. Le autorità hanno aperto un’indagine e aumentato la sorveglianza nel cimitero di La Trinité-sur-Mer. Jordan Bardella, presidente del Rassemblement National, chiede pene esemplari per i responsabili.
Vandalizzata la tomba di Jean-Marie Le Pen
Nella notte tra giovedì 30 e venerdì 31 gennaio, la tomba di Jean-Marie Le Pen è stata devastata nel cimitero di La Trinité-sur-Mer, sua città natale.
Secondo l’eurodeputato RN Gilles Pennelle, la lapide centrale è stata spaccata, la croce distrutta e le targhe commemorative in frantumi. “Un atto odioso”, ha dichiarato Pennelle, ipotizzando l’uso di una mazza per il danneggiamento.
Il leader storico dell’estrema destra francese, morto il 7 gennaio, era stato sepolto poche settimane prima nello stesso luogo in cui riposano i suoi genitori. L’accaduto ha immediatamente scatenato le forti polemiche della politica francese.
Si indaga
La gendarmeria di Lorient ha preso in carico le indagini su incarico della procura. Inoltre un perimetro di sicurezza è stato istituito per effettuare i rilievi.
Nel pomeriggio del 31 gennaio, la tomba è stata coperta con un telo, mentre il cimitero è rimasto accessibile al pubblico. Le autorità hanno quindi annunciato il ripristino della sorveglianza, già attiva nei giorni successivi ai funerali di Le Pen.
La prefettura del Morbihan ha confermato che, a causa della delicatezza del caso, il monitoraggio dell’area sarà intensificato. L’inchiesta dovrà chiarire chi ha colpito e con quali motivazioni.
Il commento di Bardella
La politica non è rimasta in silenzio. Jordan Bardella, presidente del Rassemblement National, ha definito l’atto “inqualificabile” e ha chiesto che gli autori vengano “severamente puniti dalla giustizia”.
Anche Marion Maréchal, nipote del defunto Le Pen, ha reagito con durezza su X: “Pensate di intimidirci? Ci combatterete sempre, generazione dopo generazione”. Il ministro dell’Interno Bruno Retailleau ha parlato di “abiezione assoluta”, ribadendo che “il rispetto dei morti distingue la civiltà dalla barbarie”.
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