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Uomo fermato a Monza e allontanato, aveva dichiarato 200 identità diverse: diceva anche di chiamarsi Putin

L’uomo, allontanato dal territorio nazionale, era stato fermato per un controllo dalla polizia: aveva usato circa 200 identità tra Italia ed Europa

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Era stato fermato per un controllo, in seguito al quale è risultato abbia usato circa 200 identità diverse sul territorio europeo, tra le quali anche una che rispondeva al nome di “Putin”. Così, dopo i controlli della polizia, l’uomo “senza identità”, ma con diversi precedenti penali, è stato espulso dal Paese.

Un uomo, 200 identità

Nella giornata di martedì 1 agosto 2023, “un equipaggio dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico – Squadra Volanti della Questura di Monza, nell’ambito dell’ordinaria attività di pattugliamento e controllo del territorio, notava in Piazza Cambiaghi un uomo adagiato a terra su un materassino, il quale risultava d’intralcio alla circolazione dei veicoli”.

Inizia così il comunicato con il quale la Polizia di Stato ha condiviso la notizia del fermo di un uomo, risultato poi non avere una sola identità ma circa 200, 150 delle quali utilizzate sul solo territorio italiano.

Uomo fermato a Monza e allontanato, aveva dichiarato 200 identità diverse: diceva anche di chiamarsi PutinFonte foto: IPA
La Questura di Monza, in una immagine di archivio

“Volendosi accertare delle condizioni di salute del soggetto, l’equipaggio provvedeva ad avvicinarsi cercando di instaurare un dialogo. Alla vista delle forze di Polizia, l’uomo si alzava immediatamente in piedi ma, alla richiesta di fornire le proprie generalità, rimaneva immobile fissando il vuoto, senza mai accennare una risposta alle domande degli operatori”.

Il Putin di Monza

L’uomo, privo di documenti di identità, è stato quindi portato presso la Questura cittadina, dove, in seguito agli “accertamenti del caso, anche tramite rilievi fotografici e dattiloscopici, emergeva dalla consultazione delle Banche dati delle Forze di Polizia che più volte il soggetto era stato identificato sotto numeri alias”.

Identificazioni “avvenute un po’ in tutta Italia oltre che in altri Paesi europei”, durante le quali “il soggetto aveva dichiarato differenti nomi e nazionalità europee ed extracomunitarie, anche ricorrenti più volte ma con diverse date di nascita”.

Tra queste, numerose volte l’uomo ha dichiarato di chiamarsi “Putin” e di essere un cittadino russo. Incrociando tutte le identificazioni però, si è scoperto che il soggetto era stato più volte “destinatario dell’ordine del Questore di lasciare il territorio europeo”, oltre all’avere numerose denunce a suo carico.

Le denunce e l’espulsione

Dai controlli incrociati si è potuto scoprire che l’uomo, ad esempio, si era identificato come austriaco in occasione di una denuncia per reato di danneggiamento, oppure nato “in Lussemburgo e resosi responsabile del reato di resistenza a pubblico ufficiale in occasione dell’intervento delle Forze di Polizia per aver sferrato un pugno ad un passante”.

Da “cittadino russo” invece, una volta nato nel 1977 e un’altra nel 1972, l’uomo è stato “destinatario di un foglio di via obbligatorio”, provvedimento violato numerose volte, con conseguente deferimento all’autorità giudiziaria. L’uomo aveva dichiarato a più riprese “di essere apolide, ora cittadino tedesco, ora austriaco, ora cittadino dei Paesi Bassi e del Regno Unito”.

In ogni caso, come conclude il comunicato della Polizia “le generalità dell’uomo sono state inserite e segnalate anche al Servizio Cooperazione Internazionale di Polizia per tentare di risalire alle esatte generalità dell’uomo ed è stato disposto l’allontanamento dal territorio nazionale con le generalità di ‘Sconosciuto’.”.

 

 

polizia-1-1 Fonte foto: ANSA
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