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Uccisa nel Milanese, risolto il giallo: arrestato l'ex fidanzato

Blessing Tunde, 25enne nigeriana, è stata trovata morta il 12 maggio scorso a Rho. Ad ucciderla sarebbe stato l'ex fidanzato

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato il:

Risolto il giallo dell’omicidio di Blessing Tunde, la 25enne nigeriana che lo scorso 12 maggio è stata trovata senza vita in un’area verde a Mazzo di Rho, nell’hinterland di Milano. I carabinieri hanno arrestato un operaio ghanese di 35 anni, George Kyeremeh, ex fidanzato della giovane. Ne dà notizia l’Ansa.

Il provvedimento è stato emesso dal gip del tribunale di Milano su richiesta della procura, al termine delle indagini che hanno consentito di ricostruire l’omicidio.

La 25enne aveva lasciato Kyeremeh a metà aprile, al termine di una relazione durata poco più di un anno. Secondo gli inquirenti l’uomo, che non si rassegnava alla fine della relazione, avrebbe raggiunto la donna per poi aggredirla e strangolarla, abbandonando il corpo ai margini di una radura dopo averle rubato denaro e cellulari.

Uccisa a Rho, la ricostruzione del caso

Il corpo senza vita della 25enne era stato ritrovato nel pomeriggio del 12 maggio in un’area boschiva che costeggia una strada a seguito della segnalazione di una passante. Lo stato di avanzata decomposizione aveva costretto da subito i carabinieri a collocare la morte molti giorni prima.

La vittima, che si prostituiva nella zona, è stata identificata grazie alla tessera sanitaria ritrovata nella sua borsa abbandonata accanto al cadavere. Quando gli investigatori hanno inserito il nome nel database hanno scoperto che risultava una denuncia di scomparsa del 7 maggio.

Quel giorno una sua amica si era presentata alla questura di Novara raccontando di non avere notizie della 25enne dal primo pomeriggio del 3 maggio, quando avevano avuto una videochiamata.

In un primo momento si era ipotizzato che fosse stata strangolata con la treccia della parrucca che usava a lavoro, in realtà l’autopsia ha rivelato che è stata soffocata con un elastico.

I sospetti degli investigatori si erano fin da subito concentrati su Kyeremeh, che era stato interrogato due giorni dopo il ritrovamento del cadavere. L’uomo aveva raccontato la fine della relazione e ammesso la gelosia che provava.

Aveva affermato di non sapere che l’ex fidanzata fosse morta e di non essere a Rho il 3 maggio, il giorno dell’omicidio.

Le intercettazioni, l’analisi dei tabulati telefonici e delle immagini delle telecamere però lo hanno smentito. In particolare, riporta Repubblica, il sistema di videosorveglianza di una ditta che si affaccia sulla boscaglia che lo ha ripreso nei pressi del luogo del delitto accanto alla ragazza, per circa mezz’ora.

rho-omicidio Fonte foto: ANSA
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