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Trump lascia la Casa Bianca. Messaggio di addio: "Auguri a Biden"

Il presidente Usa uscente Donald Trump ha detto addio alla Casa Bianca e ha graziato 143 persone, tra cui un italiano

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Il presidente uscente degli Stati Uniti, Donald Trump ha lasciato la Casa Bianca con Melania. La coppia è diretta alla residenza di Mar-a-Lago, in Florida. Trump ha rilasciato un messaggio di addio rivolgendo gli auguri a Biden a poche ore dall’insediamento. Nell’ultimo giorno di presidenza, inoltre, l’amministrazione ha reso noto di aver concesso la grazia a 143 persone.

Trump, il messaggio di addio: “I miei migliori auguri”

“Questa settimana – ha dichiarato Trump nel suo discorso di addio – inauguriamo una nuova amministrazione e preghiamo per il suo successo nel mantenere un’America sicura e prospera. Gli facciamo i nostri migliori auguri e speriamo che abbia fortuna, una parola davvero importante”.

“Sono particolarmente orgoglioso – ha aggiunto il Tycoon – di essere stato il primo presidente nell’arco di decenni a non aver iniziato nuove guerre: abbiamo rinsaldato le nostre alleanze e radunato le nazioni del mondo per opporsi alla Cina come mai prima d’ora”. Ieri era stata la volta del messaggio di addio della first lady Melania Trump.

Graziate 143 persone: tra loro anche un italiano

Nell’ultimo giorno di presidente, come ha annunciato usa Casa Bianca, Donald Trump ha concesso la grazia a 73 persone tra cui il suo ex consigliere Steve Bannon. Inoltre, Trump ha commutato le condanne di altre 70, per un totale di 143 persone.

Tra le persone cui il presidente uscente ha concesso la piena grazia, come riporta Ansa, c’è anche un cittadino italiano: si tratta dell’imprenditore fiorentino Tommaso Buti.

Buti, secondo la nota della Casa Bianca, “non è stato condannato negli Stati Uniti”. La sua legale Valeria Calafiore Healy, l’uomo d’affari ha ringraziato Trump: “Il provvedimento del presidente americano – ha dichiarato l’avvocato in una nota – riguarda ipotizzati reati contro il patrimonio occorsi più di 20 anni fa e per i quali l’imprenditore italiano fu già processato in Italia e alla fine prosciolto dalla Corte di Appello nel 2007. La grazia che gli è stata concessa lo libera dall’ingiustizia che avrebbe continuato a patire se fosse stato costretto a subire un processo una seconda volta sugli stessi fatti per cui era già stato giudicato”.

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