Trump e la frase choc sugli spari ai media, tycoon ritratta dopo il caos: cosa voleva dire con le sue parole
Le parole choc di Donald Trump contro i media sono state fraintese? Il portavoce le spiega, facendo un passo indietro sul linguaggio aggressivo
In un clima già teso in vista dei risultati delle elezioni, Donald Trump ha suscitato un’ondata di indignazione durante un comizio, rilasciando commenti controversi riguardanti i media e la sua sicurezza personale. Le parole, interpretate da molti come una minaccia diretta ai giornalisti, hanno scatenato polemiche, tanto forti che persino l’ex presidente irriverente ha fatto marcia indietro.
Un passo indietro: le parole del portavoce
Il portavoce della campagna di Trump, Steven Cheung, ha cercato di chiarire le affermazioni del tycoon, affermando che i commenti secondo cui un potenziale assassino avrebbe dovuto “sparare attraverso” la stampa per raggiungerlo non era una minaccia ai media.
“Il presidente Trump stava raccontando dei suoi attentati e affermava che anche i media erano in pericolo”, ha dichiarato Cheung, cercando di mitigare le polemiche scaturite dalle sue parole.
In foto Donald Trump
Ha anche sostenuto che le affermazioni di Trump erano un modo per sottolineare i rischi che i giornalisti possono affrontare. Insomma, il discorso così viene del tutto ribaltato in favore dei media.
Cosa aveva detto Donald Trump
Trump, parlando della sicurezza personale e dei tentativi di assassinio di cui è stato vittima, ha detto: “Per uccidermi, qualcuno dovrebbe sparare attraverso i giornalisti presenti e la cosa non mi dispiacerebbe così tanto”.
Un commento che ha fatto ridere i presenti, ma è stato condannato da molti come un’ulteriore escalation della retorica violenta di Trump nei confronti della stampa.
Senza contare che l’ex presidente tiene discorsi circondato da vetri antiproiettile, a differenza del suo elettorato o dei giornalisti che lavorano sulla copertura delle elezioni Usa.
Tensione al voto
Le osservazioni di Trump arrivano in un momento particolarmente teso, con il voto in corso e una campagna caratterizzata da attacchi serrati contro i suoi avversari e i media.
Negli ultimi tempi, l’ex presidente ha intensificato il linguaggio aggressivo, persino suggerendo che alcuni dei suoi oppositori politici meritassero un trattamento violento.
Inoltre, Trump continua a diffondere false affermazioni riguardanti il risultato delle elezioni del 2020, alimentando quello stesso clima che portò all’assalto a Capitol Hill.