Torture al Beccaria, emerse le immagini dei pestaggi ai danni dei minori a Milano: prima le botte poi le scuse
Prosegue l'inchiesta sulle torture ai danni di minori nel carcere minorile Beccaria di Milano. Emergono come prova le immagini dei pestaggi
Sono state divulgate le dure immagini delle violenze perpetrate ai danni dei minori nel carcere minorile di Beccaria a Milano. Agli atti immagini e video, ma anche racconti dei giovani che hanno subito quelle che sono state definite vere e proprie torture. Nuove testimonianze sul fatto avvenuto l’8 marzo scorso: il pestaggio di un 15enne.
- Il pestaggio del 18 novembre 2022
- Cosa è accaduto l’8 marzo al Beccaria?
- Aumenta il numero delle vittime
Il pestaggio del 18 novembre 2022
Nuovi racconti di violenza sono emersi dai corridoi del Beccaria di Milano. La prima storia che viene raccontata (Ansa) è quella di un detenuto di 17 anni, che ha aiutato nell’identificazione di un agente della Polizia penitenziaria.
Il 18 novembre 2022, racconta, l’agente ha indossato guanti neri e ha iniziato a prenderlo a schiaffi in faccia. Il giovane dice di non averli quasi sentiti, perché altri uomini lo stavano colpendo ovunque. “Nei giorni successivi mi ha chiesto scusa, ha provato ad aggredirmi anche altre volte ma non ci è riuscito”. Il 17enne protagonista dell’episodio è riuscito a identificare gli agenti che avevano preso di mira lui e altri minori, spesso stranieri.
Frame del video dell’aggressione al 15enne dentro il carcere minorile Beccaria di Milano (8 marzo)
Cosa è accaduto l’8 marzo al Beccaria?
L’episodio di pestaggio più cruento emerso è quello dell’8 marzo. La storia è quella di un 15enne che in precedenza si era procurato dei tagli e per questo era stato condotto fuori dalla cella. Dai filmati si vedono quattro agenti trascinarlo per le scale e tirarlo per il braccio ferito. Il minore è stato spinto contro il muro e aggredito alla testa e al torace, fino a farlo cadere a terra.
A quel punto l’aggressione non si è conclusa, anzi gli agenti hanno iniziato a tirargli dei calci. Dalla ricostruzione si vedono gli agenti in abiti civili. La prima immagine risale alle 18:57, momento in cui viene portato fuori dalla cella il 15enne. Alle 19:10 si vede il minore tornare in cella con la fasciatura al braccio. Tutto è descritto dalle immagini e riportato scritto negli atti dell’inchiesta di Letizia Mannella e dei pm Rosaria Stagnaro e Cecilia Vassena.
Aumenta il numero delle vittime
Le indagini proseguono e i racconti, così come le immagini e le testimonianze, fanno cresce il numero delle vittime. Oltre le 8 già accertate, l’inchiesta punta ora alle sospette omissioni e alle coperture del personale sanitario, educativo e del vertice della struttura.
Sono stati sentiti don Gino Rigoldi e don Claudio Burgio, ex ed attuale cappellano del carcere minorile e l’ex comandante della Polizia penitenziaria Francesco Ferone, sospeso e accusato di aver falsificato le relazioni.