Tomaso Montanari e i commenti disattivati sui social, le proteste degli utenti bloccati dal rettore di Siena
Il rettore Tomaso Montanari è ancora al centro delle polemiche dopo la protesta contro il lutto nazionale e le bandiere a mezz'asta per Berlusconi
Non si placano sui social le polemiche scatenate dalla protesta del rettore dell’Università per gli stranieri di Siena Tomaso Montanari contro la decisione del governo di indire 3 giorni di lutto nazionale, con le bandiere sugli edifici pubblici poste a mezz’asta, per la morte di Silvio Berlusconi.
- La protesta social contro Tomaso Montanari
- La protesta di Tomaso Montanari
- Le parole di Tomaso Montanari
La protesta social contro Tomaso Montanari
Tomaso Montanari è stato criticato sui social da alcuni utenti, secondo i quali il rettore dell’Università per gli stranieri di Siena avrebbe limitato i commenti per i troppi insulti ricevuti. C’è chi ha scritto: “Montanari, il ribelle. Quello che ha limitato i commenti sotto i suoi tweet perché i vaffa erano troppi”. Un altro utente ha scritto: “C’è Montanari che ha disattivato i commenti. Peccato perché stava per raggiungere e superare il record assoluto di vaffa… sotto un twit”. E ancora: “Siamo al bloccaggio preventivo? Mai commentato . L’ho scoperto perché volevo vedere se era vero che aveva tolto i commenti. Questo antifascismo da salotto tv nn lascia scampo”.
Sul profilo ‘Twitter‘ di Tomaso Montanari, attualmente, i commenti ai suoi tweet risultano parzialmente disattivati (l’icona è presente anche per tweet precedenti alla morte di Silvio Berlusconi): solo “gli utenti seguiti o menzionati da Tomaso Montanari possono rispondere”. Situazione simile su ‘Facebook‘, dove nella sezione commenti è presenta una scritta che spiega: “Solo le persone che seguono questa Pagina per più di 24 ore possono commentare”.
Vorrei dire qui un grande GRAZIE collettivo a tutte e tutti coloro che stanno riempiendo la mail mia e di @UniStraSiena di messaggi di solidarietà e ringraziamento (e anche di critica non offensiva) per la scelta di non esporre le bandiere a mezz’asta, dissociandoci così dal…— Tomaso Montanari (@tomasomontanari) June 13, 2023
La protesta di Tomaso Montanari
Tomaso Montanari, nelle ore successive al decesso di Silvio Berlusconi, ha annunciato la sua decisione di rifiutarsi a esporre le bandiere a mezz’asta nell’Università per gli stranieri di Siena di cui è rettore, contravvenendo in questo modo alla proclamazione del lutto nazionale per la morte dell’ex presidente del Consiglio.
La protesta di Tomaso Montanari ha scatenato numerose polemiche, ma c’è anche chi ha deciso di esprimere la sua solidarietà e il suo consenso alla scelta del rettore lanciando una petizione online su ‘Change.org’, che ha raccolto moltissime firme.
Le parole di Tomaso Montanari
Il rettore dell’Università per gli stranieri di Siena ha usato dure parole su Silvio Berlusconi. Secondo Tomaso Montanari, c’è “una grande fragilità culturale e intellettuale, dunque morale, del Paese” e proprio il fondatore e leader di Forza Italia avrebbe “responsabilità enormi nella devastazione di scuole e università che hanno smesso di insegnare il pensiero critico perché quest’ultimo è stato condannato e demonizzato”.
Il rettore dell’Università per stranieri di Siena, in un’intervista a ‘La Notizia’, ha anche affermato che “la cosa più intelligente l’ha detta Rosy Bindi secondo cui ‘lo Stato che si inginocchia a Berlusconi’ è il capolavoro di una persona che ha devastato lo Stato dall’interno fino ad arrivare al punto che lui stesso è stato riconosciuto come un pilastro del Paese”.
Nella stessa intervista, Tomaso Montanari ha anche criticato la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein per il “grave errore” commesso, cioè “andare al Funerale di Stato” organizzato per Silvio Berlusconi.