Sergio Lepri morto a 102 anni, addio allo storico direttore dell'Ansa. Chi era e cosa ha fatto

Addio a Sergio Lepri, lo storico ex direttore dell’Agenzia Ansa è morto oggi giovedì 20 gennaio 2022 all’età di 102 anni. Una vita dedicata al giornalismo quella di Sergio Lepri, dalla stampa clandestina fino alla direzione dalla più importante agenzia di informazione in Italia.

Chi era Sergio Lepri, l’ex direttore Ansa morto oggi

Sergio Lepri era nato a Firenze il 24 settembre 1919. Laureato in filosofia all’università di Firenze, Lepri aveva iniziato la sua carriera come insegnante nelle scuole statali come professore di storia e filosofia.

Il suo arrivo al giornalismo è avvenuto attraverso la stampa clandestina e cioè dopo aver diretto durante l’ occupazione tedesca, nell’inverno 1943-1944, l’organo clandestino del Partito Liberale “L’ opinione”.

Diventato giornalista professionista nel 1946, Lepri lavorò prima alla “Nazione del popolo” di Firenze, per poi passare al “Mattino dell’Italia centrale”.  In seguito, quando il quotidiano cambiò la sua testata in “Giornale del mattino”, Sergio Lepri ne divenne redattore capo.

Dopo essere stato corrispondente da Parigi del “Giornale del mattino” e di altri giornali (1956 e 1957) e capo dell’ ufficio stampa della presidenza del Consiglio (1958 e 1959), nel 1960 Sergio Lepri entrò all’Ansa.

Cosa ha fatto Sergio Lepri e perché è famoso

Sergio Lepri è diventato famoso per aver legato il suo nome alla più importante agenzia italiana di informazioni e società cooperativa tra i quotidiani italiani, l’Ansa. Fu nominato condirettore responsabile dell’Ansa nel gennaio 1961 e direttore responsabile nel gennaio 1962.

Fonte foto: ANSA

Di notevole interesse la sua attività di editorialista e inviato speciale, in particolare modo all’ estero. Le sue inchieste negli Stati Uniti e nell’ Unione Sovietica furono pubblicate anche dal ”Gazzettino” di Venezia e dal “Mattino” di Napoli, e gli valsero il premio giornalistico nazionale “Marzotto” (1953) e il Premio “Saint Vincent” (1956).

Sergio Lepri, una vita per il giornalismo: il suo pensiero

Cosa pensava Sergio Lepri del giornalismo? Per lui era importante dividere fatti da opinioni. “Il privilegio di un serio giornalismo è quello di non schierarsi – aveva raccontato in un’intervista proprio all’Ansa -. Io sono arrivato al giornalismo alla fine della guerra. Giovani come me decisero di fare il giornalista perche’ era uno strumento per arricchire il patrimonio informativo di tutti. Strumento di conoscenza, di democrazia e libertà, come servizio”.

Fonte foto: ANSA