Due infermiere e una Oss aggredite all'ospedale di Prato da un paziente psichiatrico: cos'è successo
Un paziente psichiatrico ha aggredito due infermiere e una Oss all'ospedale di Prato: una di esse trascinata per i capelli
Attimi di terrore all’ospedale di Prato: un paziente, probabilmente ricoverato nel reparto Psichiatria, avrebbe aggredito tre persone. Si tratta di due infermiere e una operatrice socio-sanitaria, una delle quali sarebbe stata trascinata per i capelli lungo il corridoio. L’intervento delle forze dell’ordine ha scongiurato il peggio.
- Infermiere e Oss aggredite all'ospedale di Prato
- L'intervento dei carabinieri
- La denuncia dei sindacati
Infermiere e Oss aggredite all’ospedale di Prato
Nella notte tra il 5 e il 6 gennaio a Prato, presso l’ospedale Santo Stefano, tre infermiere e una Oss sono state aggredite da un paziente ricoverato nel reparto di Psichiatria.
A rendere noto l’episodio è Roberto Cesario, segretario territoriale del sindacato NurSind che tutela le professioni infermieristiche.
Due infermiere e una operatrice sono state aggredite all’ospedale di Prato da un paziente psichiatrico, ancora paura un corsia
Secondo una prima ricostruzione del Corriere della Sera le tre donne avrebbero tentato di sfuggire all’aggressore, ma una di esse – probabilmente una delle due infermiere – nonché la più giovane, sarebbe stata afferrata per i capelli e trascinata per qualche metro lungo il corridoio.
RaiNews riporta che il paziente potrebbe essere un nordafricano proveniente da un centro di accoglienza, ricoverato al Santo Stefano da circa due giorni. L’aggressione sarebbe scattata in quanto il paziente avrebbe manifestato la volontà di uscire dall’ospedale.
L’intervento dei carabinieri
A scongiurare il peggio sarebbe stato l’intervento delle guardie giurate e dei carabinieri, che sarebbero riusciti a trarre in salvo la giovane infermiera trascinata con violenza lungo il corridoio.
Non è dato conoscere, per il momento, i possibili provvedimenti presi nei confronti dell’aggressore.
La denuncia dei sindacati
Come già riportato, a rendere noto l’episodio è stato Roberto Cesario, segretario NurSind, con una nota inviata all’Adnkronos. Nella sua nota Cesario sottolinea “gravità della situazione che gli infermieri sono costretti a vivere ogni giorno” all’interno del nosocomio.
Ancora, il segretario NurSind sottolinea che nonostante i ripetuti appelli alla “direzione sanitaria” e alle “istituzioni per mettere in campo tutte le azioni necessarie” per tutelare il personale ospedaliero, “ci troviamo davanti a un’escalation pericolosa“. Per questo motivo Cesario chiede un confronto con la Prefettura in quanto “l’ospedale non può essere la soluzione per queste gravi situazioni di disagio”.
Recentemente un medico del pronto soccorso del Cotugno di Napoli è stato aggredito da una 41enne, arrestata in seguito alle violenze.