Riccio usato come pallone da calcio da un gruppo di bambini a Bolzano, ridotto in fin di vita: come sta Johnny
Un cucciolo di riccio è stato ridotto in fin di vita da un gruppo di bambini che lo usavano come pallone da calcio, salvato dai veterinari a Bolzano
Lo hanno ridotto in fin di vita dopo averlo usato come se fosse un pallone da calcio. Indifeso protagonista di questa vicenda è il piccolo Johnny, un riccio, che per fortuna è stato salvato per tempo grazie all’intervento di un veterinario. È quanto accaduto a Bolzano, nel rione Don Bosco. Ora il piccolo mammifero è al sicuro dopo aver ricevuto le cure che gli hanno dato nuova vita.
- Riccio usato come pallone da calcio a Bolzano
- Come sta il cucciolo Johnny
- Johnny sarà presto liberato in natura
- Lo sconcerto dei veterinari
Riccio usato come pallone da calcio a Bolzano
Come riporta ‘L’Adige’, la vittima è un cucciolo di riccio di poche settimane.
L’animale veniva usato come pallone da calcio da parte di un gruppo di bambini del rione Don Bosco di Bolzano ed era stato ridotto in fin di vita.
Un riccio veniva usato come pallone da calcio da parte di un gruppo di bambini a Bolzano, era in fin di vita
I colpi violenti dei calci dei bambini potevano essere fatali per il piccolo Johnny, ribattezzato con questo nome solamente in seguito, se non fosse stato per un passante che si è preso subito cura dell’animale.
Il buon samaritano, infatti, ha portato il cucciolo di riccio presso la clinica veterinaria Südtirol Exotic Vets di via dei Vanga dove Johnny ha ricevuto subito le prime cure.
Come sta il cucciolo Johnny
Il cucciolo di riccio è arrivato alla clinica con una zona del dorso abrasa e gli aculei mancanti in quell’area.
“Ricresceranno col tempo”, spiega a ‘Il Dolomiti’ il veterinario dottor Vincenzo Mulè.
Il dottor Stefano Capodanno della clinica Südtirol Exotic Vets ha spiegato nel dettaglio i trattamenti effettuati sul piccolo Johnny: “Inizialmente Johnny era davvero molto piccolo, quindi abbiamo dovuto predisporre un classico piano di alimentazione ogni quattro ore, anche di notte, fino al raggiungimento di un peso soddisfacente”.
Quindi: “A questo abbiamo affiancato un ciclo di sverminazione con trattamenti antiparassitari“.
Johnny sarà presto liberato in natura
I due veterinari sottolineano l’efficienza dei volontari del Crab, il Centro per il recupero dell’avifauna e dei piccoli mammiferi selvatici in Alto Adige, che da subito si sono offerti per aiutare il cucciolo riccio.
Come riporta ‘L’Adige’, il volontario del Crab Alessio Leonardi ha messo a disposizione una piccola area di un giardino di un terreno privato del quartiere di Oltrisarco-Aslago, dove Johnny avrà un suo recinto nel quale potrà ritrovare le sue forze e riabituarsi all’aria aperta, a ridosso del bosco.
Il cucciolo resterà nel recinto per circa di dieci giorni, dopodiché verrà liberato in natura.
Lo sconcerto dei veterinari
Conosciuta la storia di Johnny, tanti sono gli interrogativi da parte della popolazione e degli stessi veterinari.
Il dottor Vincenzo Mulè dice: “Viene da chiedersi che educazione ambientale stiamo trasmettendo alle nuove generazioni se ci sono bimbi che, anziché rimanere meravigliati davanti a un tenerissimo animale, lo usano per prenderlo a pedate“.
Gli episodi di maltrattamenti su animali sono purtroppo oltremodo comuni. Nel giugno 2023, ad esempio, a Catania un uomo aveva squartato e addentato un gatto mentre si trovava sotto l’effetto del crack.
L’uomo era convinto che all’interno dell’animale qualcuno avesse messo una cimice per spiarlo.