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Piscina di Cirié con orari riservati solo alle donne "al sicuro dagli occhi maschili": scoppia la polemica

Scoppia la polemica a Cirié, nel Torinese, per la proposta del gestore della piscina comunale di riservare alcuni orari di apertura soltanto alle donne

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Sta facendo discutere la proposta di riservare alle donne alcune fasce orarie della piscina comunale di Cirié, nella città metropolitana di Torino. L’iniziativa è stata concepita dal gestore dell’impianto Uisp Bra-Cuneo, in previsione del rinnovo della concessione, con l’obiettivo di ritagliare tra le attività della struttura un momento settimanale in cui ricreare “quel senso di complicità e confidenza femminile tipico degli hammam”.

L’iniziativa per le donne

Il riferimento è ai complessi termali tipici dei Paesi arabi dove, come si legge nella proposta del gestore, le donne possono incontrarsi “al sicuro da occhi maschili“.

Un’idea che il responsabile della piscina, Fabio Fazzone, ha definito, parlando al quotidiano La Stampa, “molto inclusiva”, ma che non è arrivata da una richiesta specifica da parte della comunità musulmana.

cirie-piscinaFonte foto: © 2024 OpenMapTiles | © 2024 OpenStreetMap contributors | © 2024 TomTom | Tuttocittà

La posizione del comune di Cirié, nel Torinese

La proposta per la piscina di Cirié

L’apertura in orari a uso esclusivo delle donne, eccetto i bambini dai 5 ai 7 anni, è una delle proposte che Uisp Bra-Cuneo, affidatario della piscina dal 2021, ha presentato in vista della scadenza del contratto.

L’iniziativa sarà valutata all’interno della delibera di proroga della concessione che verrà discussa dal consiglio comunale.

Un rinnovo che potrà essere approvato di fronte a un progetto di potenziamento della struttura e del servizio.

“La proposta verrà valutata con attenzione, anche perché simile ad altre iniziative di questo tipo portate avanti in Italia” ha assicurato l’assessore allo Sport di Cirié, Fabrizio Fossati.

Il numero di ore a uso esclusivo dell’utenza femminile non è stato ancora comunicato, ma come sottolineato da Fabio Fazzone “questo momento sarà riservato a donne di ogni etnia e fede religiosa, così come a quelle che non si sentono a proprio agio nel mettersi in costume davanti agli uomini”, con l’obiettivo di “accogliere tutte le persone che vogliono fare sport senza limiti di genere, religione e nazionalità”.

Il precedente

L’idea ricalca l’iniziativa messa in atto a Figline Valdarno, in provincia di Firenze, dove la Uisp cittadina aveva deciso di destinare la piscina per un’ora a settimana solo alle donne.

In quel caso la proposta era arrivata su richiesta delle donne di religione musulmana residenti in zona, scatenando la reazione della Lega e di Fratelli d’Italia, con l’intervento anche della ministra del Turismo Daniela Santanchè, che ha parlato di “discriminazione”, attaccando la sinistra che “parla di integrazione e cancella anni di diritti conquistati dalle donne”.

piscina-cirie-donne Fonte foto: 123RF
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