Pitbull ucciso a coltellate a Palermo, carcassa trovata nella notte al Foro Italico: la rabbia dell'assessore
Nuovo caso di violenza su animali: un cane pitbull è stato ucciso a Palermo, in zona Foro Italiaco. Anche l'assessore ha reagito con rabbia
Nella notte, al Foro Italico, è stata ritrovata la carcassa di un pitbull, vittima di un accoltellamento. Il cane, un randagio senza microchip, è stato trovato senza vita. Il fatto ha sollevato una forte reazione da parte dell’assessore comunale al Benessere animale, Fabrizio Ferrandelli, che ha espresso con fermezza la sua condanna verso l’autore di questo atto violento.
Cane ucciso a Palermo
Il corpo senza vita del pitbull è stato rinvenuto in una zona centrale e frequentata di Palermo, il Foro Italico. La dinamica dell’accaduto sembra chiara: il cane è stato colpito con un fendente mortale che ha perforato il costato destro, raggiungendo il polmone e causando una morte immediata, come confermato dal veterinario della struttura sanitaria presso il canile di Palermo.
Il pitbull, privo di microchip e quindi probabilmente randagio, non ha avuto alcuna possibilità di sopravvivere all’aggressione.
L’intervento delle forze dell’ordine e del personale del canile, allertati dalla segnalazione di alcuni cittadini, è stato tempestivo, ma inutile. La tragica morte del pitbull aggiunge un altro episodio alla lista di violenze contro gli animali che affligge la città.
La rabbia dell’assessore
L’assessore comunale al Benessere animale, Fabrizio Ferrandelli, non ha nascosto la sua rabbia e determinazione nel voler trovare il colpevole di questo atto atroce. “Siamo al lavoro affinché il responsabile venga presto individuato”, ha dichiarato Ferrandelli, annunciando di aver già attivato il comando della polizia municipale per collaborare alle indagini.
Le forze dell’ordine si avvarranno delle immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona e procederanno con interrogatori e sopralluoghi per cercare di fare luce su quanto accaduto.
Ferrandelli ha poi lanciato un appello alla cittadinanza e alle associazioni animaliste presenti sul territorio, invitando chiunque abbia visto qualcosa o abbia informazioni utili a farsi avanti per contribuire alle indagini. “Un gesto assolutamente inaccettabile e da condannare – ha sottolineato – perché del tutto ingiustificabile”.
Similitudini tra due casi
I casi del pitbull bruciato vivo e del cane accoltellato al Foro Italico condividono allarmanti similitudini: entrambi coinvolgono pitbull vittime di violenza estrema e deliberata a Palermo.
La violenza spesso viene giustificata con l’aggressività della razza del cane, ma esistono dei protocolli specifici. L’assessore infatti ha evidenziato come, in casi di animali randagi potenzialmente pericolosi, esistano protocolli di intervento che avrebbero potuto prevenire una simile tragedia.
“Anche nel caso in cui l’aggressività del pitbull avesse potuto costituire un problema per il territorio, saremmo intervenuti sul posto con i nostri operatori, assicurandolo alla protezione e alle cure delle nostre strutture veterinarie presso il canile ed eliminando così ogni sorta di pericolo”, ha sottolineato.