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Chiara Petrolini e i neonati morti a Parma, la rabbia dei genitori in caserma: il dialogo intercettato

Neonati morti a Parma, il dialogo dei genitori di Chiara Petrolini intercettato mentre erano in caserma

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Caserma del nucleo investigativo dei carabinieri di Parma. Nella sala d’attesa della struttura, il 19 agosto, poco prima di mezzogiorno, ci sono Chiara Petrolini, la ragazza 21enne che ha sepolto i suoi due neonati morti nel giardino di casa, e i suoi due genitori, Roberto ed Elisa. Gli agenti gli hanno appena detto che sono indagati insieme alla figlia di omicidio aggravato e occultamento di cadavere.

Neonati morti a Parma, il dialogo tra Chiara, Roberto ed Elisa Petrolini

Nella sala d’attesa sono piazzate cimici e telecamere nascoste. Chiara e i genitori sono lasciati per circa un’ora da soli I. Il dialogo dei tre finisce nell’ordinanza che il quotidiano Repubblica ha diffuso in esclusiva.

La prima a rompere il silenzio è la madre: “Chiara tu lo sapevi? Chiara dimmi la verità, l’hai buttato tu?”. “Ma no”. la risposta secca. Elisa: “Chiara qua andiamo in prigione”. “Ma no”, ribadisce la figlia. La madre però incalza: “Chiara dimmi tutto per l’amor del cielo. Chi è ’sto bambino? Chiara c’entri tu? Ma stai scherzando? Ma cosa hai fatto? Chiara andiamo in galera”.

Neonati seppelliti carabinieriFonte foto: ANSA
RIS al lavoro nella casa in cui sono stati trovati i neonati sepolti

La giovane continua a negare, ma suo padre e sua madre non smettono di porla alle strette. Alla fine ammette: “Niente, era mio”. Roberto incredulo: “Ma come facevi che non avevi nemmeno la pancia?”. Poi si concentra su alcuni ricordi recenti: “Quel sangue che ho trovato mercoledì era tuo. Ma non avevi la pancia, non ci credo”.

Elisa è sconvolta quanto il marito: “Non ci credo, fammi vedere il test di gravidanza”. La figlia: “Non l’ho fatto”. Roberto apre a un’altra ipotesi: “Tu stai coprendo qualcuno”. Chiara: “Mi sto prendendo le mie responsabilità”. I genitori iniziano a capire l’incubo in cui la famiglia è sprofondata. La madre: “Beh Chiara, sai bene quello che stai dicendo e di cosa stai parlando?”. “Cosa dovevo dire?”, ribatte la 21enne. Elisa: “Ma sei normale?”.

“Si parla di omicidio”, incalza ancora la madre. Chiara non nega più, ma prova a giustificarsi: “Ma non l’ho ucciso, è nato, era…cioè non sapevo cosa fare”. Sempre Elisa: “Ma cosa vuoi dire? È nato e morto? Ma dove lo hai messo sto bambino?”.

Roberto assume un tono più deciso: “Oh, Chiara ci devi spiegare”. Si intromette la madre: “Eri così tranquilla a New York”. “Non lo ero”, spiega Chiara. “È da manicomio”, chiosa Elisa. La figlia piangendo: “Avevo paura, lo so. Sono rimasta incinta”. Poi aggiunge che il neonato non respirava. Il padre sempre più incredulo: “Ma dove lo hai messo ’sto bambino? Dov’era, Chiara? Ma come facevi ad andare a lavorare che avevi la magliettina stretta?”.

Roberto ed Elisa Petrolini: “Questo è omicidio”

Ormai i genitori comprendono il dramma. Roberto si chiede “ma perché?”. Chiara ribadisce che non sapeva cosa fare. Lui replica: “Ma dillo, no? Ti abbiamo sempre aiutato in tutto”. Interviene Elisa: “Ma ci sono i genitori, oh. Ma sei deficiente?”. “Così ci hai rovinato la vita”, tuona il padre disperato, a cui fa eco la moglie: “Questo qui è un omicidio. Hai presente adesso che dobbiamo andare via da casa? Anche via dall’Italia”.

I genitori inizialmente pensano che il fidanzato della figlia, Samuel, sia coinvolto nella faccenda. La 21enne nega e assicura che “Samu non c’era” e che “lui non se n’è mai accorto, non lo sa! Non lo sapeva”. Elisa non le crede: “Ma dai Chiara, dai su, cioè veramente adesso stiamo dando dei numeri. C’è un bambino nato e noi non ce ne siamo accorti? Dov’è la tua pancia?”.

“Mamma ma perché dovrei dire una balla?”, domanda Chiara. Risponde il padre: “Per nascondere qualcosa di Samu”. La 21enne è perentoria: “Ma cosa me ne frega”. Elisa si convince che la figlia abbia fatto tutto da sola e torna a chiederle dove abbia messo il bambino. Risposta: “L’ho seppellito in giardino. Lì dove fa sempre i buchi…(il cane, ndr)”.

Conversano poi marito e moglie. Lui domanda se mai si sia accorta di nulla. Elisa pensa un attimo e poi spiega “No. Solamente una volta le ho detto: ‘Non metterti quei pantaloni bianchi ti fan la pancia’. No, questa è una disgrazia. Questa è una disgrazia”.

La disperazione dei genitori di Chiara Petrolini

La madre comincia a comprendere a fondo che una vicenda simile è un qualcosa che sconquasserà la sua famiglia per sempre: “No vabbé. Ma come facciamo adesso a guardare in giro e andare. Guardarci, non lo so. Io non lo so. L’altro giorno quando ho detto: ‘I figli, bisogna pensarci bene prima di fare i figli, se no uno ce l’ha sul piede”. Va bene?”.

Elisa continua a interrogare Chiara: “Ma non prendevi la pillola? Scusa eh se te lo chiedo”. “No”. “Brava, brava. Neanche il preservativo?”. La 21enne: “Siiiii. Ma’, lo so. Potete anche non parlarmi più e non vedermi più”.

La disperazione della madre si fa sempre più lancinante: “Chiamavamo l’ambulanza e tutto filava liscio e non succedeva niente. Non succedeva niente. Perché a 21 anni si può purtroppo rimanere incinta e avere un bambino, ma non fare queste cose qua. Ste cose qua sono da criminali. Da criminali”.

Nonostante sia totalmente scombussolata, Elisa continua a voler sapere i dettagli della vicenda. E infatti chiede alla figlia dove abbia buttato il cordone ombelicale. “Il mio? Nel water”, la risposta della giovane. La madre fuori di sé: “Nel water? Ma parliamo di un giallo, di un thriller. Signore dammi la forza di reagire a questo perché non ce la posso fare. Io mi domando con che faccia guardo le altre persone adesso in paese? Mi sento morire”.

I due coniugi Petrolini, a distanza di poco meno di un mese, scopriranno che non c’era solamente un neonato sepolto in giardino, bensì due. La coppia è ancora indagata, ma la procura ha già chiesto l’archiviazione per la sua posizione.

neonati-morti-sepolti-chiara-petrolini-genitori Fonte foto: ANSA
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