Piantedosi conferma l'espulsione di 34 jihadisti dal 7 ottobre: “Rischio terrorismo in Italia è reale”
Il ministro Piantedosi contro il terrorismo: dal 7 ottobre 34 jihadisti espulsi dal Paese. "Rischio terrorismo in Italia è reale", ha detto
Il ministro dell’Interno ha confermato il rischio terrorismo in Italia, ma ha voluto ricordare che le azioni messe in campo per raffrontarlo sono valide. Secondo quanto affermato da Matteo Piantedosi alla scuola di formazione politica della Lega a Roma: “L’Italia è nel mirino di alcune narrazioni filo jihadiste” e mantiene la sua attrattiva per gruppi ostili. Le competenze dell’Italia e dell’Europa avrebbero però evitato che azioni di terrorismo si verificassero, come l’espulsione per tempo di 34 persone considerate “jihadiste”.
34 jihadisti espulsi
Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi (che ha spinto per il rinvio di manifestazioni pro-Palestina durante il Giorno della Memoria) ha reso noti i dati sulle espulsioni di jihadisti dall’Italia. Secondo quanto riportato dal ministro, in presenza alla scuola di formazione politica della Lega a Roma, sono 34 le persone ritenute pericolose ed espulse dal Paese.
Queste persone, individuate e portate fuori dal Paese dal 7 ottobre, sono considerate pericolose per sospetta adesione a organizzazioni jihadiste o per aver sposato la pratica della radicalizzazione.
Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi durante la nona edizione nazionale della scuola di formazione politica della Lega (Roma – 28 gennaio 2024)
Le dichiarazioni di Piantedosi
Matteo Piantedosi si è esposto sul tema del terrorismo anche in un’intervista per Tgcom24. In questa spiega che “il pericolo è reale” e lo dimostrerebbero i fatti che sono stati vissuti in territori diversi da quello italiano ed europeo degli anni scorsi.
Una definizione vaga, ma alla quale aggiunge che: “L’Italia è nel mirino di alcune narrazioni filo jihadiste, mantiene una sua attrattività”. Lo ha riportato il direttore dell’editoriale di Tgcom24, Paolo Liguori.
Politica estera: Libia e Tunisia
Su altri fatti di politica estera, il ministro ha voluto sottolineare una preoccupazione per le nuove alleanze del Niger. Piantedosi ha detto che in Niger “la sostituzione dell’alleanza con la Francia con altre, da un punto di vista della tenuta geopolitica per noi sono forieri di preoccupazioni”.
E su Libia e Tunisia, Paesi dai quali partono i migranti verso l’Italia, il ministro dell’Interno ha svelato possibili nuovi progetti di “rimpatrio volontario assistito”. Sono proprio Libia e Tunisia a chiedere una collaborazione per affrontare i transiti e gli stazionamenti di coloro che arrivano dall’Africa subsahariana.