Nuovo Dpcm 2 novembre, lockdown e coprifuoco: le misure in arrivo
Dal coprifuoco serale ai lockdown locali, fino alla chiusura dei negozi: tutte le misure previste dal nuovo Dpcm del 2 novembre
Il nuovo Dpcm previsto per oggi 2 novembre 2020 conterrà le nuove misure per contenere il contagio da coronavirus. Il premier Giuseppe Conte, atteso oggi alla Camera e al Senato per illustrare le nuove misure locali, è stato il protagonista di un braccio di ferro con le Regioni che chiedevano provvedimenti a livello nazionale.
Coprifuoco in tutta Italia alle 21: autocertificazione per le uscite serali
Nel nuovo Dpcm del 2 novembre sarà previsto un coprifuoco nazionale alle ore 21. Lo si è deciso questa mattina, secondo fonti citate dall’Ansa, durante la riunione del premier Conte con i capidelegazione.
Nelle ipotesi iniziali era previsto alle 18 nelle cosiddette “zone rosse”, mentre il Comitato Tecnico Scientifico avrebbe spinto per estenderlo a tutto il Paese. Per gli spostamenti dopo le 21 sarà necessaria un’autocertificazione. Si potrà uscire, infatti, solo per comprovate esigenze di lavoro o emergenza.
“Le restrizioni saranno nazionali – ha precisato a SkyTg24 il Sottosegretario al ministero del Lavoro, Francesca Puglisi – poi magari c’è anche la volontà di fare una distinzione tra quelle regioni che hanno già superato l’Rt 2 da quelle che hanno indici più bassi. Ma le misure saranno nazionali, come per esempio il coprifuoco alle 21 per tutto il territorio nazionale”.
Spostamenti tra Regioni, il limite alla circolazione
Gli spostamenti tra Regioni saranno limitati se non per ragioni di necessità: lo ha anticipato il presidente del Consiglio Superiore di Sanità Franco Locatelli: “Il Dpcm andrà nella direzione del principio di proporzionalità e ragionevolezza che ha guidato le scelte fino ad ora, facendo leva su qualche misura come la limitazione agli spostamenti interregionali se non per ragioni indifferibili, di salute o di lavoro”.
Bar e ristoranti, nuove chiusure nel Dpcm del 2 novembre
Per i bar e i ristoranti sono previste nuove chiusure dove l’indice di trasmissione Rt è superiore a 1,5. Le ordinanze, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, dovranno essere firmate dai governatori d’intesa con il governo.
Ci sarà un “regime differenziato basato su tre livelli costruiti in base agli scenari e ai livelli di rischio del sistema elaborato dall’Istituto superiore di sanità”.
Scuola, didattica a distanza dalla seconda media nelle aree a rischio
Per quanto riguarda la scuola, nelle aree più a rischio si starebbe pensando a estendere la didattica a distanza anche alla seconda e terza media. La mascherina è sempre obbligatoria per le lezioni in presenza, cioè alle elementari e in prima media.
Il presidente del Consiglio Superiore di Sanità Franco Locatelli ha dichiarato a “Che tempo che fa”: “La scuola e l’eventuale attivazione di periodo di Dad non è un totem intangibile. In situazioni di alcune realtà territoriali in cui si vuole ottenere una flessione della curva, può essere una misura da considerare”.
Negozi chiusi in alcune Regioni, serrata dei centri commerciali nel weekend
Anche i negozi al dettaglio, a eccezione di alimentari, farmacie, parafarmacie e tabaccai, saranno chiusi in quelle Regioni con indice Rt superiore a 1,5. Chiusi anche i musei.
Per i centri commerciali è prevista la chiusura nel weekend e nei giorni festivi in tutto il territorio nazionale. Secondo gli scienziati, infatti, si potrebbero creare affollamenti.
Slot machine, divieto di gioco nelle tabaccherie e nei bar
Oltre alla chiusura dei locali nelle zone più colpite dal coronavirus, in tutta Italia è previsto il divieto di utilizzare le slot machine e le altre macchine per il gioco d’azzardo che si trovano nei tabaccai e nei bar.