Dpcm 2 novembre, ipotesi coprifuoco alle 18. Tutte le misure
Un nuovo Dpcm è in vista, mentre le Regioni fanno le loro proposte per contenere la diffusione del coronavirus
Il continuo incremento di casi di coronavirus sta costringendo il governo a varare a cadenza regolare nuovi Dpcm contenenti misure e limitazioni per arginare i danni dell’epidemia. Come riporta l’Ansa, al vertice tra i ministri Boccia e Speranza con Regioni, Comuni e Province è emersa la proposta, da parte di Piemonte, Lombardia e Liguria, di limitare gli spostamenti degli over 70.
Nuovo Dpcm 2 novembre, le misure che potrebbe contenere
Inoltre, tra le altre misure che potrebbe prevedere il nuovo Dpcm, come riporta l’Ansa, c’è il coprifuoco alle 18 in tutta Italia, centri commerciali chiusi il weekend, stop agli sportelli per le scommesse in bar e tabaccherie, restrizioni alla mobilità regionale e tra regioni, chiusura delle scuole in base all’indice di contagiosità Rt locale (e didattica a distanza in tutta Italia forse anche per le medie).
Vertice governo ed Enti locali, le parole di Boccia e Speranza
Il nuovo Dpcm potrebbe essere varato già lunedì 2 novembre. A margine della riunione, il ministro Speranza avrebbe detto, come riporta l’Ansa: “In queste 48 ore costruiamo insieme il Dpcm su due orizzonti: misure nazionali e misure territoriali. Sul primo punto è vigente l’ultimo Dpcm, possiamo anche alzare l’asticella nazionale su alcuni punti condivisi e su alcuni territori alziamo i livelli di intervento”.
Il ministro Boccia ha invece aggiunto: “Il governo nazionale è al vostro fianco per eventuali ulteriori restrizioni condivise a partire dalla mobilità regionale e possiamo decidere di adottare ulteriori misure, ma ogni presidente di regione può intervenire in base alle esigenze e criticità del proprio territorio”.
Inoltre, Boccia ha garantito che il governo fornirà “ogni forma di sostegno” alle regioni “che singolarmente chiudono alcune attività o riducono gli orari in base all’attuazione del piano condiviso sull’andamento epidemiologico “.
“Anziani non indispensabili a sforzo produttivo”, Toti nella polemica
Secondo i governatori, limitare gli spostamenti degli over 70 sarebbe la soluzione che potrebbe garantire una maggiore tutela verso le persone più fragili, e allo stesso tempo rifuggire l’ipotesi di un lockdown generalizzato.
La proposta è subito sfociata in una polemica sul profilo Twitter del governatore Toti, per via di una frase che a detta dello staff sarebbe stata fraintesa. La frase incriminata riguarda gli anziani, ritenuti “non indispensabili allo sforzo produttivo del Paese“.
Speranza: “Europa non regge senza misure restrittive”
“In Europa la convivenza col virus senza misure restrittive non sta reggendo, in lockdown sono arrivati Francia e Gran Bretagna, con ottimi sevizi sanitari – avrebbe detto Speranza, come riferisce l’Ansa – e si sono aggiunti anche Belgio Austria e Portogallo”.
“Dovremmo rafforzare insieme questo racconto anche davanti al Paese – avrebbe ancora affermato il ministro rivolto a governatori e sindaci -, abbiamo una disponibilità di terapia intensiva maggiore di marzo e non abbiamo necessità di rincorrere materiali in giro per il mondo, ma dobbiamo oggi abbassare la curva dei contagi”.
Nuovo Dpcm, Fontana: “La diffusione del virus è uniforme”
Alcuni governatori di Regioni, come Attilio Fontana, hanno invocato misure uguali in tutta Italia. Su Facebook Fontana ha scritto: “La diffusione del virus è uniforme in tutto il Paese. Le differenze riguardano l’ampiezza del tracciamento che varia da regione a regione. È evidente che, una volta verificato l’impatto delle misure già adottate sulle curve del contagio, ulteriori azioni di contrasto al virus dovranno a loro volta essere uniformi”.
Nel frattempo, il leader della Lega Matteo Salvini è intervenuto con una diretta Instagram contro il nuovo possibile Dpcm: “Serve un governo che pianifichi, non si può improvvisare di settimana in settimana di decreto in decreto, apri e chiudi, apri e chiudi”.