Covid, ipotesi nuovo dpcm lunedì: possibili lockdown locali
Terminata la riunione a Palazzo Chigi, Conte aspetta la valutazione del Cts per decidere misure più restrittive nelle Regioni più in difficoltà
Misure ancora più restrittive o lockdown locali nelle regioni dove si registra un Rt più alto e una maggiore pressione sugli ospedali. Sono questi i punti al centro del vertice pomeridiano appena concluso a Palazzo Chigi, come riportato da Ansa, tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e i capidelegazione delle forze di maggioranza, allargata anche al Cts. La riunione è stata indetta con urgenza per valutare un nuovo Dpcm da varare già lunedì.
Covid, ipotesi nuovo dpcm lunedì: l’esito dell’incontro
“Durante l’incontro c’è stata un ampio confronto nel corso del quale gli esperti hanno fornito l’interpretazione ragionata della curva epidemiologica alla luce del rapporto dell’ISS presentato ieri. Sono stati analizzati dettagliatamente lo scenario attuale, i trend della curva, e le varie situazioni di criticità” è stato rivelato da fonti del governo.
Sarebbe stata presa in considerazione la possibilità di chiudere per due o tre settimane le aree dove i contagi sono in aumento e sarebbero state valutate anche nuove limitazioni ai negozi e di intervenire sulla scuola assicurando lezioni in classe soltanto fino alla seconda media, con didattica a distanza dalla terza media in su.
Tra le ipotesi riportate, il governo starebbe considerando di limitare anche agli spostamenti tra le Regioni. Una possibilità su cui si sarebbe ragionato nel corso della riunione a palazzo Chigi, ma sulla quale ancora non sarebbe stata presa una decisione. Inoltre sul tavolo dell’esecutivo ci sarebbe anche l’idea di predisporre degli Hotel Covid dove ospitare persone che non avendo spazio a casa per isolarsi rischiano di contagiare i familiari.
Al termine dell’incontro il premier Conte si è fermato soltanto con i capidelegazione per una valutazione di livello politico sulle decisioni da prendere.
Alla luce dell’esito di quest’ultima riunione, il ministro della Salute Roberto Speranza ha chiesto al Cts “di riunirsi e di fornire al governo indicazioni specifiche su quei territori che al momento presentano maggiori criticità e necessitano di ulteriori misure restrittive rispetto al quadro normativo attuale” sempre secondo quanto si è appreso dalle fonti di maggioranza.
Come atteso dal governo, gli esperti del Comitato hanno risposto in serata escludendo sia un lockdown nazionale ma anche lockdown regionali, consigliando piuttosto chiusure provinciali laddove è necessario. Il Cts avrebbe comunque sottolineato la necessità di attendere ancora qualche giorno per vedere gli effetti del dpcm del 24 ottobre e anche ribadito la necessità di rivedere le modalità del trasporto pubblico.
Covid, ipotesi nuovo dpcm lunedì: i prossimi passi
Il presidente Conte ha contattato i Presidenti del Senato, Elisabetta Casellati, e della Camera, Roberto Fico, per comunicare loro la volontà dell’esecutivo di avere già lunedì un confronto parlamentare in vista di un nuovo provvedimento che il governo avrebbe in previsione di adottare già lunedì sera. Il premier è atteso alle 12 a Montecitorio e alle 17 a Palazzo Madama per le comunicazioni sull’emergenza.
Il primo ministro ha poi contattato i leader delle opposizioni, invitandoli a indicare un rappresentante delle rispettive forze politiche in modo da instaurare un tavolo di confronto permanente con il governo.
Dovrebbe essere lo stesso responsabile della Sanità a guidare la cabina di regina su informative e Dpcm con esponenti delle opposizioni.
I prossimi appuntamenti decisivi del presidente del Consiglio, prima di prendere dei provvedimenti per contrastare l’aumento continuo dei contagi da coronavirus, saranno innanzitutto l’incontro con le Regioni atteso per domani mattina e successivamente alle 15.30 una nuova riunione con i capidelegazione allargata ai ministri più direttamente interessati dalle questioni legate alla gestione della pandemia, alla quale si uniranno nel pomeriggio anche i capigruppo di maggioranza.