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Il nipote di Bud Spencer difende l'MMA: "Non c'entra con Willy"

Carlo Pedersoli nipote di Bud Spencer difende la sua disciplina e dice "giù le mani dall'Mma" dopo le polemiche sul caso Colleferro

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Carlo Pedersoli jr, nipote di Bud Spencer, campione italiano di Mma (Mixed martial arts) in un’intervista a Adnkoronos difende la sua disciplina, tirata in ballo nel caso di Willy, ucciso a botte a Colleferro da ragazzi fanatici, appunto, di questo sport.

Pedersoli, omonimo del nonno, indimenticabile attore degli “spaghetti western” che rispondeva al nome d’arte di Bud Spencer, a ottobre combatterà a Milano il match di esordio di Mma nella federazione di rilevanza internazionale Bellator, la seconda più grande negli Usa.

Il nipote di Bud Spencer difende l’MMA: l’opinione del campione

Il campione specifica di non conoscere i quattro indagati che condividono con lui soltanto la pratica della disciplina: “Né sportivamente, né personalmente probabilmente saremo stati a pochi metri di distanza in qualche evento di Mma, ma sono completamente distante da loro e nemmeno d’accordo con la difesa che stanno cercando di dare al loro gesto”.

Sulla pericolosità dell’arte marziale tanto discussa in questi giorni, Pedersoli tiene a sottolineare come l’accaduto non debba essere associato alla natura dei questo sport: “In primis condoglianze alla famiglia di Willy. Tanto rispetto nei confronti di questo ragazzo che è morto per aiutare un amico e molti stanno strumentalizzando la sua uccisione per creare polemiche”.

“Quello che è accaduto è un atto di vandalismo, di assoluta indecenza – dice Pedersoli. C’entra ben poco con lo sport che pratico e che amo, un atto assolutamente ignobile che deve essere punito in maniera seria”.

Il nipote di Bud Spencer difende l’MMA: la polemica

Il dibattito è arrivato al punto di ipotizzare la chiusura di tutte le palestre di Mixed martial arts, perché considerate pericolose e violente, possibilità alla quale il campione è fortemente contrario: “Generalizzare è sempre sbagliato chiudere tutti centri per un episodio isolato, anche se molto grave e negativo per la nostra storia, è totalmente fuori luogo”.

“Quello che è successo a Colleferro non c’entra nulla né con lo sport, né con le palestre, né con atleti e maestri – continua Pedersoli. È certamente una tragedia, un episodio che ci auguriamo non si ripeta mai e che merita molta attenzione: a Colleferro è andata in scena una vera e propria aggressione”.

Per questo rivolge un appello agli appassionati di arti marziali: “Chi fa sport da combattimento deve ragionare sempre un milione di volte prima anche soltanto di difendersi, Perché comunque siamo consapevoli di poter far male a qualcuno. Noi sappiamo bene come comportarci fuori dal ring, altri sicuramente no. Da quello che vedo sui telegiornali e leggo l’aggressione a Willy è stato un gesto vigliacco, a differenza del giovane di Paliano che è stato coraggioso. Incommentabile davvero”.

“Non è uno sport negativo il nostro, invito davvero tutti ad informarsi, a conoscerlo e poi semmai a dare un giudizio. Giù le mani dall’Mma“, conclude il campione di Mma.

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mma Fonte foto: Ansa
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